La presidente Meloni convoca i sindacati domenica sul lavoro e il cuneo fiscale

Def, risoluzione di maggioranza: ”ridurre le tasse e aumentare le pensioni”

 

E' stato convocato a Palazzo Chigi domenica pomeriggio, alle 19,  un incontro che sarà presieduto dalla premier Giorgia Meloni con i sindacati sul decreto lavoro e reddito di inclusione e sulle misure relative al cuneo fiscale, che, come già annunciato, andranno in Consiglio dei ministri il primo maggio. 

Giovedì pomeriggio, l'aula del Senato aveva approvato con 110 voti favorevoli, 59 contrari e 4 astensioni la risoluzione sul Documento di economia e finanza proposta dai gruppi di maggioranza (FdI, FI, Lega, Civici d'Italia). Via libera - con 115 sì, 29 no e 29 astenuti - anche alla risoluzione sullo scostamento di bilancio per cui è richiesto il voto a maggioranza assoluta dei componenti.

Purtroppo nel successivo voto alla Camera, a causa dell’assenza di 25 deputati di maggioranza, il Governo è andato sotto di 6 voti. Le opposizioni hanno invocato la crisi di governo, dimenticando faziosamente le tante occasioni simili avvenute con ogni maggioranza, quando i decreti non erano passati al vaglio di un ramo del Parlamento, a causa di assenze di parlamentari, non dovute a dissensi politici.

Nella stessa serata di giovedì, il Consiglio dei Ministri, come atto, dovuto, dopo la bocciatura del decreto alla Camera dei Deputati, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato una nuova Relazione al Parlamento.

Restano confermati i saldi di finanza pubblica già riportati dal Documento di economia e finanza 2023, mentre la nuova Relazione sottolinea le finalità di sostegno al lavoro e alle famiglie oggetto degli interventi programmati per il Consiglio dei ministri già fissato per il 1° maggio.

Ieri mattina, l’aula della Camera ha finalmente approvato, a maggioranza qualificata, la risoluzione di maggioranza sullo scostamento del pareggio di bilancio. I voti a favore sono 221 stati, 116 i contrari. E’ anche stata approvata la risoluzione di maggioranza sul Def con a favore 221 voti, 115 i contrari.

"Ora manca il Senato, andiamo avanti come previsto con il decreto il Primo maggio - ha detto il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, uscendo dalla Commissione Bilancio del Senato -, poi sempre con atteggiamento di responsabilità andiamo avanti. Credo che dagli errori si impara, spero che in futuro non si ripetano situazioni simili".

Con la risoluzione approvata, maggioranza e governo intendono favorire la crescita della produzione economica, anche individuando le più opportune misure di riduzione del carico impositivo; valutare, nell'ambito degli eventuali spazi di bilancio che si renderanno disponibili per la prossima manovra, un innalzamento delle pensioni minime e di invalidità; proseguire nell'azione di riduzione del cuneo fiscale.

E infine: introdurre misure di carattere strutturale per il sostegno alla natalità e alla famiglia, proteggendo la maternità, potenziando i servizi territoriali alla cura dei bambini.

Per le pensioni, in particolare, la maggioranza impegna il governo "a valutare nell'ambito degli eventuali spazi di bilancio che si renderanno disponibili per la prossima manovra di bilancio un intervento in materia di innalzamento delle pensioni minime".

Il sostengo a natalità e famiglia, nelle intenzioni della maggioranza di governo, andrebbe perseguito poi "proteggendo la maternità, potenziando i servizi territoriali destinati alla cura dei bambini, in particolare quelli educativi, promuovendo iniziative di conciliazione dei tempi famiglia-lavoro e agevolando le famiglie con figli sotto il profilo della fiscalità, al fine di invertire progressivamente la tendenza del calo delle nascite, anche al fine di garantire la tenuta del sistema pensionistico e la sostenibilità del debito pubblico".

La risoluzione di maggioranza chiede poi al governo di definire "un piano di interventi volto a favorire e incentivare l'occupazione, con particolare riferimento a quella femminile".

Tra le altre indicazioni, proseguire nel percorso di riduzione del cuneo fiscale, l’impegno a ridurre il carico fiscale, adottare misure per il reshoring delle imprese e per la rigenerazione urbana.

Sono di fatto precluse le altre due risoluzioni delle opposizioni e proposte, separatamente, da Pd-M5S e AVS e dal Terzo polo.Pd, Avs e M5S avevano depositato alla Camera e in Senato una risoluzione congiunta che richiede di rafforzare l'assegno unico, aumentare il finanziamento della sanità, garantire l'equità del sistema fiscale, evitare lo smantellamento del reddito di cittadinanza, rafforzare le politiche attive sul lavoro, avviare la sperimentazione della riduzione dell'orario di lavoro a parità di retribuzione.

Le tre forze politiche di opposizione hanno poi chiesto anche la piena attuazione del PNRR, un taglio strutturale del cuneo fiscale e l'introduzione di un salario minimo salvaguardando la contrattazione collettiva.

Il Terzo Polo presenterà invece un suo testo.

 

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Articolo pubblicato il 29/04/2023