UN’IMMAGINE ALTAMENTE DISEDUCATIVA NEL CUORE DI TORINO

Sono anni che ci si interroga sull’effettivo insegnamento che diamo ai nostri figli.  

Dai giochi sul PC e consolle molte volte violenti e quindi diseducativi, al poco controllo in internet sui minori, alla scuola luogo primario di crescita intellettiva, ma anche morale e sociale.

Purtroppo però, troppo spesso, inseguendo mille interrogativi e mille esperti in materia, ci si dimentica di quelle zone d’ombra vicine al nostro vivere quotidiano. Parliamo, infatti, di un parco giochi, il giardino del Fante in Corso Duca d’Aosta, giornalmente frequentato da quei bambini la cui serenità ci preoccupiamo tanto di difendere.

Quest’area, espressamente creata come luogo protetto per i piccoli, versa in condizioni pietose: segnaletiche divelte, recinzioni deformate, tombini senza protezione, giochi rotti e soprattutto imbrattati.

E sono proprio queste tristi imbrattature che ci dovrebbero indignare e preoccupare per i loro contenuti. Disegni che riproducono organi genitali, frasi oscene e offensive ricoprono interamente scivoli, altalene e altre strutture destinate al gioco spensierato dei bambini.

Un’immagine altamente diseducativa che però non sembra interessare a nessuno.

Ma, d’altronde, questa è il nostro Paese: un fiume roboante quando si tratta di riempirsi la bocca di parole ed un silenzio assordante quando ci si dovrebbe impegnare in prima persona nel far rispettare la legge nell’interesse dei più piccoli.

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Articolo pubblicato il 01/02/2015