Legge di bilancio. 450 emendamenti: il governo punta a scremare

Sono 200 quelli della maggioranza (95 di FdI, 50 della Lega, 45 di FI) e 250 quelli presentati dall'opposizione.

Entra nel vivo la battaglia sulla manovra alla Camera. Dopo la valanga di tremila emendamenti depositati, i partiti hanno ristretto le proprie proposte e ieri risultavano 450 gli emendamenti giacenti in commissione Bilancio alla Camera dei Deputati.

Tanti sono i ‘segnalati’, così suddivisi: 200 della maggioranza (95 di FdI, 50 della Lega, 45 di FI) e 250 dell’opposizione. Sono quelli che verranno sottoposti al parere del Mef e su cui si dovrebbe concentrare il lavoro della stessa commissione a partire da mercoledì.

Il condizionale però è d’obbligo, perché in realtà la coalizione di governo – a quanto riferiscono fonti parlamentari – punta a un ulteriore scrematura e nei prossimi giorni potrebbe lavorare per ridurre i propri emendamenti a 40 ‘supersegnalati’.

La maggioranza potrebbe chiedere anche all’opposizione di ridurre ulteriormente i suoi, con l’obiettivo di arrivare a un totale di 200 emendamenti prioritari: rispetto agli oltre 3 mila presentati la settimana scorsa, sarebbe una decisa accelerazione nel percorso parlamentare. Nel corso dell’iter della legge dovrebbero arrivare anche gli emendamenti del governo che – stando ai rumors – potrebbe riservare per sé le modifiche su opzione donna, app 18 e industria 4.0.

Gli emendamenti di FdI, invece, puntano tra l’altro ad allargare la platea dei beneficiari delle norme contro il caro-energia, alla sospensione del payback per le Pmi, ad altre misure su scuola e sanità.

Forza Italia insiste invece sul nodo pensioni e Silvio Berlusconi chiede di “fare il massimo sforzo possibile per aumentare le pensioni minime a mille euro, che resta l’obiettivo di Forza Italia per la legislatura”.

Tradotto, sembra voler dire che 600 euro sono il minimo da ottenere in questa manovra.

Poi ci sono “la detassazione e la decontribuzione totale dei nuovi assunti”, le “proposte in tema di sicurezza e sostegno alle forze di polizia”, le misure “per avere una sanità più efficiente e completa, con liste con meno attesa, e per aiutare gli studenti fuori sede e le università” e “per consentire ai padri di usufruire dei congedi allo stesso modo delle madri”, aggiunge Berlusconi, ribadendo “il sostegno deciso e leale e al governo di centrodestra presieduto da Giorgia Meloni, del quale Forza Italia è parte determinante”.

Sulla legge di bilancio, Paolo Gentiloni, commissario europeo agli Affari Economici. senza entrare ovviamente nel merito, sottolinea che “l’Italia ha scelto di andare nella direzione della prudenza dal punto di vista dei fondi pubblici, era la raccomandazione dell commissione e c’è un apprezzamento di questa impostazione”, ma “ci sono alcune misure di cui stiamo verificando la coerenza con le raccomandazione dell’Ue”. Il parere dell’UE dovrebbe arrivare domani.

L’approccio prudenziale del governo sembra essere apprezzata anche dai mercati, secondo il governatore di Bankitalia Ignazio Visco: “L’insieme delle norme che sono in corso di approvazione e che sono discusse, indipendentemente dai moltissimi emendamenti che leggiamo ogni giorno sui giornali, è tale che i mercati danno fiducia a che questa prudenza di bilancio sia mantenuta”.

Il contenuto degli emendamenti risente ancora delle promesse elettorali, oltre a proposte e richieste meramente localistiche. Ecco nel merito, quali sono le proposte presentate dai deputati e suddivise per materia.

CANCELLAZIONE DI 18 APP. Tra le proposte di FdI c'è l'abrogazione del bonus culturale per i 18enni introdotto dall'allora premier Matteo Renzi da utilizzare per l'acquisto di biglietti per teatro, cinema, libri, concerti, mostre.

BUONI PASTO. FdI propone anche l'aumento da 8 a 10 euro dell'esenzione fiscale dei buoni pasti elettronici.

SUOLO PUBBLICO. FdI propone anche di estendere dal 31 dicembre 2022 al 30 giugno 2023 la proroga dell'occupazione del suolo pubblico per il settore ristorazione.

IVA AL 5% ANCHE PER POMPE DI CALORE. Tra gli emendamenti di Fratelli d'Italia l'inserimento tra i servizi soggetti all'aliquota del 5% anche delle pompe di calore per la climatizzazione invernale e/o estiva.

SCUOLE. FdI chiede inoltre, tra le altre proposte di modifica alla manovra, più fondi per l'edilizia scolastica.

BONUS SOCIALE PIÙ AMPIO. Fratelli d'Italia chiede anche l'estensione del bonus sociale anche sotto forma di crediti per gli inquilini dell'edilizia popolare.

