Football Club Crotone vs Torino FC 0 - 2

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: un Toro quasi inguardabile ma alquanto cinico espugna lo "Scida" grazie ad una doppietta del "Gallo"

Ritorna il campionato di Serie A dopo la pausa azzurra e il Toro è chiamato, da un lato, a confermare quanto di buono visto nell’ultima trasferta a Udine e nella partita casalinga contro il Cagliari, dall’altro a sfatare una tradizione per niente propizia su campi, diciamo così, “naif”: Licata, Cittadella Padova, Castel di Sangro e, dulcis in fundo, Carpi, che troppo spesso ci hanno visti protagonisti in negativo.

Per la trasferta in terra calabra, Mister Sinisa Mihajlovic conferma 10 undicesimi rispetto all’ultima gara di campionato: unico assente Barreca causa influenza, sostituito da Moretti, viste le perduranti assenze di Molinaro e Avelar (chissà se e quando lo rivedremo in campo).

Il Toro si schiera così (4-3-3): Hart; Zappacosta, Rossettini, Castan, Moretti; Benassi (cap), Valdifiori, Baselli; Iago Falque, Belotti, Ljajic.

Partita equilibrata e sonnacchiosa nel primo quarto d’ora, nonostante la giacca duri appena pochi minuti sulle spalle del mister, parecchio agitato: una parata di Hart su un tiro abbastanza velenoso e una “meta” di Iago Falque dal limite.

Il tempo prosegue senza grosse emozioni, con il Toro che cerca di fare la partita senza grossi risultati e il Crotone che aspetta i nostri nella propria metà campo.

Sussulto alla mezz’ora grazie ad un errato retropassaggio di Castan, ma Hart rimedia di piede.

Primo tempo complicato per il Toro che si dimostra superiore nel controllo palla e nel gioco, ma troppo compassato e che, paradossalmente, lascia agli avversari almeno un paio di occasioni da rete: nulla di eclatante, per carità, ma così è, quando invece a taccuino si registra solo il tiro strampalato del nostro attaccante spagnolo, durante i primi 45 minuti.

I primi minuti della ripresa ripropongono lo stesso canovaccio della prima frazione di gioco: Toro statico, palla che gira lenta, sembra quasi di rivedere il titic-titoc venturiano (forse la pausa per la nazionale ha lasciato il segno nei convocati granata).

Primo cambio per il Toro al 14’: Martinez al posto di Iago Falque e leggero cambio di modulo, con Ljajic che si schiera da trequartista.

Da registrare una pericolosissima punizione di Ljajic al 22’ e la seconda sostituzione, una manciata di minuti dopo, con Obi al posto di Baselli.

Mihajlovic vuole vincere e manda in campo Boyè al posto di Benassi.

Occasione d’oro per i padroni di casa al 28’, colpo di testa di Simy deviato in corner, e subito dopo ci pensa il “Gallo”: innescato da un preciso filtrante di Ljajic, il bomber, in leggero fuorigioco, fulmina Cordaz con un preciso diagonale di sinistro.

La partita si chiude al 43’ della ripresa: contropiede insistito di Boyè che si beve mezza difesa calabrese e serve Belotti che, dalla stessa posizione del primo goal, fulmina nuovamente Cordaz con un potente diagonale in corsa.

Il Toro porta a casa tre punti importantissimi per la classifica e per il morale, nonostante una partita decisamente brutta, contro una squadra di serie B, dove si è sentita parecchio l’assenza di Barreca sulla fascia sinistra; ma la voglia di vincere di chi siede in panchina, i cambi azzeccati, un pizzico di fortuna (siamo sempre e comunque in credito) e un immenso Belotti, bomber e leader indiscusso, permettono alla nostra squadra di continuare ad inseguire il sogno europeo.

Una squadra cinica e vincente: per questa volta va bene così.

F V <3 G

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 20/11/2016