Una notte con la regina – La giovane Elisabetta nella Londra del 1945

Cronaca dal sapore fiabesco della Giornata della Vittoria, vissuta dalle giovanissime principesse d’Inghilterra in una notte indimenticabile

Anno: 2016 

Titolo originale: A Royal Night Out 

Paese: Regno Unito 

Durata: 97 minuti 

Genere: Commedia

Regia: Julian Jarrold

Sceneggiatura: Trevor De Silva, Kevin Hood
Cast: Sarah Gadon, Bel Powley, Rupert Everett, Emily Watson, Jack Reynor


La regina Elisabetta II ha da poco festeggiato i suoi primi novant’anni di età e sessantaquattro come sovrana del Regno Unito; in contemporanea (in Italia, poiché in Inghilterra il film è uscito l’anno scorso) arriva al cinema Una notte con la regina, racconto in bilico tra storia e romanzo rosa che narra gli avvenimenti dell’8 maggio 1945, Giornata della Vittoria degli Alleati contro la Germania nazista, dal regale punto di vista delle allora giovanissime principesse Elizabeth e Margaret.

La guerra è finita, l’Europa in festa. Re Giorgio VI è alle prese con la preparazione del celeberrimo discorso che dovrà tenere per radio (immortalato nello splendido film di Tom Hooper del 2010), e le due acerbe altezze reali  scalpitano per unirsi ai festeggiamenti londinesi. Contro il parere della regina, le principesse ottengono di lasciare Buckingham Palace per partecipare, in incognito e con due chaperon, a un sontuoso ballo all’Hotel Ritz, da cui però la frizzante Margaret riesce a fuggire, (in)seguita prontamente dalla sorella. Una serie di avventure porteranno le due ragazze tra la Londra comune, sugli autobus, in dubbi locali notturni e addirittura in un bordello, scappando alla protezione non proprio formidabile delle due guardie reali e facendo la conoscenza di giovanotti ignari della loro identità.

La libera uscita di giovani principesse tra commoner e la loro disperata voglia di normalità e spensieratezza richiamano subito alla mente Vacanze romane, e, pur ispirandosi a un episodio realmente accaduto, quanto poco ci sia di vero nel racconto di questa notte è facile intuirlo, ma il film riesce comunque a divertire e intenerire uno spettatore che non pretenda di vedere un documentario ma sia soddisfatto da una leggera e frizzante commedia, costruita nondimeno con accuratezza ed eleganza tutte britanniche.

La brava Sarah Gadon riesce bene a entrare nei già regali e austeri panni della regina più longeva della storia britannica, regalandole la freschezza e le speranze tipiche della giovane età. Se proprio vogliamo trovarle un difetto, è canadese, in un cast rigorosamente britannico, ma la sua bravura e la quasi somiglianza con Her Majesty la renderanno simpatica anche al più rigoroso dei puristi. Un tantino enfatizzata e teatrale la caratterizzazione naif e svampita della principessa Margaret (interpretata da Bel Powley); che fosse meno severa e più frivola della sorella maggiore è noto, ma che la sua passione per l’alcool fosse già importante a quindici anni è decisamente forzato. Ottimi Rupert Everett e Emily Watson nell’interpretare il re e colei che passerà alla storia come “Queen Mum”.

La nostalgia per la commedia sofisticata degli anni Quaranta e l’ottima colonna sonora tra swing e Glenn Miller fanno assomigliare il film a una fiaba romantica e sognante, tutto sottolineato da un’affascinante fotografia e degli splendidi costumi. Imprescindibile per gustare fino in fondo questa favola, l’amore e il rispetto del popolo britannico per la monarchia.

Godibile e gradevole, un tocco di leggerezza e allegria in omaggio a una donna che ha fatto del suo mestiere un compito grave e serio, svolto con assoluta dedizione e abnegazione.

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Articolo pubblicato il 29/04/2016