CARO-ENERGIA. Tra i segnalati di FdI anche proposte per sul funzionamento del mercato del gas, un contributo ai comuni per realizzare nuovi impianti di stoccaggio del gas e sconti sulle accise del gasolio per le imprese di noleggio autobus.

CERVELLI. Arrivano emendamenti anche per la riapertura del bonus per il rientro dei cervelli.

PENSIONI MINIME. Forza Italia chiede negli emendamenti un fondo da 500 milioni di euro a decorrere dal 2023 per la revisione del meccanismo di indicizzazione delle pensioni minime e misure per contrastare gli effetti negativi delle tensioni inflazionistiche.

DECONTRIBUZIONI GIOVANI. Da FI anche la proposta di esonero contributivo fino 8.000 euro nel 2023 per le nuove assunzioni a tempo indeterminato e le trasformazioni dei contratti a tempo determinato dei giovani.

SUPERBONUS Tra le proposte di modifica di Forza Italia anche l'introduzione di meccanismi per sbloccare la cessione dei crediti fiscali del Superbonus.

REDDITO DI CITTADINANZA. Arriva dalla Lega un emendamento sul percorso di studi dei beneficiari di Rdc. Nel 2023 per i beneficiari del reddito di cittadinanza tra i 18 e i 29 anni non hanno adempiuto all'obbligo formativo, l'erogazione del beneficio è condizionata anche all'iscrizione e alla frequenza di un percorso di studi finalizzato all'assolvimento del diritto-dovere all'istruzione e formazione sino al conseguimento dell'obbligo formativo o, comunque, di una qualifica di durata almeno triennale.

NIENTE IMPOSTE SU PATENTE GUIDA. Tra gli emendamenti della Lega anche quello che propone l'abolizione dal primo gennaio 2023 dell'imposta per l'ottenimento delle patenti di guida per i veicoli delle categorie B e C1.

STOP TRIBUTI CAMPAGNE COMMERCIALIZZAZIONE MIN. AGRICOLTURA. La Lega chiede dal 1° gennaio 2023 di abolire i tributi sulle campagne di commercializzazione, determinati annualmente dal Ministero delle politiche agricole e lo stop all'imposta per l'attività di raccolta di prodotti selvatici non legnosi.

STOP IMPOSTE CATASTALI SU AFFITTI. Stop della Lega anche alle imposte di registro, ipotecaria e catastale applicate ai contratti di affitto.

VIA IMPOSTA SOSTITUTIVA TFR. Abolita anche, in base ad un emendamento della Lega, l'imposta sostitutiva sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto di lavoro.

MAREBONUS E FERROBONUS. La Lega chiede una spesa di ulteriori 25 milioni di euro per l'anno 2023 per il marebonus e il ferrobonus.

DETASSAZIONE SALARIO MINIMO. Arriva dal Movimento 5 Stelle la richiesta per il 2023, 2024 e 2025 di imposta sostitutiva sul salario minimo e addizionali regionali e comunali pari al 10% entro il limite di importo complessivo pari a 3.000 euro.

SPENDING REVIEW O REVISIONE DETRAZIONI. M5S chiede anche che entro il 31 dicembre 2024 una razionalizzazione della spesa pubblica pari a 6.000 milioni di euro per ciascuno degli anni a decorrere dall'anno 2025 da compensare in caso di mancati tagli con equivalenti interventi sulle agevolazioni e detrazioni vigenti, ferma restando la necessaria tutela dei contribuenti più deboli, della famiglia e della salute.

FONDI SANITÀ. Il Partito democratico chiede nuovi fondi per il servizio sanitario nazionale.

STOP TASSA MANCE. Il Pd propone inoltre l'abolizione della tassa sulle mance.

RAFFORZARE ASSEGNO UNICO. Il Pd chiede anche il rafforzamento dell'assegno unico per le famiglie.

IMPOSTA NEGATIVA PER BENEFICIARI RDC. Italia Viva propone l'introduzione di un'imposta negativa per gli assunti titolari di reddito di cittadinanza in via sperimentale per gli anni 2023 e 2024 tale da determinare un incremento pari al 50 per cento del reddito da lavoro netto fino al raggiungimento della soglia del Rdc.

RITORNO A REGIME FISCALE ORDINARIO. Iv propone per i contribuenti che applicano il regime forfetario con ricavi non superiori a 85.000 euro l'applicazione per il passaggio al regime ordinario di un'imposta opzionale e sostitutiva per due anni che accompagni gradualmente il rientro al regime ordinario.

La situazione è ovviamente in aggiornamento, con CGIL e Conte che ancor non hanno compreso che quest’anno, la coperta è corta.

Così stanno organizzando scioperi ed indicendo manifestazioni nelle piazze ad iniziare dal Sud.

Il “tanto peggio – tanto meglio” della sinistra, priva di cultura di governo, è sempre d’attualità.

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Articolo pubblicato il 13/12/2022