Continua il fiume di polemiche sulla Dichiarazione "Fiducia Supplicans".

Jorge Mario Bergoglio, incontrando i sacerdoti della Diocesi di Roma ha detto: "Benediciamo le persone e non le Lobby LGBT". Parole sconclusionate, in netto contrasto con il Magistero della Chiesa.

Ormai i Cattolici sono al disorientamento più ampio. Non sanno più dove guardare e a chi affidarsi.

Dal 18 dicembre 2023 - giorno in cui è uscita "Fiducia Supplicans" - tantissimi fedeli hanno preso la ferma decisione di non più accostarsi ai Sacramenti officiati in unione al cosiddetto "Papa Francesco".

Ciò nonostante il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Victor Emanuel Fernandez, in arte "Tucho", tira dritto e, intervistato da "Religión Digital", incalza: "L'interesse di Francesco era salvaguardare la libertà e la spontaneità di quest'altro tipo di benedizioni che sono l'unico gesto sacerdotale che dobbiamo donare a tutti".

Il problema permane: ha senso benedire qualcuno in stato di peccato se questo non ha nessuna intenzione di interrompere l'azione peccaminosa?

La Teologia Morale, Teologia Dogmatica e Teologia Sacramentale dicono all'unisono di no ma per Tucho poco importa.

Alla giornalista Cristina Cabrejas confessa: "Stiamo preparando un documento molto importante sulla dignità umana che non include solo questioni sociali, ma anche una forte critica alle questioni morali come il cambiamento di sesso, la maternità surrogata, le ideologie di genere, ecc...".

Insomma, come direbbero a Roma: il bello ha da vení.

In Vaticano la coppia Bergoglio-Tucho ha intenzione di smantellare completamente il Magistero bimillenario della Chiesa.

Questo nuovo ed annunciato documento servirà a frenare la diaspora che sta vedendo migliaia di Cattolici in fuga verso realtà non in comunione con Bergoglio?

Torneremo senz'altro sul tema.

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