Tra l'azione e la spy story, un film sul terrorismo con un ottimo cast e alcune sorprese
Anno: 2017
Titolo originale: Unlocked
Paese: Regno Unito
Durata: 98 minuti
Genere: Thriller, Azione
Regia: Michael Apted
Sceneggiatura: Peter O'Brien
Cast: Noomi Rapace, John Malkovich, Toni Collette, Michael Douglas, Orlando Bloom
Diretto da Michael Apted, arriva nelle sale italiane il thriller Codice Unlocked, pellicola d'azione e spionaggio dove la moderna tecnologia e la minaccia terroristica sono protagoniste.
Alice Racine è un'agente della CIA ritiratasi dopo un attentato che non è riuscita a sventare. A Londra, passandosi per assistente sociale, indica ai servizi segreti britannici i sospetti terroristi. Viene contatattata da alcuni agenti per interrogare un sospetto per scongiurare un attacco nella capitale inglese, ma ben presto la donna si accorgerà che qualcosa non va, e in gioco ci saranno la sua vita e migliaia di altre.
In tempi dove la paura del terrorismo è tornata ad essere un sentimento condiviso, il film di Apted si inserisce bene nell'ottica di una visione contemporanea e attuale. Spy story piuttosto classica, presenta la novità di una protagonista femminile, in un genere tradizionalmente di assoluta predominanza maschile, con il volto della svedese Noomi Rapace, ottima interprete.
La sequenza iniziale, che mostra i sobborghi di Londra abitati dagli immigrati di vari paesi, è già un importante indizio di quello che è uno dei tratti distinitivi del film, il trattare con il diverso, l'estraneo. Estraneo che viene presentato come pericolo ma che, in particolare riferimento all'imam che vediamo come mente e mandante del terribile attacco, si rivelerà una minaccia meno invasiva di chi dovrebbe combattere il terrorismo.
Codice Unlocked è pieno di svolte doppiogiochiste se non proprio originali, ben calibrate e studiate. Magari non sarà un film che lascerà a bocca aperta gli spettatori (specie gli appassionati del genere), ma ha comunque il sempre apprezzabilissimo merito di tenere alta la suspense per quasi tutta la sua durata, arrivando a un climax piuttosto disturbante nelle battute finali.
Con un buona sceneggiatura (forse sarebbe stata ancora migliore se scritta da uno sceneggiatore più esperto del semi-sconosciuto Peter O'Brien), diretto dal regista di Gorky Park e del capitolo 007 Il mondo non basta, il film sa porre l'accento sull'ormai irrinunciabile presenza della tecnologia, specie in un mondo, quello delle spie, che al cinema ha sempre abbondato in gadget ultra-tecnologici al limite della fantascienza, ma anche nel quotidiano delle persone comuni.
Il cast è di prim'ordine: oltre alla già citata Rapace, cupa e nervosa, brava nel cogliere le sfumature di un personaggio complesso oltre che nelle scene d'azione, vediamo un Michael Douglas pieno di sorprese, Orlando Bloom apparente ladro gentiluomo e i due pezzi grossi del film, un John Malkovich autoironico e sempre inappuntabile e una bravissima Toni Collette nei panni della tosta agente dell'MI5. Ottimi anche gli attori meno conosciuti che intepretano gli immigrati e presunti terroristi.
Un film d'azione teso e godibile, da vedere se si è in vena di paure contemporanee e per gustare un cast perfetto.
Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini
Articolo pubblicato il 30/05/2017