Recensione Pacific Rim: Il film più atteso di questo inizio 2013

Del Toro torna dietro alla cinepresa e ci regala un ottimo action movie

Dopo una lunga attesa il nuovo film di Guillermo Del Toro è  finalmente giunto nei cinema. Per chi non ricordasse i trascorsi di questo regista, basti sapere che ha diretto gli Hellboy e Il Labirinto Del Fauno: i primi due ottimi cinecomic mentre l'ultimo uno dei film più visionari di questo inizio secolo.

 

La trama di Pacific Rim racconta di un mondo attaccato dai Kaiju: giganteschi mostri emersi da un portale interdimensionale immerso nel Pacifico. Per fronteggiare questa minaccia vengono creati gli Jaegers: robot antropomorfi di dimensioni gigantesche, controllati da due piloti interconnessi da una rete neurale. Attraverso l'unione di tutte le maggiori nazioni mondiali nel sostegno a questo progetto, gli Jaegers inizialmente hanno successo ma successivamente vengono schiacciati dall'astuzia dei Kaiju che rischiano di portare l'umanità sull'orlo dell'estinzione. Gli ultimi piloti rimasti tenteranno di organizzare una controffensiva per salvare il mondo dalla catastrofe.

 

I primi 15 minuti di film mostrano con chiarezza la magnificenza visiva creata dagli studios di Del Toro. È davvero difficile trovare le parole giuste per descrivere l'impatto visivo di questo film senza incappare in termini altisonanti. L'impressione è quella di trovarsi di fronte ad effetti speciali lontani anni luce da ciò che si è visto fino ad ora: la distinzione tra realtà e finzione è diventata totalmente impercettibile. Se a questo aggiungiamo le ottime inquadrature di Del Toro e l'epicità degli scontri che tiene incollati allo schermo, ci troviamo di fronte ad uno dei film d'azione meglio girati degli ultimi anni.

 

La supremazia stilistica nei confronti di Michael Bay è chiara sin da subito: non soltanto per la qualità degli effetti speciali, ma soprattutto per le scelte legate al character design, ai personaggi e alla trama.

 

Concentrandosi sul character design, non possiamo fare a meno di notare le forti influenze legate ad anime giapponesi come il recente Evangelion o ai più datati Goldrake, Daitan e Mazinga. Questi riferimenti renderanno felici tutti gli appassionati di vecchia data, così come i giovani amanti dell'animazione giapponese. Gli Jaegers così come i Kaiju sono realizzati in maniera impeccabile. Ed è proprio in questi particolari che si vede l'intervento di Del Toro.

 

Un altro aspetto interessante riguarda le scelte legate alla trama e ai personaggi. Purtroppo il film non è esente da stereotipi (anche se probabilmente voluti) e da buchi di trama, ma nel complesso riesce a scansare tutti i cliché tipici del cinema statunitense. Vedasi ad esempio la scelta della co-protagonista femminile: non la solita belloccia con abiti succinti e una personalità inesistente, ma un'orientale decisamente più sobria, con un passato burrascoso che sarà fondamentale per l'intreccio della trama. Il protagonista d'altro canto, inizialmente potrebbe trarre in inganno per via del fisico palestrato unito ai capelli biondi, entrambe soluzioni molto gettonate nei film stereotipati, ma in poco tempo questi sospetti si sciolgono per lasciare spazio ad un personaggio solido e credibile. Ci sono molti altri particolari che rendono questo film diverso dai tipici film d'azione statunitensi, che però andrebbero a rovinare la sorpresa, e pertanto li lasciamo alla visione degli spettatori al cinema.

 

L'interpretazione degli attori è stata molto convincente. La comicità stereotipata dei due studiosi e del trafficante di organi Kaiju, interpretato dal sempre ottimo Ron "HellBoy" Perlman non ha rovinato la godibilità dell'opera.

 

Il film è molto frenetico. Se da un lato questo porta a molti vantaggi, catturando l'interesse del pubblico, dall'altro va a penalizzare la trama e i personaggi, che come detto poco fa, soffrono di mancanza di sviluppo. Probabilmente questo è l'unico difetto del film, che con una durata maggiore o in alternativa alcuni piccoli tagli alle scene d'azione in favore dei personaggi e della trama, avrebbe sfiorato la perfezione.

 

In conclusione:

 

Pacific Rim è un ottimo film che attualmente si posiziona nella zona più alta della classifica in questa prima parte del 2013. Gli effetti speciali straordinari, il character design azzeccato e il superamento dei cliché statunitensi promuovono l'opera di Del Toro, che si riconferma come uno dei registi più talentuosi degli ultimi anni. Purtroppo sia la trama che i personaggi sono stati in parte sacrificati per garantire uno svolgimento frenetico degli eventi. Nonostante questo, il film è Consigliato senza riserve a tutti.

 

Regia: 9.5

 

Trama: 7.5

 

Sceneggiatura: 7

 

Character design: 9

 

Interpretazione: 8

 

Voto complessivo: 8.5

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Articolo pubblicato il 13/07/2013