Il calendario di Papa Urbano

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: riflessioni precampionato su date vere e virtuali.

Un mio amico, fratello granata doc, che per comodità chiamerò “Meg”, sostiene che oggi siamo al giorno di calendario 83 di Giugno.

Vi spiego il perché: il Presidente Urbano Cairo durante un’intervista a fine campionato scorso, sostenne che il mercato del Torino FC, sarebbe terminato entro e non oltre il 30 Giugno, in modo da consegnare al tecnico Ventura, la squadra definitiva in vista del ritiro estivo precampionato.

Visto che il buon Papa Urbano, nel corso di dieci anni di presidenza ha detto tutto per fare poi il contrario di tutto, sono stati in molti, compreso chi scrive, a non fidarsi più di tanto di certe affermazioni.

Sappiamo bene come è stata gestita la querelle di Cerci lo scorso anno, tanto per fare un esempio, oppure la tristemente famosa data del 10 Gennaio scorso, quindi i dubbi sulla scadenza del 30 Giugno erano, e sono, quanto mai comprensibili.

Anche perché, oltre tale data, il Presidente ha ceduto Darmian al Manchester United, ma di questo parlerò fra poco, ha acquistato giocatori, Belotti, ad esempio, giusto pochi giorni fa, dimostrando come il buon “Meg” abbia perfettamente ragione.

 

Comunque, date a parte, il mercato estivo del Toro ha dimostrato come i soldi ci siano, a dispetto dell’ormai celeberrimo #cairobraccino, e le idee pure.

Questo probabilmente ha fatto incazzare di brutto la frangia più estremista della tifoseria e non solo: se i quattrini ci sono, e probabilmente c’erano, perché spenderli solo adesso, dopo anni di sessioni di mercato davvero imbarazzanti, con promesse vane e mai mantenute?

Mistero.

Quest’anno Cairo e Petrachi hanno fatto le cose in grande: la rosa è finalmente stata completata nel reparto da sempre più scarso, il centrocampo, con giovani di sicuro avvenire, Baselli è un piccolo fenomeno, e Obi, sotto la mano sapiente di Mister Libidine, non regalerà più performances “divertenti” come a San Siro, senza dimenticare la conferma di Benassi e Acquah che porterà muscoli e cattiveria; e l’attacco è stato completato con Belotti, che con i suoi goals può portarci lontano, senza dimenticare un giocatore che a me piace assai, Martinez, del quale mi auguro l’esplosione col botto.

 

Al momento di andare in stampa, Maksimovic e Bruno Peres sono ancora in rosa e mancano pochi giorni alla scadenza del 31 Agosto…ops…del 92 di Giugno, giorno di chiusura del mercato.

Se il Presidente manterrà la parola data e confermerà in blocco la difesa, punto forte e zoccolo duro della squadra, mi sento di poter dire che il Torino FC quest’anno reciterà un ruolo da outsider di lusso, con la “L” maiuscola, nel campionato 2015-2016, e che ci regalerà delle belle soddisfazioni.

 

Mancherà a tutti un ragazzo con il #36 sulle spalle, questo sì, questo è certo, una partenza praticamente annunciata, un “sacrificio” quasi obbligato, almeno dal punto di vista presidenziale.

Ci siamo abituati, purtroppo: Borsano ne aveva fatto un credo, Cois, Dino Baggio e Lentini ne sono le prove, ma con quelle cessioni, soprattutto le prime due, arrivammo in finale di coppa UEFA.

Questo è il punto: vendere, se proprio necessario, e reinvestire in modo mirato per far crescere la squadra di anno in anno.

Il Toro deve tornare ad essere un punto di arrivo e non di partenza.

 

Buon campionato a tutti.

 

F V <3 G

 

 

 

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Articolo pubblicato il 22/08/2015