Cuneo - L'ascensore del "Movicentro" resta inattivo, le luci accese e il sottopasso infruibile

La gestione della sicurezza da parte della Giunta a guida PD lascia alquanto a desiderare.

Il 1 novembre scorso vi abbiamo parlato del sottopasso del “Movicentro” di Cuneo che abbiamo definito “il sottopasso della vergogna”.

In quell’articolo vi abbiamo parlato di energia sprecata, soldi pubblici sperperati, e di un sottopassaggio che impedisce ad anziani e disabili di poter raggiungere agevolmente una farmacia comunale.

L’8 novembre Patrizia Manassero, Sindaco di Cuneo, ed ex-senatore del “Partito Democratico”, ci ha fatto sapere che “a seguito di specifiche riunioni e verifiche tra Prefettura, Questura e Comune di Cuneo è emersa la necessità di mantenere illuminata tutta l’area della stazione – Movicentro compreso – per garantire la sicurezza.

Inoltre si fa presente che è stato avviato il cantiere di riqualificazione dei locali del Movicentro dedicati al progetto “social food”, pertanto è necessario ricorrere a tutte le forme di tutela del patrimonio necessarie.

Pertanto sarà cura della scrivente Amministrazione ridurre quanto più possibile l’illuminazione del sottopassaggio, pur essendo necessario mantenere un livello minimo di illuminamento.

Parimenti si rende necessario mantenere la videosorveglianza con la finalità che le immagini concorrano ad identificare chi eventualmente viola gli accessi di chiusura del sottopassaggio e, comunque, compie atti vandalici alla proprietà pubblica e privata, come richiesto dalle Forze di polizia”.

Insomma, le luci resteranno accese, le telecamere anche e il sottopasso resterà chiuso. Chiuso resterà anche l’ascensore che servirebbe ai disabili e alle persone con difficoltà motorie per raggiungere la farmacia e le altre attività lì sotto collocate.

Il signor sindaco dovrebbe sapere che in quel sottopasso c’è un ascensore che collega Piazzale Libertà con il piano interrato del “Movicentro” dove sono ubicate, per l’appunto, la farmacia comunale, l’ufficio delle ACLI, e da cui è possibile raggiungere il binario numero 1 della Stazione Ferroviaria.

Questo sottopasso fu studiato in fase progettuale per permettere ai disabili e a quanti hanno difficoltà deambulatorie di accedere ai suddetti servizi senza dover attraversare Corso Monviso e Piazzale della Libertà, arterie stradali molto trafficate e molto pericolose per chi si trova a doverle attraversare con una carrozzina, delle stampelle, un tutore o un girello.

Al momento, grazie alla scellerata decisione dell’Amministrazione di Centro-Sinistra di chiudere ascensore e sottopasso, i disabili e i cittadini con difficoltà motorie – con pioggia e neve – dovranno attraversare le arterie di cui sopra esponendosi a non pochi rischi.

Oltretutto – e questo lo sanno benissimo sia la Questura che la Prefettura – sull’oasi verde di Piazzale della Libertà vi sono dei “banditi” (citazione del Questore Emanuele Ricifari), per lo più immigrati, che spaventano e non rendono tranquilli gli anziani, i disabili e quanti da lì devono transitare.

Ora ci chiediamo se non sia il caso di chiudere anche il Piazzale della Libertà attorno al faro, il Parco Monviso e i Giardini Don Cesare Stoppa, visto e considerato che anche lì vi sono immigrati ubriachi, molesti ed aggressivi che mettono a repentaglio la sicurezza dei cittadini.

Al signor sindaco vorremmo dire che non si gestisce così la sicurezza. Non si asportano i polmoni per evitare che un cancro li colpisca. Si cura la malattia, non si sopprime il malato!

I cittadini cuneesi vorrebbero sentirsi sicuri a casa loro, vorrebbero poter camminare in sicurezza anche in tarda notte e non vorrebbero essere oggetto di minacce o intimidazioni da parte di ospiti indesiderati che spacciano, si ubriacano e pongono in essere comportamenti pericolosi, molesti e degradanti.

Speriamo il sindaco Manassero e la sua Giunta prendano atto della situazione incresciosa, riaprano quanto prima il sottopassaggio del “Movicentro” e rimettano in funzione in tempi celeri l’ascensore utile a tutta la cittadinanza, specialmente a disabili e anziani.

Sicuramente continueremo a seguire la questione e vi terremo informati.

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Articolo pubblicato il 13/11/2022