Amare Torino dai particolari

A cura di Luciano Brussino

Prosegue la proposta delle fotografie di Luciano Brussino, con didascalie da lui elaborate, per offrire ai Lettori di Civico20News la possibilità di cogliere dettagli suggestivi della nostra città (m.j.).

Il bellissimo stemma nobiliare dei conti di Verrua sulla facciata dell’omonimo palazzo.

Gli affreschi del cortile, che meriterebbero un adeguato restauro, sono di Antonio Parentani, artista della corte Sabauda. Il palazzo rinascimentale è anche famoso per aver ospitato Jean Baptiste de Luinès, moglie del conte di Verrua e donna che seppe far innamorare in modo ossessivo Vittorio Amedeo II di Savoia. Sulla loro storia nel 1990 il regista Axel Corti diresse il film dal titolo orribile e di cattivo gusto “La puttana del Re”.    

N, 134 Sono quasi sicuro che parecchi indigeni e turisti stranieri, passando in via Davide Bertolotti 28, davanti a questa originale opera, devono leggere per capire di cosa si tratta. Ma così ha voluto rappresentare i bersaglieri l’eclettico scultore Franco Assetto sin dal 1986.

N. 135 Qui gli ingredienti ci sono quasi tutti, mancano solo i bucatini.

N. 136 Il Teatro d’Angennes inaugurato sulla fine del ‘700 aveva originariamente 1100 posti, solo nel 1884 ospitò la compagnia di marionette Lupi e nel 1891 prese il nome di Teatro Gianduja. Oggi resta solo la bellissima facciata, di cui parleremo ancora, e il grido muto, quasi una invocazione del povero Gianduja dal balcone. 

N. 137 Un bel trompe l’oeil in via Sant’Anselmo di fronte alla Sinagoga

N. 138 Due simpatiche e datate insegne di un commercio scomparso poste sulla facciata di Palazzo Frichignono di Castellengo in via San Dalmazzo 7.

Luciano Brussino

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Articolo pubblicato il 05/10/2023