Bergoglio defenestra il Vescovo di Tyler, Mons. Joseph E. Strickland

Alla base del grave gesto persone che "lo influenzano nel prendere questo tipo di decisioni".

L’11 novembre scorso, la Sala Stampa Vaticana emetteva un bollettino ufficiale in cui diceva: “Sollevamento del Vescovo di Tyler (U.S.A.) e nomina dell’Amministratore Apostolico. Il Santo Padre ha sollevato dal governo pastorale della Diocesi di Tyler (U.S.A.) S.E. Mons. Joseph E. Strickland e ha nominato il Vescovo di Austin, S.E. Mons. Joe Vasquez, come Amministratore Apostolico della Diocesi resasi vacante”.

Abbiamo atteso diversi giorni per scrivere qualcosa in merito non per pigrizia o per lassismo ma perché ci attendevamo – come sarebbe stato corretto – che dalla Santa Sede spiegassero meglio le ragioni che hanno portato Jorge Mario Bergoglio a prendere una sì grave decisione.

Nulla. Come al solito da oltre Tevere hanno adottato il sistema del silenzio sulle questioni spinose che riguardano la gestione di Bergoglio.

A spiegare in modo un po’ più chiaro la questione è lo stesso Mons. Strickland (nella foto a destra) che – in un’intervista rilasciata a John-Henry Westen di “LifeSiteNews” – ha detto: “Ci sono forze nella Chiesa che in questo momento non vogliono la verità del Vangelo. Vogliono che sia cambiato. Anzi, che sia ignorato. Vogliono liberarsi della verità, ma noi sappiamo che essa, gloriosamente, non scomparirà. Nessuno può cambiare la verità che è Gesù Cristo e il suo corpo mistico, la Chiesa. Nessuno può cambiare le meraviglie per cui in duemila anni, da quando Cristo è stato crocifisso ed è risorto, sono morti i martiri e hanno vissuto i santi”.

Parole piuttosto nette quelle pronunciate dall’ormai ex Ordinario di Tyler.

Ciò che lascia perplessi è l’alone giustificativo che Mons. Strickland pare avere nei confronti di Bergoglio. Al giornalista americano dice infatti: “Ci sono molte forze che lavorano contro di lui e lo influenzano nel prendere questo tipo di decisioni. Ecco perché preghiamo per il papa, come figlio di Dio e per il suo ruolo di sommo pontefice”.

Per chi si intende un po’ di cose vaticane queste parole suonano un po’ strane. Il Papa è lì dopo che un Conclave lo ha eletto su ispirazione divina dello Spirito Santo. Se uno è stato scelto dallo Spirito Santo significa che ha le capacità e le qualità necessarie a guidare la Chiesa in un particolare frangente della storia.

Dunque se Bergoglio viene influenzato “nel prendere questo tipo di decisioni” le cose sono due: o non è il Papa - come peraltro abbiamo sempre sostenuto riportando le autorevoli argomentazioni del fondatore del “Piccolo Resto Cattolico”, don Alessandro Maria Minutella – oppure non è più in grado di guidare la Barca di Pietro e deve abdicare.

In buona sostanza, il Papa non può essere influenzabile!

Nel mondo Cattolico la “misericordia” con cui Bergoglio ha defenestrato Mons. Strickland non è passata inosservata e ha destato rancori, chiacchiericci e malumori. A ragion veduta crediamo che la Chiesa Cattolica sia sempre più vicina ad uno scisma che – questa volta – sarà molto più tumultuoso di quello posto in essere da Martin Lutero.

Staremo a vedere cosa accadrà con la certezza che Bergoglio ci fornirà, ben presto, nuovo materiale su cui posare la nostra attenzione.

 

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Articolo pubblicato il 19/11/2023