Michael Schumacher e Alessandro Zanardi: l’altra sfida dei campioni

Alla ricerca di qualche buona notizia nel destino di due sfortunati miti dello sport

Il 3 gennaio 2023, Michael Schumacher ha compiuto 54 anni. Ne sono trascorsi nove dal tragico incidente sugli sci che, il 23 dicembre 2013, in seguito alle lesioni cerebrali riportate nell'impatto con le rocce, ha cambiato per sempre la vita del leggendario campione di Formula 1.

Gli auguri di tutto lo staff della Ferrari e dei numerosi supporter del 7 volte campione del mondo hanno raggiunto la famiglia, ma Schumacher come sta?

Le notizie sulla sua salute scarseggiano e la famiglia, che ha scelto la riservatezza, per la voce della moglie Corinna ha fatto trapelare: “Michael manca a tutti, è diverso ma c’è”. La scuderia del Cavallino, con cui Schumacher ha vinto 5 titoli, sui social network gli ha riservato una bella foto ricordo e il figlio Mick, oggi terzo pilota Mercedes gli ha dedicato un: “buon compleanno al miglior papà, ti amo”.

Sempre assistito dai medici della famiglia, Schumacher si è parzialmente riavuto dal coma nel 2014, ma senza ulteriori, significativi miglioramenti del suo stato generale. L’alone di comprensibile privacy scelto dalla famiglia non divulga notizie, anche se circolano indiscrezioni su un lento recupero della lucidità.

Willi Weber, storico manager di Schumacher e amico fraterno del pilota si lamenta dell’isolamento. In una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport nel luglio 2022, riferendosi alla moglie del campione Corinna, Weber ha dichiarato: “Ho tentato centinaia di volte di contattare Corinna, ma ho sentito soltanto bugie. Posso capire la situazione iniziale, ma per Michael ho sempre fatto di tutto e protetto la sua privacy. Non mi aspettavo un comportamento simile e sono arrabbiato su come ha chiuso i rapporti”.

Questo è il commento persino troppo amareggiato dell’ex manager, oggi ottantenne, che ogni tanto si intrattiene con il fratello Ralf Schumacher, ancora oggi pilota praticante, ma anche Ralf ribadisce che è impossibile aggiungere altri dettagli. 

Differenti le rivelazioni che risalgono allo stesso periodo, rilasciate da Jean Todt all'emittente tedesca Rtl: "con Michael ci vediamo, è diverso da come ce lo ricordiamo, non riesce a parlare, ma guardiamo insieme le gare di Formula 1 per gioire dei piazzamenti del figlio, con la famiglia ho un legame speciale e intorno a Schumacher vi sono delle persone eccezionali". Dichiarazioni sorprendenti e di alto spessore che autorizzano l'immaginazione a delineare delle condizioni più vive e presenti del grande campione, anche se il commento dell'ex Dirigente sportivo Ferrar e amico Jean Todt, non si sono spinte oltre.

Dunque, questo breve ragguaglio rimane più che altro un ricordo e un tributo a un uomo e a un fuoriclasse ancora vivo e presente nei cuori e nella mente di molti appassionati di motori.

Medesimo sentimento di rispettosa vicinanza accomuna Schumacher ad Alex Zanardi, che il 10 ottobre 2022 ha compiuto 56 anni, circondato dalla famiglia. Zanardi, ex pilota di Formula 1 (Jordan, Lotus, Minardi, Williams) e formula CART, il 15 settembre 2001, durante una gara sul circuito tedesco di Lausitziring, perdeva il controllo della sua vettura che veniva centrata dal pilota Alex Tagliani lanciato a 340 km/h.

Nell’impressionante impatto Zanardi perdeva entrambe le gambe, ma non lo spirito e la passione sportiva. Salvato in extremis, pur senza gli arti inferiori, una volta dimesso, anche grazie alle cure del leggendario dottor Claudio Costa, Zanardi aveva ripreso a gareggiare con la BMW nel granturismo, diventando testimonial di vita e di sport. Infine, si era dato al paraciclismo, vincendo quattro medaglie d’oro ai giochi Paralimpici di Londra nel 2012 e Rio nel 2016, e otto titoli mondiali.

Un detto afferma che due fulmini non cadono mai sullo stesso posto, Zanardi lo smentisce. Mentre si stava allenando per una manifestazione sportiva, il 19 giugno 2020 Alex Zanardi ha perso il controllo della sua handbike, impattando contro un camion, riportando drammatiche lesioni cerebrali.

Dopo una serie di interventi d’urgenza che lo hanno stabilizzato, salvandogli ancora una volta la vita, e un lungo periodo di riabilitazione, nel 2021 Zanardi ha iniziato a comunicare, dapprima con strette di mano, riconoscendo la moglie, e poi a pronunciare qualche parola. Segnali di vita lontani dall’entusiasmo espresso a suo tempo da alcuni giornali, ma i danni sarebbero meno gravi di quelli del campione tedesco. Per voce della famiglia, anch’essa riservata, le condizioni sono stabili e la fiducia nella tempra dell’uomo resta ottimista.

A settembre 2022 Zanardi è tornato nella sua residenza di Noventa Padovana dopo essere ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza per un programma di riabilitazione guidato da fisioterapisti e logopedisti, in cerca di ogni possibilità di recupero.

Michael Schumacher e Alex Zanardi, due vite a tutta velocità di colpo bloccate in un letto a 0 km/h da altri, imprevedibili agguati della vita. Destini crudeli che colpiscono tanti. Nel caso dei due grandi campioni, l’onda dell’emozione è ancora viva nel popolo dei fan e tra tanta gente comune sensibile ai fatti e al composto dolore delle famiglie.

Il mito degli eroi non conosce l’oblio, semidei scesi sulla terra della comunanza e della sofferenza, icone di coraggio e di speranza che radunano tanta gente semplice di questo strano genere umano, fin dall’antichità mai pago di guerrieri valorosi e di mirabolanti imprese. Chiamiamoli campioni, oggi più che mai.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 07/01/2023