Cuneo. La Giunta Manassero "bacchetta" i cronisti

Fu il Questore di Cuneo a dire che il centro cittadino "è un luogo pericoloso per la sicurezza pubblica".

Nel tempo vi abbiamo parlato delle situazioni di grave degrado ed insicurezza che ammorbano la Città di Cuneo.

Ci siamo occupati di Via Giotto, Via Deposito FS, Parco Caduti Divisione Alpina Cuneense, Corso Giolitti e – molto recentemente - di Piazza Boves.

Evidentemente la cosa ha infastidito il Sindaco di Cuneo, Patrizia Manassero (nella foto a destra), che, in un surreale Comunicato Stampa inviato agli organi d’informazione, ha scritto: “E’ importante che gli organi di informazione raccontino con verità i fatti – sia quelli di cronaca, sia le iniziative virtuose – e che diano voce alla pluralità delle opinioni. Una narrativa sensazionalistica o parziale finisce per ingenerare o alimentare paure diffuse e tensioni pericolose”.

Patrizia Manassero, discusso sindaco del “Partito Democratico”, forte della sua esperienza professionale di impiegato bancario, sale in cattedra e “bacchetta” i cronisti suggerendo loro cosa scrivere e come scriverlo.

Siamo giunti al grottesco!

Sarebbe interessante che il primo cittadino del Capoluogo della Granda spiegasse diffusamente cosa intendeva dire con “E’ importante che gli organi di informazione raccontino con verità i fatti”.

Ci risulta che tutti i riferimenti fatti dagli organi di stampa sono sempre stati corredati da opinioni di residenti, note stampa diramate dalle Forze dell’Ordine, dai Consiglieri Comunali e da altri soggetti con qualcosa da dire.

Interessante, risulta dunque, capire come possa il Sindaco Manassero dire che “una narrativa sensazionalistica o parziale finisce per ingenerare o alimentare paure diffuse e tensioni pericolose”.

A Manassero, per dovere di cronaca – e di verità -, rammentiamo che a definire Corso Giolitti e il “Movicentro” un luogo pericoloso non sono stati dei cronisti “sprovveduti” ma bensì un alto dirigente della Polizia di Stato, nello specifico il Questore Emanuele Ricifari, che nel 2020 disse: “E’ un luogo pericoloso per la sicurezza pubblica. Per una questione sanitaria e sociale, per l’irresponsabilità di molti italiani che non vogliono comprendere le ragioni particolari di questo momento storico e che invece di lavorare unitariamente con le istituzioni che regolano la vita degli homeless, continuano, con atteggiamenti sconsiderati, a richiamare un città persone che hanno poco a che fare con i migranti della frutta”.

Evidentemente il Sindaco di Cuneo, che a quei tempi era Vicesindaco di Federico Borgna, ha dimenticato le parole consce e degne di nota del Questore di Cuneo.

Con tutta evidenza Patrizia Manassero ha dimenticato anche che il dottor Ricifari – riferendosi a cooperative, associazioni e comitati vari – disse che portando ai migranti “da mangiare e da bere e dando loro dei soldi non si fa altro che attirare banditi, a prescindere dalla provenienza”.

Nel 2023 la situazione non è cambiata. Dopo Ricifari sono arrivati altri due questori ma la situazione di degrado, pericolo e indecenza del “Movicentro”, del “Quadrilatero” e di Corso Giolitti è addirittura peggiorata.

Ora il crimine si è spostato dalle strade e dai marciapiedi all’interno delle pertinenze condominiali, come ci documenta l’intromissione di un esagitato in una scala di un condominio di Corso Giolitti il 22 settembre scorso.

Uno dei residenti, spaventato ed esasperato, ha detto: “Abbiamo paura. Non possiamo continuare a vivere in questa situazione. Le istituzioni non ci proteggono e ci trattano molto spesso con sufficienza. Arrivano al punto surreale di accusare noi, che ci lamentiamo di avere ubriachi, spacciatori e prostitute sotto casa, di avere pregiudizi”.

Il Sindaco Manassero ascolti bene queste accorate parole e, anziché “bacchettare” i cronisti, pensi a sollecitare azioni di sicurezza e prevenzione a chi di dovere. La sicurezza e l’incolumità dei cittadini devono avere il primato nel pensiero di chi amministra.

Manassero, però, come tutti i sindaci del PD non si rende conto della questione e preferisce negare il problema anziché porvi rimedio.

Torneremo senz’altro sulla questione.

 

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Articolo pubblicato il 26/09/2023