Torino FC vs AC Fiorentina 2 -1

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: il Toro calpesta una violetta e conquista il sesto posto in classifica

Il Toro è tornato, the bull is alive (in onore di Joe Hart), ”l’Tor a’lè turna chiel” (come mi ha confidato Emilio in curva, lui come me che in 50 anni ne ha viste di tutti i colori).

Si, il Toro è tornato: la squadra che ti fa godere, bestemmiare, soffrire.

 

Chiamatelo “tremendismo” se vi piace di più, chiamatelo “granatismo” come dice Puliciclone, la sostanza è sempre la stessa: anche stasera si è vista in campo una squadra che lotta su ogni pallone, che non molla mai, che certo, sbaglia, ma che attacca fino all’ultimo secondo di recupero e che, dopo cinque anni, fa uscire la gente dallo stadio soddisfatta e sorridente.

 

Un squadra che in cinque anni era stata completamente spersonallizata nel gioco e nella mentalità: già, proprio la mentalità è il risultato più eclatante raggiunto da Sinisa Mihjlovic nel corso di questi primi tre mesi di gestione e che ha riportato il Toro a ad essere quello che i tifosi vogliono, quello che “deve” essere.

 

Il tecnico serbo oggi ha mandato in campo quella che si avvicina molto alla formazione “tipo” (4-3-3): Hart – Zappacosta, Rossettini, Castan, Barreca – Acquah, Valdifiori, Benassi (cap) – Iago Falque, Belotti, Boyè.

 

La partita è stata divertente ed emozionante, questo va detto: i viola, pur non essendo lo squadrone che i media vogliono far credere, hanno cercato di vincere il match, giocandolo a viso aperto, ma senza creare grossi percoli alla difesa granata.

Solo Ilicic e Bernardeschi hanno creato qualche grattacapo a Benassi e Barreca sulla fascia destra, tanto che alla mezz’ora del primo tempo Mihajlovic ha fatto alzare Moretti per il riscaldamento, ma poi, pian piano i due ragazzi hanno preso le misure agli avversari, uscendo alla distanza. Kalinic non pervenuto, praticamente annullato da Rossettini.

 

Spettacolari le reti: Iago Falque porta in vantaggio i granata, approfittando di un errato alleggerimento di Borja  Valero, si invola sulla fascia destra, entra in area e fulmina Tatarosanu.

Altrettanto spettacolare il raddoppio: Benassi si trova solo soletto in area avversaria, imbeccato da Iago Falque (ancora lui), ha il tempo di girarsi e bucare il portiere con un preciso rasoterra.

 

La rete di Babacar, che per altro contro di noi segna quasi sempre, rovina un pochino la festa, ma è da rimarcare che i nostri si sono resi pericolosi anche in altre occasioni, clamorosa quella di Martinez che impatta benissimo di testa, ma trova Tatarosanu che di piede gli nega la gioia del goal.

Forse ci starebbe anche un rigore su Belotti, atterrato due volte in area nella stessa azione, ma il Sig. Calvarese fa finta di niente, preoccupato forse che le luci dello Stadio Grande Torino tengano fino alla fine.

 

Da segnalare il più che positivo rientro di Ljajic, la pausa per la Nazionale capita a fagiolo per il completamento del recupero, Hart ormai una sicurezza (anche se qualche uscita sui corner sarebbe gradita) e Belotti, oggi più toro che gallo, combattente a tutto campo come non si vedeva da tempo.

 

F V <3 G   

 

 

 

 

 

 

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Articolo pubblicato il 02/10/2016