Zoolander 2 - tornano i supermodelli di Ben Stiller

A quindici anni di distanza dal primo film, esce il secondo capitolo della demenziale e divertente parodia del mondo della moda

Anno: 2016

Titolo originale: Id.

Paese: USA

Durata: 102 minuti

Genere: Commedia

Regia: Ben Stiller

Soggetto: Ben Stiller, Drake Sather

Scenegggiatura: Justin Theroux, Ben Stiller, Nicholas Stoller, John Hamburg

Cast: Ben Stiller, Owen Wilson, Penelope Cruz, Will Ferrell, Kristen Wiig

 

Nel 2001, a un paio di settimane dall'attentato dell'11 settembre, usciva Zoolander, commedia parodistica e iperbolica sul mondo della moda, di e con Ben Stiller. Complice il momento, il film fu un clamoroso flop, ma negli anni ha raccolto schiere di fan e difensori, tanto da meritarsi lo status postumo di cult movie. L'idea di un sequel risale al 2005, ma il progetto ha preso corpo solo nel 2015, quando è stato girato a Cinecittà.

 

Morta la moglie Matilda e persa la custodia del figlio, il famoso modello Derek Zoolander (Stiller) si ritira a vita privata e viene dimenticato. Dopo anni di isolamento (con tanto di baita in mezzo alla neve e barba da selvaggio) viene contattato per un servizio di moda da una nuova, importante stilista (Kristen Wiig) e, intenzionato a riprendersi il figlio, vola a Roma insieme al suo amico ed ex rivale Hansel (Owen Wilson), anch'egli fino a quel momento nascosto nel deserto per via del volto sfigurato (...) nell'incidente che uccise Matilda. Le due ex glorie scopriranno così nuovi intrighi e complotti dietro la passerella, aiutati dall'agente dell'Interpol sezione Moda Valentina Valencia (Penelope Cruz), mentre Zoolander tenterà di riguadagnare l'affetto del suo grassoccio figlioletto e sconfiggere nuovamente il perfido Jacobean Mugatu (Will Ferrell).

 

I sequel, è noto, raramente riescono a pareggiare per originalità e divertimento i primi film, e Zoolander 2 non è un'eccezione. Se con Zoolander era necessario un certo distacco per capire che dietro alla superficiale demenzialità e alle esagerazioni c'era invece un'intelligente, caustica satira di un mondo spietato e assurdamente influente come quello di stilisti, modelli e sfilate, con il secondo si deve fare un ulteriore passo indietro e capire che, più che ad una effettiva necessità di continuare la narrazione, il film risponde soprattutto alla voglia di assecondare l'affetto dei fan, che si divertiranno a ritrovare i personaggi conosciuti.

 

Alcuni elementi del primo film vengono qui ripresi e rielaborati, e ci si augura che lo spettatore accorto abbia ben presente di non essere al cospetto di Ingmar Bergman, bensì di un prodotto sopra le righe della mente pericolosamente fertile di Ben Stiller, capace in più di un ventennio di carriera di creare mondi volutamente idioti, commedie all'apparenza senza senso ma spesso con un sottotesto fortemente critico, ma anche sogni ad occhi aperti come il bellissimo I sogni segreti di Walter Mitty. Tutto sommato il film diverte e fa sorridere, anche se si avverte prepotente il passare del tempo, e se gli attori visibilmente invecchiati cercano di nascondere l'età quasi matura con le abituali espressioni e movenze da “belli belli in modo assurdo”, diverse trovate del film risultano stanche e piuttosto scialbe.

 

Ancora più del primo, il film conta un numeroso cast di celebrità; oltre ai già citati e inseparabili Stiller e Wilson, divertente e bella Penelope Cruz nei panni di un agente sui generis, e l'immancabile Will Ferrell alias Mugatu, spietato, delirante e super-glamour. La lista dei camei illustri si allunga: imperdibile Benedict Cumberbatch, lunghi capelli e trucco vistoso per dar vita a Tutto, modella transgender che ha destato le ire dei militanti LGBT, ma in realtà apparizione divertentissima e probabilmente senza alcuna volontà di derisione. 
Poi diverse personalità della moda, da Anna Wintour a Valentino (che ha invitato i due protagonisti alla settimana della moda di Parigi lo scorso marzo facendoli sfilare in passerella come Zoolander e Hansel), passando per Naomi Campbell, Tommy Hilfiger e Marc Jacobs. Poi ancora, Sting, John Malkovich, Susan Sarandon, Kiefer Sutherland, Billy Zane, Justin Bieber (il quale, per il sollievo di molti, viene ucciso nei primi minuti del film...) e molti altri.

 

Simpatico passatempo per chi ha ben in mente cosa sta per vedere, tenuto conto del fatto che è un sequel, e per coloro dotati di curiosità un po' masochistica. Gli intellettuali snob si astengano.
Indubbiamente Zoolander 2 non diventerà un cult come il suo predecessore, e difficilmente tra qualche anno ci ricorderemo le sue battute, ma è perfetto per passare due ore di divertente, innocua spensieratezza.

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Articolo pubblicato il 16/02/2016