Il Governo passa anche al Senato. Ora si apre la partita di viceministri e sottosegretari

Il manifesto del nuovo governo, i dieci punti chiave.

Ieri sera il Governo Meloni ha superato anche il voto del Senato ottenendo 115 sì, 79 no, 5 astenuti.

I senatori dell’opposizione hanno ribadito in gran parte le critiche aprioristiche sostenute dai loro compagni alla Camera dei Deputati. Nella replica, Giorgia Meloni, pur invocando la critica costruttiva e le proposte fattive, da parte dell’opposizione, ha voluto già prendere impegni concreti e smascherare alcune frasi fatte dei suoi interlocutori.

Sul piano degli impegni a favore di lavoratori ed imprese, ha affermato: "se non partiamo dal taglio del cuneo fiscali i salari saranno bassi comunque e voi questo taglio non lo avete fatto. E’ stata fatta una scelta diversa che ha impattato meno”.

Ha poi manifestato l’impegno ad “arrivare progressivamente a un taglio fiscale di cinque punti. Due terzi ai lavoratori, un terzo alle aziende. Naturalmente ha un costo rilevante ed è un impegno di medio-termine"

Circa l’argomento illiberale dell’abolizione del contante sul quale la sinistra ha già legiferato, Giorgia Meloni ha precisato; “Confermo che metteremo mano al tetto al contante" che tra l'altro, "penalizza i più poveri", come emerge anche dai richiami "alla sinistra da parte della Bce".. sottolineando anche che da un lato "rischia di non favorire la nostra competitività" visto che paesi come Austria o Germania non ce l'hanno.

”In questi anni abbiamo assistito a una discussione ideologica, collegandolo al tema dell'evasione fiscale. Lo dirò con chiarezza, non c'è correlazione fra l'intensità del limite al contante e la diffusione dell'economia sommersa. Ci sono paesi in cui il limite non c'è e l'evasione è bassissima, sono parole di Piercarlo Padoan. ministro dei governi Renzi e Gentiloni, governi del Pd".

Circa le critiche mossegli dall’ex magistrato e senatore Scarpinato, la premier ha così replicato "Al senatore Scarpinato dovrei dire che mi dovrei stupire di un approccio così smaccatamente ideologico. Ma mi stupisce fino a un certo punto perché l'effetto transfert che lei ha fatto tra neofascismo, stragi e sostenitori del presidenzialismo è emblematico del teorema di parte della magistratura, a cominciare dal depistaggio e dal primo giudizio sulla strage di via d'Amelio. E questo è tutto quello che ho da dire".  Ha concluso.

Sono poi seguite le dichiarazioni di voto Matteo Renzi dichiara che i senatori di Azione e Italia Viva, con il voto di fiducia voteranno contro il governo Meloni, ma esprime la disponibile a lavorare con la maggioranza sulle riforme costituzionali, presidenzialismo in primis. E nel suo discorso fioccano le critiche rivolte al Partito Democratico.

E’ poi seguito l’intervento di Silvio Berlusconi:” Sono soddisfatto di riprendere la parola qui in Senato, dopo 9 anni'', dopo la 'decadenza'. Lo ha detto Silvio Berlusconi in Aula a palazzo Madama nel suo intervento sulla fiducia al governo Meloni, in cui ha annunciato che voterà "convintamente la fiducia''. Ora ''al lavoro con lealtà e spirito costruttivo'', ha assiccurato''28 anni fa ho dato vita al centrodestra... Abbiamo scritto pagine straordinarie''. Quindi ha aggiunto: ''Noi non possiamo che confermare la nostra solidarietà all'Occidente, io, lo sapete, sono sempre stato un uomo di pace...''. ''Anche la riforma della giustizia è una priorità irrinunciabile, per una questione non solo di durata ragionevole dei processi''. Serve una ''riforma davvero garantista, non contro la magistratura, ma per il diritto, per l'equità, per la libertà''. Per poi concludere “Al presidente del Consiglio e al governo, i miei, i nostri migliori più convinti a affettuosi auguri per tutti i prossimi cinque anni di lavoro. Vi ringrazio...'', sono partiti gli applausi, in particolare degli azzurri, che si sono tutti levati in piedi. Anche dai banchi del governo è partito l'applauso convinto dei ministri.

Da oggi il governo potrà mettersi al lavoro, non trascurando il confronto trai partiti per la nomina di viceministri e sottosegretari.

Per poter valutare ed apprendere gli impegni assunti dal Presidente del Consiglio, riportano i temi programmatici illustrati dal premier Giorgia Meloni in Parlamento, raggruppati in 10 punti.

1) EUROPA-NATO: la collocazione internazionale è un nodo cruciale. Meloni dice che farà sentire a Bruxelles "forte" la sua voce, non per frenare o sabotare l'integrazione europea, ma per avere risposte più efficaci alle crisi esterne. No a un'Europa di serie A o B, sì alla casa comune dei popoli europei. Netta anche sulla Nato: Roma è e sarà un partner affidabile con il popolo ucraino aggredito dalla Russia.
   

