Amare Torino dai particolari

A cura di Luciano Brussino

Prosegue la proposta delle fotografie di Luciano Brussino, con didascalie da lui elaborate, per offrire ai Lettori di Civico20News la possibilità di cogliere dettagli suggestivi della nostra città (m.j.).

Schermata dalla grande fontana, questa bellissima donna rappresenta l’Italia. La mano protesa come a voler dire “Fermatevi!”, al suo fianco lo scudo con l’effige di Daniele Manin, patriota veneziano. La statua fu collocata nel 1874, quasi al centro dell’aiuola Balbo.

Particolare della statua che rappresenta la Giustizia, fino a ieri in vetta a Palazzo Madama, ora a terra per i lavori di manutenzione della facciata.

Un simpatico lavoro in ferro battuto: un drago in via Madama Cristina 29.

A seconda dell’inquadratura, il palazzo triangolare delimitato dalle vie Barbaroux, XX Settembre e Pietro Micca, pare la prua di una grande nave passeggeri da crociera. Siamo in via Pietro Micca e in primo piano uno splendido lampione modello “Settecento”. Il palazzo è opera dell’ingegner Giuseppe Tonta.

E visto che citiamo lampioni torinesi, questa inquadratura ci permette di osservare, sullo sfondo del bellissimo timpano della chiesa di San Carlo, il gruppo di lampioni nomato “Impero con sei Contee”. Tutte le terminologie dei lampioni torinesi usate sono tratte dal libro “Torino illuminata” di Paolo Silvetti.

Il complesso decoro Liberty di un balcone del quartiere Cit Turin, due simpatici animali non meglio identificati si guardano in “cagnesco”.

 

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Articolo pubblicato il 02/11/2023