Il ritorno del misterioso pennarello cosmico
due jet dalla corta scia tagliano il grande pennarello cosmico: realtà o fantasia?

Quelle ambigue scie, alzando gli occhi al cielo nel giorno dell'equinozio d'autunno

Dopo mesi di cieli azzurri, romantiche nuvole dalle forme antropomorfe portate dal vento e cari, vecchi temporali estivi scatenati da cumulonembi...

sabato 19 settembre: Alba 

oggi, 21 settembre 2015, le larghe e misteriose pennellate bianche che per anni hanno intrecciato trama e ordito nel blu dipinto di blu, sono tornate a decorare gli orizzonti.

Erano tracce quasi dimenticate sia dall'occhio che dalla speranza, dannate strisce velate, malefica zizzania all'origine di quella storia: scie chimiche sì, ci chimiche no. Battaglia di ipotesi, documentazioni fotografiche, ricerche e lapidarie smentite da parte di eminenti scienziati talvolta contraddetti da altri studiosi.


21 settembre, h.10.10 da Pino Torinese

Ebbene, allo scandire dell'equinozio d'autunno, terminate le vacanze consumate chissà dove, l'ambigua, candida sostanza volatile, è tornata a rigare il cielo con l'intento di riaccendere indagini e confronti. Facile prevedere il sorgere di nuove diatribe su un soggetto che presenta a poche, ma inconfutabili certezze: ma quali?

Era un fenomeno sparito, quindi c'era. È ritornato, quindi c’è, e dunque; prima dov'era? Almeno su questo, di sicuro non ci piove.

Per amore di cronaca e attenzione alle cose, siccome basta alzare lo sguardo, in questi mesi ho tenuto d'occhio il volto del cielo, annotando le previsioni in tv, le temperature, l’umidità relativa, l'andare delle correnti, cercando le condizioni favorevoli per le scie di condensa e quindi: tutte le scie rilasciate in quota dagli aviogetti.

È un'indagine iniziata molto tempo fa, ma per avere un riferimento recente, si rimanda al mese di marzo e a un articolo certamente vasto e descrittivo.

Marzo 2015: link

Torino 2015. Scie chimiche?... Lo sono tutte in quello "sporco" dubbio sospeso a mezz'aria

Dal mese di maggio fino a oggi, continuando nell'inchiesta unitamente a dei colleghi del cuneese, qualcosa nell'aria è cambiato.

Indubbiamente si è trattato dell'estate più calda che il Piemonte abbia mai conosciuto a memoria d'uomo. Nonostante questo vi sono stati periodi di umidità relativa pari al 75% e con il calare delle gradazioni termiche, le infernali correnti africane sono state sostituite dal passaggio di perturbazioni atlantiche, le temperature sono rientrate nei valori compatibili con il manifestarsi di quelle larghe scie della discordia chimica, ma il fenomeno non si è verificato: perché? Medesima domanda su un articolo di maggio.

Maggio 2015: link

http://www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=16206

Un'altra certezza è che in questo periodo privo di ghirigori dovuti allo scambio termico dei gas di scarico, gli aeroplani hanno continuato a volare, dimostrando che, del loro fitto e continuo passaggio, da terra normalmente se ne percepisce una percentuale inferiore al 20%.

Restando in tema di certezza, alzando gli occhi al cielo su Torino, lunedì 21 c'era una sorpresa che ha risvegliato il dubbio.

Il grande pennarello cosmico aveva tracciato le sue originali strisce bianche che sembravano perdute. Non erano molte, si è visto di peggio, però, spingendo lo sguardo e il pensiero a 10.000 m d'altezza, senza sforzo alcuno, la curiosità, i processi di attenzione e qualche anomalia, hanno ridato voce per il dibattito.


21 settembre h.12 Chieri

Un largo incrocio bianco sullo sfondo del cielo profondo e blu, non poteva passare inosservato all'occhio contrariato dal fatto che, più brevi, talvolta quasi invisibili, gli scarichi di altri jet scomparivano dopo pochi secondi.

Il mistero dunque ritorna, affascinante nella sua pur sinistra possibilità! Quegli aerei dalla coda corta stavano attraversando le medesime rette del misterioso pennarello cosmico. Medesimo luogo, medesima ipotetica altezza, eppure, eccola là: la diversità a confronto.

Sulle scie più o meno chimiche si è scritto di tutto, di troppo, di meno e di più. Personalmente ero felice della loro scomparsa, pur temendone il ritorno, poiché se così fosse stato, difficile continuare a negare la loro esistenza.

Rimane invariato il dubbio della loro reale funzione e della loro consistenza: semplice differenza di motori e di carburante? Interazione con il clima? Protezione dal buco nell'ozono? Rilascio di sostanze nocive ed inquinanti? Il Web crea e distrugge queste ed altre opinioni, ma l'occhio restituisce l'esistenza dell'impalpabile realtà, e almeno quella è difficile definirla "bufala".

A questo punto, la domanda più importante è la seguente: sono fenomeni innocui o hanno ripercussioni nocive?

Nel primo caso, evviva Dio, che scie siano! Poco importa il loro dipingere nel cielo, ma se nel secondo caso si annidasse anche un poco di ragione, allora quella realtà oggettiva poiché visibile, è tornata a preoccupare come fa da tempo in mezzo mondo ed è condivisibile il commento: chi non conosce la verità è disattento, ma chi conosce la verità e tace, è un delinquente.

Alcuni link di riflessione

http://www.nocensura.com/2014/02/renzi-propone-il-tso-per-chi-parla-di.html

http://www.ilmeteo.it/portale/scie-chimiche-ora-ufficiale?refresh_ce

https://www.youtube.com/watch?v=HuyYv0j9WF0

http://terra2000.altervista.org/lalluminio-sta-causando-laumento-esplosivo-delle-malattie-neuro-degenerative/

Nel frattempo, per chi ha seguito le previsioni del tempo, il cambio di temperatura sulle regioni di nord-ovest era già previsto da venerdì 18 settembre. Un’area di bassa pressione è arrivata puntuale, ha accorciato gli orizzonti, il cielo ha cambiato colore e l'autunno è arrivato... in modo naturale? Certamente, forse sì.

La verità come sempre tornerà sfuggente. Di certo l'occhio si è posto la semplice e solita domanda: come, chi, che cosa e perché? Che qualcuno ne parli per lo meno a Porta a porta, con un bel dibattito e contraddittorio. Il soggetto c'è.

 

 

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Articolo pubblicato il 24/09/2015