Il ridicolo e la faziosità stroncheranno il Pd?
Maurizio Marello

Riceviamo e pubblichiamo

Lettera al direttore

 

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del lettore Paolo Chiarenza, già noto ai nostri lettori.  Il Governo Meloni ha ottenuto il voto favorevole di Camera e Senato. I parlamentari del PD si sono aggrappati allo specchio per rivolgere critiche ed anatemi di scarso spessore.

Intanto al centro come negli enti locali, sta avvenendo lo sfarinamento dei quadri e degli eletti che cercano di navigare verso altri lidi. Assistiamo e registriamo.

 

“Egregio direttore,

        di buon mattino leggiamo la dichiarazione pubblica dell’autorevole consigliere regionale Maurizio Marello del partito democratico: “Se il Pd non cambia me ne vado”. A mezzogiorno lo stesso Marello a nome del Pd giudica il governo Meloni: “Poteva andare peggio, ma non riusciamo ad immaginare come”.

        Pensate, coloro che dal 2011 hanno governato, pur senza mandato elettorale del popolo, nella maniera che riscontriamo, ma soprattutto che hanno visto ridurre il Pd alle attuali riconosciute situazioni in brache di tela, hanno il becco di aggredire il ministro dell’Interno Piantedosi, il ministro della Difesa Crosetto, il ministro della Cultura Sangiuliano, il ministro della Famiglia Eugenia Roccella.

 

        Se ai tifosi della sinistra pensando al Pd comprendiamo venga da piangere, ai sostenitori del nuovo governo di destracentro viene da ridere. Infatti, per prima cosa a sinistra elevano alti guaiti per un governo della Repubblica mai così a destra. Ma di grazia, un governo legittimo a guida Meloni come lo volevano? Ipotecato da ex democristiani, magari di sinistra come nel Pd?

        Il nuovo ministro dell’Interno, accusato di essere “il questore incapace di gestire l’assalto alla Cgil a Roma” non era allora agli ordini del ministro pidiessino Lamorgese? Il neo ministro della Difesa Crosetto, “appena uscito da vari incarichi dell’industria bellica”, in questi tempi procellosi di tensioni internazionali, di cosa dovrebbe intendersi?

 

        L’attuale ministro della Cultura Sangiuliano, scrittore, giornalista, direttore di giornali, direttore del TG2, dovrebbe forse ridursi ad avere il curriculum dei suoi ultimi predecessori?

 

 E il ministro Eugenia Roccella, definita “pasdaran antiabortista”, in quanto ministro della Famiglia anziché ispirarsi Dio, Patria, Lavoro e Famiglia, come intendono gli italiani che hanno votato Fratelli d’Italia, dovrebbe sostenere l’aborto ad oltranza e senza condizioni?

 

        E’ possibile che il ridicolo e la faziosità stronchino definitivamente il Pd?

        Ringrazio per la pubblicazione.

 

 

Paolo Chiarenza (membro coordinamento regionale Piemonte FdI)

       

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Articolo pubblicato il 28/10/2022