Il PD e le manifestazioni ad intermittenza

L'Analisi di Luigi Cabrino

Sabato la nuova segretaria del PD Elly Schlein ha partecipato alla manifestazione indetta dai sindacati a Firenze contro il rischio di ritorno del fascismo.

Si, sei ragazzotti imbecilli hanno pestato due compagni di liceo a Firenze il 18 febbraio; i sei sono nel gruppo giovanile di Fratelli d’Italia, di qui gli allarmi su un imminente ritorno del fascismo con tanto di squadristi picchiatori. Sei imbecilli sono un po’ pochi per gridare al ritorno della dittatura, per quanto ripugnante sia ogni forma di pestaggio e vigliacco il fatto di essere sei contro due .

La sinistra a corto di idee e proposte per ciò che davvero attiene la vita reale del paese, delle imprese e delle famiglie ha colto la palla al balzo, palla lanciata dai sindacati, evidentemente anche loro lontani anni luce dalle lotte operaie e aggrappati come possono a battaglie ideologiche su rischi inesistenti…. Ma si deve pur dimostrare di essere vivi.

Così ad una manifestazione contro il pericolo inesistente di ritorno del fascismo ( che se fosse reale non permetterebbe alcun tipo di manifestazione di dissenso…) indetta da sindacati lontani anni luce dalla realtà dei lavoratori, partecipa la “nuova sinistra” lontana anni luce dalle lotte sociali - non a caso guidata dalla figlia di un politologo USA, con diverse cittadinanze in tasca che non ha mai lavorato un giorno in vita sua – a parte nelle campagne elettorali per Obama- non ha mai visto una fabbrica e straparla di aumenti della pressione fiscale col suo sedere comodo in Svizzera; ma tant’è, se la sono scelta e qualcosa vorrà dire sul nuovo corso della sinistra italiana.

Bene, nessun problema, grazia a Dio, proprio perché non siamo in dittatura e le libertà costituzionali sono garantite c’è tutto il diritto di manifestare pacificamente come è stato fatto a Firenze.

Nelle stesse ore a Torino si svolgeva una manifestazione dei gruppi anarchici dei centri sociali in solidarietà a Cospito, l’anarchico al 41 bis di cui tanto si parla in questi mesi.

Torino è stata messa a ferro e fuoco, film già visti , vetrine sfondate, cassonetti incendiati guerriglia urbana, il tutto organizzato da figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari.

Non risulta che da parte dalla sinistra, sempre attenta a lanciare allarmi su possibili ritorni di fantasmi del passato, ci sia stata la minima intenzione di manifestare contro questi teppisti che, tra l’altro, erano in numero leggermente superiore ai sei idioti di Firenze.

Due giorni dopo la manifestazione di Firenze la stazione centrale di Milano è piombata nel panico per un pazzo che ha rapinato con un coltello una passante e ne ha feriti altri sei; sono purtroppo scene quotidiane a Milano come a Torino e altre città. Niente, nessun allarme da parte della sinistra, va tutto bene, son più pericolosi i sei imbecilli del liceo di Firenze.

Sorvoliamo sulle scene da far West in Monferrato con sparatorie in zona industriale.

Per non parlare delle infiltrazioni mafiose nei tessuti produttivi del Nord, sulle ecomafie ormai più presenti in Piemonte e Lombardia che in Campania. Niente, non sono temi che scaldano gli animi della nuova sinistra di piazza (con cittadinanza svizzera e USA, beniteso)

Certo come esiste il sacrosanto diritto a manifestare in pace esiste anche quello a non manifestare; è curioso, però, che le manifestazioni della sinistra siano a senso unico, mai per pericoli o questioni reali e solo contro fantasmi immaginari che non stanno né in cielo né in terra.

Dimenticando che se davvero stessimo scivolando verso una dittatura, come sostenevano sabato alla manifestazione antifascista di Firenze, le organizzazioni della sinistra non avrebbero alcuna possibilità di manifestare il loro dissenso.

Luigi Cabrino

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Articolo pubblicato il 10/03/2023