FC Internazionale vs Torino FC 2 - 1

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: Il biscione sconfigge un Toro disattento ed involuto

Fratelli e sorelle granata, da un po' di tempo a questa parte vado ripetendo che il Toro è tornato tale, nel bene e nel male.

Eggià, stasera solo nel male, rispolverando una caratteristica che ci ha sempre contraddistinto: la resurrezione dei cadaveri.

L’ Interuccia di questo scorcio di campionato beneficia della nostra magnanimità, porta a casa tre punti dopo una serie di partite da dimenticare e permette probabilmente al tecnico De Boer di mangiare il panettone all’ombra del Duomo.

 

Il tecnico serbo stasera, fa un piccolo turn-over e manda in campo (4-3-3): Hart; Zappacosta, Rossettini, Moretti, Barreca; Acquah, Valdifiori, Obi; Iago Falque, Belotti, Ljajic.

 

Primo tempo abbastanza asfittico, poco emozionante, con un Toro involuto  e poco concentato, quasi in versione venturiana, tanto per dire: una squadra che non riesce ad imporre il gioco, che non si rende pericolosa sulle fasce, inconcludente e molliccia.

I neroazzurri passano in vantaggio grazie ad un “gollonzo” dove Big Joe ci mette del suo, una “padellata” se permettete, che viene sfruttata quasi inconsapevolmente da Icardi.

 

Secondo tempo, probabile scenata del mister nello spogliatoio, e si ritorna in campo con Maxi Lopez al posto di Iago Falque: lasciamo perdere il gossip, sinceramente non me ne può fregar di meno, e Toro che si schiera a due punte, con un centrocampo a rombo, dove Ljajic gioca al vertice alto, da trequartista.

Le cose vanno meglio, la partita diventa più emozionante, complice la maggiore qualità del centrocampo, grazie al cambio Acquah-Benassi (14’): un rigore a testa non concesso dall’arbitro e il Toro trova il pareggio al 19’, con Belotti che sfrutta da par suo, missile in corsa sotto la traversa, uno scontro fantozziano tra i difensori dell’ Inter appena fuori dall’area di rigore.

 

Comunque un altro Toro nella ripresa, come al solito nel bene e nel male: grossi svarioni difensivi che solo la broccaggine dei giocatori interisti non si trasformano in rete e Toro che si affaccia spesso nell’area avversaria.

Ma è Icardi a timbrare il match con un gran tiro dal limite.

 

Sconfitta meritata? Probabilmente si: primo tempo completamente regalato agli avversari, poche occasioni da rete create nella ripresa, nonostante il maggiore impegno, grossi svarioni difensivi (l’assenza di Castan si è sentita eccome), poca personalità.

 

Nota a latere: Sinisa Mihajlovic ha lasciato la panchina anzitempo.

Chissà perchè...

 

F V <3 G 

 

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Articolo pubblicato il 27/10/2016