La caccia alle streghe? Esiste ancora oggi

Il femminicidio religioso non è finito, ha solo cambiato forma

A scuola ci viene insegnato che “la caccia alle streghe” finì nel XXVII secolo, quando il Medioevo spazzò via certe superstizioni e che da allora nessuna donna fu più bruciata sul rogo con l’accusa di essere una strega.

Un fondo di verità c’è: le pire fumanti non sono più in uso e la Santa Inquisizione ha smesso di operare da tempo.

In realtà, la caccia alle streghe esiste ancora, ha solo cambiato d’abito.
Oggi, nel 2020, le donne di tutto il mondo continuano a subire violenze (o a morire) a causa dell’accusa di essere streghe.

In Papua Nuova Guinea non è raro infatti che le donne (ma anche i bambini) vengano torturate e uccise perché ritenute dedite a pratiche magiche.
In quei luoghi, molti credono alla “saguma”, la stregoneria locale, ritenuta la causa di morti o avvenimenti inspiegabili.

Come ha denunciato Amnesty International, il modo con cui la gente del luogo pensa di “scacciare” gli eventi negativi, è attraverso l’uccisione di coloro che ne vengono ritenuti responsabili.

Anche in Ghana, molte donne vengono torturate e uccise per questo motivo.

I segni che contraddistinguono una strega? I più vari: la morte di un parente o di un conoscente, malattie particolari, difetti fisici congeniti, alcolismo, disturbi mentali, un cattivo raccolto, una perdita di bestiame, insomma… degli eventi casuali che in realtà, potrebbero accadere a chiunque.

Papua Nuova Guinea, Ghana, ma anche Zambia, Arabia Saudita, Congo, Tanzania, Kenya… in questi luoghi, ancora oggi, per essere imprigionate ingiustamente basta poco.

In Gambia, secondo Amnesty International, il governo ha mietuto migliaia di vittime con l’accusa di “fare del male” attraverso la magia nera.

Nei Paesi Occidentali la questione è complessa. Perché certo, nessuna donna viene torturata dopo essere stata accusata di “stregoneria”, ma quante altre vengono insultate, derise, emarginate (magari tramite i diffusissimi social network) solo perché si mostrano “diverse” rispetto alle altre?

A volte, si arriva anche alla violenza fisica, come dimostrano i tanti casi di femminicidio.

Insomma, nel ventunesimo secolo la “caccia alle streghe” esiste ancora.
Magari i casi più aberranti, come spiegato sopra, accadono molto lontani da noi, dalla nostra realtà.
Ma molti altri sono intorno a noi, più vicini di quanto pensiamo.

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Articolo pubblicato il 23/06/2020