Venerdì 17: siamo alle solite sullo sciopero generale? Molto probabilmente sì

Federico Audero (Azione Piemonte) per Civico20News

Venerdì 17, oltre ad essere di cattivo auspicio per tutti, si considera il D day per lo sciopero indetto dalle sigle sindacali CGIL e UIL. Le stesse sono chiamate ad una modifica della modalità di astensione dal lavoro in diversi settori, ma già alcune categorie hanno detto che non rispetteranno le decisioni del Garante e della Commissione di garanzia.

Afferma infatti il Garante:

"Cosi come proclamato dalle confederazioni sindacali non può essere considerato come sciopero generale, ai fini dell' applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici".

Lo sciopero indetto contro la Manovra di bilancio appare inadeguato dunque, ma si dia a Cesare quel che è di Cesare, ovvero diciamocela tutta per quanto riguarda la posizione delle confederazioni e del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini; i primi e nello specifico Maurizio Landini sfida apertamente la controparte ministeriale per via anche di un battibecco personale avuto nel recente passato, il Ministro allo stesso tempo forse si dovrebbe rendere conto del fatto che scioperare rimane diritto assoluto previsto costituzionalmente e dunque,  non si può limitarne l' applicazione per intero.

Fatte le dovute premesse possiamo asserire che entrambi stanno mettendo in scena un spettacolo discutibile che grava sui singoli lavoratori dei settori interessati e non, poichè i sindacati hanno il diritto legittimo, giusta o sbagliata la bandiera per cui si da battaglia, a scendere in piazza. Certo è che se avessero letto la Manovra prima di decidere, sarebbe stata una mossa quantomeno giusta, in secondo luogo il Ministro Salvini fa polemica elettorale sostanzialmente per le Europee 2024, alla luce dei fatti cosi si rivela essere un teatro e non un dibattito tra istituzioni sindacali e di governo.

Sbagliano entrambi? Si, perché ci sono  problematiche molti più importanti per cui scendere i piazza o da discutere, per esempio come si fa ad aver lasciato aziende nel settore automotive italiano allo sbaraglio e alla mercè  del nostri cugini francesi, vedi vendita FCA. Auspichiamo più confronti costruttivi da parte dei sindacati e da parte del governo, basta con i litigi fini a se stessi, per il bene di questo Paese e dei suoi lavoratori.  

 

Federico Audero (Azione Piemonte)

© 2023 CIVICO20NEWS - riproduzione riservata
 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 16/11/2023