UC Sampdoria vs Torino Fc 1-4

ESSER GRANATA VUOL DIRE FEDE E AMORE: poker del Torino a Marassi contro i blucerchiati. Il "Gallo" torna a cantare (doppietta)

Per l’ Europa la Sampdoria è più pronta di noi”, Walter Mazzarri dixit.

La buona domenica, calcistica, si vede dal mattino.

Indubbiamente il tecnico di San Vincenzo, deve essere stato un assiduo frequentatore di corsi di auto-stima e di auto-motivazione, tipici del miglior Virgilio De Giovanni dei tempi d’oro.

Una affermazione questa, che, se recepita dalla squadra, lascia ben poche speranze di vedere oggi una squadra volitiva, determinata e combattiva, pronta cioè a giocarsi l’Europa contro una diretta concorrente.

Un ennesimo tassello al processo di “sgranatizzazione”, lungo ormai tredici anni: processo che ha trovato nell’allenatore toscano, un perfetto figurante. Una persona triste, grigia come il tempo oggi a Torino, che sta pian piano plasmando la squadra a propria immagine e somiglianza.

Qui mi fermo, altrimenti rischio di diventare davvero cattivo, nella remota speranza di vedere oggi una squadra che onori la maglia che indossa.

A prescindere dall’arbitro, dai torti subiti, dal (o dalla) VAR, che non possono e non devono diventare un alibi a discolpa.

Chi come me è vicino ormai ai sessanta, ricorderà bene una partita di Coppa dei Campioni contro il Borussia Mönchengladbach, finita otto contro undici e con Ciccio Graziani in porta. Detto tutto.

Nicolò Frustalupi, oggi in panchina al posto dello squalificato W.M. manda in campo (3-5-2): Sirigu; Izzo, N’Koulou, Djidji; De Silvestri, Baselli, Meité, Rincon, Ola Aina; Iago Falque, Belotti

Tutto secondo pronostici, del resto, Zaza e Soriano, al posto di chi?

Torino stranamente autoritario nei primi minuti, stranamente protetto dall’arbitro Rocchi (mah), e che stranamente passa in vantaggio dopo undici minuti: manovra avvolgente dei granata, palla a De Silvestri spostato a destra, cross perfetto per la testa di Belotti, che con uno stacco prepotente batte Audero. Belotti, eggià.

Raddoppio del Torino al quarantunesimo: lancio perfetto di Baselli per Belotti, che entra in area, non controlla parfettamente, ma mette in difficoltà Audero, che lo atterra. Rocchi concede il penalty, stranamente, e il “Gallo” realizza, spiazzando il portiere blucerchiato. Belotti, eggià eggià.

Primo tempo tutto sommato positivo per i granata, che giocano con intensità e concentrazione, concedendo poco o nulla ai doriani. Doppio vantaggio perfettamente legittimo: difesa quadrata e compatta, buona la manovra da centrocampo in su, finalmente ben sfruttate le fasce, attaccanti che fanno solo il proprio mestiere. Quasi quasi propongo Nicolò Frustalupi head-coach.

Ora però occhio alla ripresa: i precedenti non parlano a favore.

Ripresa che comincia alla grande per il Torino.

Come nel primo tempo, dopo circa dieci minuti i granata vanno in rete: cross perfetto di De Silvestri, ancora lui, sponda di testa di Ola Aina per Iago che, al volo, di sinistro, fulmina per la terza volta Audero.

Calcio di rigore per la Sampdoria al diciottesimo: energica spinta di Baselli a Praet, l’arbitro concede la massima punizione che Quagliarella realizza, seppure sulla respinta di Sirigu.

Cambio per i granata: esce Iago, gran prova oggi, entra Berenguer. Mistero.

Vicinissimo al poker il Torino, dopo venticinque minuti: gran contropiede di Ola Aina, oggi in gran spolvero, cross perfetto da sinistra per Belotti, che al volo di destro, fionda in rete, ma Audero ci mette una pezza, strozzando in gola l’urlo del “Gallo” e dei tifosi sugli spalti. Grande azione.

La rete è rimandata di qualche minuto: al trentaduesimo, sugli sviluppi di un corner battuto da Berenguer, Izzo segna a botta sicura, solo davanti alla linea di porta.

C’è spazio anche per Zaza, che subentra a Belotti, tornato il “Gallo”, a dieci minuti dal termine.

Finisce 1-4

Torino che sprizza salute e gioco e che ci ha regalato la miglior partita dell’era Mazzarri, oggi in tribuna però. Sarà un caso.

Risultato mai in discussione, vittoria meritata, granata per lunghi tratti padroni del campo, difesa mai seriamente impegnata e rete avversaria arrivata solo grazie ad un penalty, frutto di una follia di Baselli. Ma è un dettaglio.

Finalmente oggi i granata hanno giocato per tutti i novanta minuti, senza pause, senza cali fisici e mentali, con i reparti ben bilanciati, e soprattutto i ruoli ben rispettati.

Le reti, sono frutto del gioco di squadra, che permette agli attaccanti di finalizzare al meglio l’azione dei compagni: sembrerà lapalissiano, ma in alcune partite passate, non era affatto così.

Nicolò Frustalupi portatortuna per il Torino. E questo và sottolineato.

La vittoria di oggi a Marassi, vale il settimo posto in classifica, a stretto contatto con la zona Europa.

Salto di qualità? Che sia la volta buona?

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Articolo pubblicato il 04/11/2018