Premi Oscar 2017
immagine da oscars.org

Trionfa “La La Land” con sei statuette, miglior film “Moonlight” con la gaffe dei presentatori

Conclusasi nelle prime ore del mattino, l’89esima edizione degli Academy Awards ha visto una cerimonia ricca di star, musica e un incredibile colpo di scena finale, presso il Dollby Theatre di Los Angeles. Una serata piuttosto tranquilla, con la conduzione di Jimmy Kimmel le cui battute rivolte soprattutto alla politica (cioè a Donald Trump) hanno strappato molte risate. Molti dei presenti indossavano il fiocco blu per i diritti civili, in esplicito contrasto ad alcuni recenti sviluppi politici.

A farla da padrone, secondo le aspettative, il trascinante musical diretto da Damien Chazelle La La Land, che ha portato a casa ben sei statuette a fronte di quattordici nomination, record spettato finora solo a Titanic e Eva contro Eva; Oltre a Miglior Regia (il trentunenne Chazelle è il più giovane regista mai premiato), Miglior Fotografia, Miglior Scenografia, Miglior Colonna Sonora e Miglior Canzone (la meravigliosa City of Stars, che ti entra in testa e non se ne va più), la sorpresa della serata è stato il premio come Miglior Attrice Protagonista ad un’emozionatissima Emma Stone, che ha ricevuto il premio da Leonardo Di Caprio, battendo colleghe del calibro di Natalie Portman e Meryl Streep (bravina, per carità; ma era davvero una performance da Oscar?).

Il premio al discorso più intenso va senza dubbio all’afroamericana Viola Davis, attrice di grande talento finalmente premiata come Miglior Attrice Non Protagonista per Fences di Denzel Washington; ringraziando i genitori e la figlia adottiva, accetta il premio affermando di recitare “per dare voce a chi ha sognato e non ha mai visto i propri sogni avverarsi”, lei che ha iniziato in estrema povertà, lottando ferocemente per affermarsi.

Miglior Attore Protagonista Casey Affleck, anche lui al primo Oscar, per la sua sofferta interpretazione in Manchester By The Sea (il film vince anche il premio per la Miglior Sceneggiatura Originale).

Mahershala Ali è il primo attore musulmano a vincere un Academy Award, come Miglior Attore Non Protagonista per Moonlight, l’altro grande favorito della serata.

Segnata dall’amarezza la vittoria del premio per il Miglior Film Straniero di Il cliente, diretto dall’iraniano Asghar Farhadi; il regista non era presente a ritirare la statuetta, in aperta protesta contro le leggi anti immigrazione di Trump. Al suo posto, una lettera di ringraziamento e sostegno ai cittadini dei sette paesi, compreso il suo, a cui è impedito l’ingresso negli Stati Uniti.

Il disneyano Zootropolis batte tutti gli altri candidati come Miglior Film d’Animazione; questo è il sesto anno consecutivo di vittoria per il colosso americano, candidato addirittura con due lungometraggi. Peccato per il bellissimo Kubo e la spada magica.

Fuocoammare di Francesco Rosi non è riuscito a vincere sul documentario americano O. J.: Made in America, ma gli italiani hanno comunque portato a casa una statuetta per il Miglior Trucco e Acconciatura per Suicide Squad, vinta da Alessandro Bertolazzi, Giorgio Gregorini e Christopher Nelson.

Il fantasioso mondo creato da J. K. Rowling si è aggiudicato un altro premio con l’Oscar per i Migliori Costumi di Animali fantastici e dove trovarli, curati dalla premiatissima Colleen Atwood.

Migliori Effetti Speciali allo straordinario mondo animale de Il Libro della Giungla.

Infine, al termine di una serata divertente, movimentata dalle esibizioni di Justin Timberlake, Sting e John Legend ma tutto sommato priva di sorprese, arriva il momento più atteso, l’annuncio della vittoria della categoria più importante, Miglior Film. Warren Beatty e Faye Dunaway celebrano i cinquant’anni di Bonnie & Clyde di Arthur Penn e Beatty annuncia che il vincitore è La La Land. Tutto il cast sale sul palco, i produttori ringraziano e partono con il discorso ma qualcuno segnala che c’è stato un errore, in realtà il vero vincitore è Moonlight di Barry Jenkins! Tutto spiegabile da uno scambio di buste (a Warren Beatty era stata consegnata la busta precedente, quella della vittoria di Emma Stone); pochi minuti di confusione e imbarazzo subito entrate negli annali della storia degli Oscar. Anche questo è cinema!

 

 

Premi e candidature completi sul sito ufficiale dell’Academy:  www.oscars.org/oscars 

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Articolo pubblicato il 27/02/2017