Verso il Classicismo
Giulio De Felice

Prosegue a ritmo serrato la stagione di Antiqua con il concerto dell’Ensemble Tripla Cadenza

Quattro concerti in una settimana: non si può certo dire che Antiqua sia avara nei confronti dei molti appassionati del repertorio preromantico della Provincia di Torino, che domenica 28 giugno alle ore 21.15 potranno ascoltare nell’antica Chiesa di San Genesio di Castagneto Po il concerto del giovane ma già lanciatissimo Ensemble Tripla Cadenza, che proporrà una serie di opere composte tra gli ultimi bagliori del Barocco bachiano e la prima affermazione degli stili che avrebbero portato al Classicismo viennese (per rendersi conto di quanto queste epoche siano vicine, basta pensare che tra la morte di Johann Sebastian Bach e la nascita di Wolfgang Amadeus Mozart corrono appena sei anni).

 

Gli inarrivabili capolavori di Johann Sebastian Bach e Georg Friedrich Händel chiusero di fatto il periodo barocco, che viene fatto convenzionalmente partire nel 1600, anno della rappresentazione della prima opera della storia, l’Euridice di Jacopo Peri e Ottavio Rinuccini, e della pubblicazione dei Cento Concerti Ecclesiastici di Lodovico da Viadana, la prima raccolta a prevedere chiaramente il basso continuo, e terminare nel 1750, anno della morte del sommo Cantor lipsiense.

 

A quel punto, per procedere, la musica doveva cambiare completamente registro e cercare vie che fino a quel momento non erano ancora state battute e – forse – nemmeno immaginate.

 

Semplificando molto, in quel periodo si registrarono due importanti novità. La prima era rappresentata dall’abbandono delle monumentali architetture barocche, basate su una complessa scrittura polifonica, a vantaggio di una cantabilità più ampia e distesa, con la rapida scomparsa del basso continuo.

 

Questo approccio trovò espressione nello stile galante, che – per ironia della sorte – vide tra i suoi esponenti di spicco Johann Christian Bach, ultimogenito di Johann Sebastian, trasferitosi prima a Milano e poi a Londra, dove ottenne un grande successo al fianco di Carl Friedrich Abel, prima di morire nel gennaio del 1782 in un triste stato di indigenza a soli 46 anni di età.

 

Nel solco dello stile galante di chiara matrice italiana si collocò anche Johann Joachim Quantz, autore di una vastissima messe di sonate e di concerti per flauto di scarsa originalità, che scrisse per il suo allievo più famoso, Federico II di Prussia. La seconda strada fu intrapresa dagli artisti – non solo musicisti, ma anche poeti – che aderirono allo Sturm und Drang (“Tempesta e Assalto”), una corrente che opponeva alla patinata Weltanschauung dell’ancien régime una poetica improntata agli struggimenti dell’animo umano, prefigurando le atmosfere al tempo stesso inquietanti e fascinose del Preromanticismo.

 

Lo Sturm und Drang conobbe un successo tanto vasto quanto effimero, che si manifestò in molte opere di Franz Joseph Haydn e Carl Philipp Emanuel Bach, il custode più fedele dell’eredità musicale della dinastia di cui faceva autorevolmente parte.

 

Dal ceppo di queste esperienze contrastanti nel giro di pochi anni sarebbe fiorito lo stile passato alla storia con il nome di Classicismo viennese, condotto alla fine del XVIII secolo alla più alta perfezione da Haydn e Mozart.

 

 

Domenica 28 giugno 2020 ore 21.15

Chiesa di San Genesio

Castagneto Po

 

 

Johann Christian Bach (1735-1782)

Quartetto in do maggiore W.B. 64

  1. – Andantino – Allegro

 

Pierre Prowo (1697-1757)

  1. in do minore

 

Johann Joachim Quantz (1697-1773)

Sonata in sol maggiore n. 273

Presto ma fiero – Grave – Vivace

 

Carl Philipp Emanuel Bach (1714-1788)

Sonata in sol minore per flauto e basso continuo H.542.5

[Senza indicazione di tempo] – Adagio - Allegro

 

Triosonata in re minore per due flauti e basso continuo Wq. 145

Allegretto – Largo – Allegro

 

 

 

Ensemble Tripla Cadenza

 

Susanne Geist, Giulio De Felice, flauti

Lorenzo Fantinuoli, violoncello

Eva-Maria Hamberger, clavicembalo

 

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 26/06/2020