Camaleonti e dintorni...

Alla ricerca dell'armocromia perduta!

“Abbiamo fatto una rivoluzione. Saremo un bel problema per Giorgia Meloni”. E lo ha dimostrato con la copertina di Vogue!

Mai un segretario del PD si era mostrato così seducente ad ampio raggio: uomini e donne sono rimasti imbambolati davanti all’immagine tanto affascinante di un leader che avrebbe avuto il compito di risollevare il suo partito, finito nelle catacombe dell’assenso popolare…

 

Forse Elly Schlein, nel suo anteporsi al Presidente del Consiglio dei Ministri, alludeva alla griffe, ma superare l’Armani esibito alla Prima della Scala non è stato e non sarà facile.

 

L’essenziale è farsi riconoscere subito, al primo messaggio che l’immagine dà al volgo, a quelli che dovrebbero votarla per il rinnovo del “pensiero” al quale dovrebbe seguire “azione”.

 

Ma i tempi di Mazzini sono - ahimè - lontani e la nostra Italia è meno che mai “libera e indipendente” come da lui auspicato, soprattutto ora che a capo del partito democratico c’è una giovane “consigliata” sull’armocromia, figuriamoci sulle linee guida politiche di una appartenente a famiglia fortemente atlantista.

 

Il camaleontismo attraverso l’abbigliamento ha radici lontane, ma per restare ai giorni d’oggi il non-vestito di Salvini al Papeete Beach è un messaggio altrettanto esemplificativo: la decenza non abita più qui.

 

Non abbiamo ancora visto Renzi con il caftano, ma ci è bastata la sua immagine con giacca e cravatta scura - come da protocollo - quando seduto (si fa per dire) davanti a Bin Salman parlava, nel suo fluente e oxfordiano inglese, del nuovo Rinascimento arabo sotto la guida del principe, ricordando di essere stato sindaco di Firenze, culla dell’altrettanto importante Rinascimento italiano.

 

A Berlusconi bisogna riconoscere un certo stile nel vestiario, anche se di travestimento non si è fatto sfuggire l’occasione quando all’inizio di un suo mandato, mascherato da sceicco ha danzato per Veronica Lario, all’epoca moglie separata: un balletto organizzato con le di lei amiche (sempre diffidare dalle persone troppo intime) durante il quale le ha offerto una splendida collana di zaffiri… e chi avrebbe resistito? Chi è senza gioiello scagli la prima pietra!

 

Vogliamo ricordare l’immagine di Bill Clinton sul divano di casa Epstein vestito con un abito molto femminile e blu elettrico? Naturalmente in perfetta armocromia con il biondo-bianco dei suoi capelli, perché è proprio vero che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”.

 

Non sono sicura, ma forse avrei preferito Elly Schlein con l’eskimo verde oliva, un colore che ha una grande valenza nella terapia Aura Soma: legato all’Arcangelo Cassiel è destinato a supportare il nostro lavoro di profonda percezione interiore, quando siamo pronti a riconoscerci nella nostra interezza, comprendendo che tutto è unicità.

 

Non il “divide et impera” ma l’accogliere in sé anche i bisogni degli altri, ai quali per ora la ragazza sembra molto poco interessata.

 

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Articolo pubblicato il 03/05/2023