Sanremo (IM) - Le preoccupazioni di un'italiana
Foto di repertorio

Giuliana Tofani ci trasmette la lettera inviata al Premier Matteo Renzi

Egregio Direttore

questa è la mia ultima lettera inviata al Presidente Renzi che di certo non mi risponderà (come ha fatto in passato).

 

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Buongiorno Presidente Renzi,

sono una cittadina italiana che, pur non essendo elettrice del Partito Democratico, votò per Lei alle primarie.

Chiedo scusa ma non comprendo per quale motivo la Marina Militare italiana vada a prelevare clandestini fin sulle coste della Libia.

Non comprendo per quale motivo il Ministro dell'Interno On. Alfano, ignorando l'art. 16 della Costituzione, invii circolari ai Prefetti con l'ordine  di accogliere questi clandestini in strutture che costano al contribuente 35 euro al giorno a cui va aggiunta una scheda telefonica e un contributo per spese personali. 

Non comprendo perché a questi giovanotti sia concessa l'assistenza sanitaria senza pagare il ticket come fanno i cittadini italiani. Soprattutto non comprendo come mai non si prenda in considerazione  che molte donne italiane hanno subito umilianti violenze sessuali da questi "ospiti" del Governo italiano.

Presidente Renzi, ma è vero ciò che si sente dire, cioè che la gestione degli immigrati sarebbe un business che renderebbe più della droga?

E' vero che esiste un ramificato sistema corruttivo finalizzato a favorire un cartello di imprese interessato alla gestione di centri di accoglienza e ai consistenti finanziamenti pubblici connessi ai flussi migratori?

Presidente Renzi, so bene quanto Lei sia impegnato nell'adempimento dei Suoi compiti istituzionali, ma sono certa che troverà il tempo per darmi una risposta pubblica.

Cordialmente

Giuliana Tofani Rossi

 

         .°.°.°.°.°.°.°.°.°.°.

 

Carissima Signora Tofani,

le preoccupazoni che Lei esprime sono quelle di tanti cittadini italiani che ogni giorno sono alle prese con una vita sempre più dura e spesso insostenibile.

Certamente le notizie che giungono dai media non fanno che inasprire gli animi dei "contribuenti al bilancio nazionale" i quali si sentono quasi abbandonati dal Governo che sfoggia un perbenismo di facciata mal celato sotto le spoglie della solidarietà, quella stessa che poi si manifesta a beneficio degli attori piuttosto che dei beneficiari.

Non desidero altresì tornare su argomenti troppo spesso agli onori della cronaca meno qualificante mentre invece Le voglio manifestare la piena condivisione di ciò che Lei così accoratamente illustra ed aggiungo la piena convinzione che, questa volta, il Premier dovrà risponderLe lasciando da parte, per un momento, le diatribe interne di un partito che di democratico ha soltanto più la sigla.



 

 

 

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Articolo pubblicato il 19/09/2015