Sangiuliano ritiri il patrocinio a "Romeo & Giulio"

La Lobby LGBT mira a stravolgere il capolavoro letterario di William Shakespeare.

Il Comune di Milano, retto da Giuseppe Sala del “Partito Democratico”, e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, retto dal Ministro Gennaro Sangiuliano (nella foto a destra), indipendente di Destra, in occasione del mese del Pride hanno concesso un contributo allo spettacolo teatrale “Romeo & Giulio”, “rilettura moderna in chiave LGBTQ+ del celebre capolavoro di William Shakespeare con accompagnamento di musica, danza e canto”, come scrive l’“EcoTeatro” dove lo spettacolo andrà in scena il 24 e 25 giugno prossimi.

Come spesso accade nel mondo LGBT si cerca di ridicolizzare e di ideologizzare qualcosa che è nato con uno scopo ben preciso e del tutto diverso da quello che si propone al pubblico.

Secondo Viviana Vitariello,“Dietro La Notizia”, “La storia d’amore senza tempo dei due amanti di Verona rivive in una nuova lettura ambientata in una periferia urbana unita dai social media. Montecchi e Capuleti, le due principali famiglie, sono divise da “rancori antichi” di cui, forse, si è persa la memoria. Una nuova lettura moderna, provocatoria e originale che mantiene però un profondo rispetto e coerenza con il celebre testo, offrendo spunti di riflessione su di un tema di cocente attualità”.

Ciò che lascia perplessi e basiti i più è che “tra il giovane Montecchi e il giovane Capuleti nasce un amore travolgente come la loro età. La più romantica delle opere di Shakespeare rivivrà conservando la potenza e la bellezza del testo del grande scrittore inglese”, dicono ancora da “EcoTeatro”.

Che bisogno c’è di “storpiare” un capolavoro della letteratura britannica, un testo coinvolgente e senza tempo, la culla del romanticismo per milioni di coppie in tutto il mondo?

Se il mondo LGBT voleva proprio fare l’ennesimo spettacolo inneggiante alla Cultura Gender non poteva scriversi un copione nuovo e metterlo in scena? Perché adattare un “testo sacro” della letteratura ad un tema assolutamente divisivo dei giorni nostri?

Ciò che lascia davvero esterrefatti è il patrocinio del Ministro Sangiuliano che, evidentemente, ha dimenticato come, durante la campagna elettorale del 2022, Giorgia Meloni (nella foto a sinistra), leader di “Fratelli d’Italia”, dinanzi ad una folla oceanica riunita in Andalusia per sostenere Macarena Olona di “Vox”, disse: “Sì alla famiglia naturale, no alla Lobby LGBT! Sì all’identità sessuale, no all’Ideologia Gender! Sì alla cultura della vita. No all’abisso della morte!”.

Come può oggi il Ministero per i Beni e le Attività Culturali patrocinare uno spettacolo teatrale che è completamente fondato sull’Ideologia Gender e sul distorcimento del concetto di Famiglia naturale?

L’augurio che molti si fanno è che il Governo valuti la questione e prenda in esame di ritirare il patrocinio a questo evento che ha poco, molto poco, di culturale e molto, troppo, di ideologico.

Come sempre seguiremo gli sviluppi della questione.

 

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Articolo pubblicato il 16/06/2023