Difendiamo gli edifici storici di Torino

Difendiamo la vecchia Porta Susa

Nell'ottobre del 2009 veniva inaugurata, la nuova stazione sotterranea di Porta Susa.

Un trasferimento reso necessario dall’avvento della ferrovia ad alta velocità, ma anche un modo per avvicinarla al nuovo polo di servizi costituito da Corso Vittorio Emanuele II, il grattacielo della Compagnia di San Paolo, il palagiustizia e l’area del Politecnico.

Così oggi il vecchio edificio, pur rimanendo al centro di Piazza XVIII Dicembre, versa in stato di totale abbandono. I muri intaccati dalle infiltrazioni trasudano umidità, muffa e muschio. Davanti all’ingresso stazionano, totalmente indisturbati, venditori abusivi e una finestra dell’entrata principale è stata chiusa con un asse di legno, forse per scongiurare un tentativo di occupazione.

All’interno scorgiamo le serrande abbassate dei negozi, calcinacci e rifiuti ovunque. Anche gli accessi ai binari, per ora ancora sigillati, sono invasi da fogliame ed immondizia.

Solo l’orologio lassù in alto scandisce ancora il tempo, quel tempo che sembra essersi per sempre concluso.

Molte domande sorgono spontanee.

Cosa ne sarà della vecchia Porta Susa? Possibile che a nessuno interessi salvare questa struttura prima che sia troppo tardi? Forse la nostra amministrazione pensa ad inserire questo recupero in un più ampio riassetto dell’intera zona.

Nell’attesa, speriamo breve, abbiamo girato questi interrogativi ai torinesi di passaggio.

C’è chi propone di farne un museo dedicato alla storia della ferrovia, altri prospettano l’apertura di un’ennesima galleria commerciale. Ma tutti sono fermamente concordi nel affermare che questa complesso deve essere necessariamente recuperato nel rispetto del suo valore storico.

Speriamo (è il caso di dirlo) che gli enti preposti non perdano il treno!

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Articolo pubblicato il 10/04/2015