2) CRISI ENERGETICA E CARO-BOLLETTE: intervenire su questo fronte è la priorità. Subito in campo misure concrete per contrastare i costi esorbitanti di luce e gas ma anche della benzina e poi largo a interventi di medio periodo a partire dallo sfruttamento dei giacimenti di gas e dall'accelerazione sulle rinnovabili. Meloni paragona il Paese all'Amerigo Vespucci: "la nostra imbarcazione, l'Italia, con tutte le sue ammaccature rimane 'la nave più bella mondo".
   

3) FISCO-LAVORO-PENSIONI-POVERTÀ-REDDITO: un nuovo patto per ridurre le tasse è una delle priorità, riformando l'Irpef e ampliando la flat tax per le partite Iva dai 65 mila ai 100 mila euro. Poi tregua fiscale e lotta all'evasione. Quindi la riduzione del cuneo, attuando il principio "più assumi, meno paghi". Serve anche un sistema pensionistico che garantisca le giovani generazioni. Inoltre, lotta alla povertà riformando il reddito di cittadinanza che sarà tolto a chi è in grado di lavorare. Infine, occorre porre fine alla tragedia degli incidenti sul lavoro.
   

4) PNRR-SUD- INFRASTRUTTURE-AMBIENTE: il Pnrr è un'opportunità straordinaria di ammodernare l'Italia senza ritardi e senza sprechi, concordando con l'Ue gli aggiustamenti necessari per ottimizzare la spesa. L'approccio al quale si guarda - viene rivendicato - è pragmatico. Sul fronte delle infrastrutture, serve ricucire non solo il Nord al Sud ma anche il Tirreno all'Adriatico le Isole con il resto della Penisola. Infine, sull'ambiente, l'obiettivo è coniugare sostenibilità ambientale, economica e sociale.
   

5) RIFORME: Meloni conferma la necessità di una riforma presidenziale, per passare da una "democrazia interloquente" ad una "decidente". Il confronto è aperto, ma no a opposizioni pregiudiziali. Altrimenti il governo si muoverà secondo il mandato conferito dagli italiani. In cima all'agenda c'è anche la giustizia. Qui l'ambizione è garantire la certezza della pena e tempi più celeri, insieme a un nuovo piano carceri.
   

6) SOVRANITÀ ALIMENTARE-NATALITÀ: Meloni chiarisce che ambire a una piena sovranità alimentare non significa "mettere fuori commercio l'ananas", ma garantire che l'Italia non dipenderà da altre nazioni per poter dare da mangiare ai suoi figli. Contro "la glaciazione demografica", vuole aumentare l'assegno unico, aiutare le giovani coppie per avere un mutuo e asili nido gratuiti e aperti fino alla chiusura di negozi e uffici.
   

7) SCUOLA E MERITO: l'obiettivo è quello di garantire a tutti gli studenti pari condizioni di partenza e poi fare in modo che ciascuno possa esprimere le proprie potenzialità. Chi vive - è il ragionamento - in una famiglia agiata ha una chance in più per recuperare le lacune di una scuola appiattita al ribasso, mentre gli studenti dotati di minori risorse vengono danneggiati una sistema che non premia il merito. Il governo rilancia il suo impegno a favore dei giovani a cui, è stato tolto tutto, tranne i debiti.
   

8) LIBERTÀ-DIRITTI-ANTIFASCISMO: la libertà è quel "bene che fa godere di ogni altro bene". La citazione è di Montesquieu e serve a sostenere la tesi per cui la libertà è il fondamento di una vera società delle opportunità. Il governo quindi non limiterà mai quelle esistenti, è l'assicurazione. Discorso che vale anche sui diritti civili e l'aborto. E nessun spazio ai vecchi e nuovi fascismi, è poi la promessa rinnovata.
   

9) COVID: Meloni ammette che non si può escludere una nuova ondata. Ma, a suo giudizio, si deve imparare dal passato.
L'Italia ha adottato le misure "più restrittive dell'intero occidente", arrivando a "limitare fortemente" le libertà fondamentali di persone e attività economiche, ma nonostante questo è stata tra gli Stati che hanno registrato i peggiori dati in termini di mortalità e contagi". Il modello non sarà replicato, assicura.
   

10) LOTTA ALLA MAFIA, SICUREZZA-MIGRANTI. Ricorda di aver cominciato a fare politica il giorno dopo la strage di Via d'Amelio e assicura che da questo Governo, "criminali e mafiosi non avranno altro che disprezzo e inflessibilità". Per lei la sicurezza è "un dato distintivo di questo esecutivo". Infine, sul fronte dell'immigrazione, precisa che non intende modificare minimamente il diritto d'asilo ma che il suo obiettivo è impedire che sull'immigrazione "l'Italia continui a farsi fare la selezione in ingresso dagli scafisti".

 

 

 

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Articolo pubblicato il 27/10/2022