il mistero del Tempo

Mistero irrisolvibile o potenziale Chiave di cambiamento?

Raccontano i filosofi che il tempo non esiste.

Si dice che sia solo un'illusione di questo bizzarro mondo che crede nel potere difensivo di maschere di pezza e nelle notizie partorite dai telegiornali...

Noi il Tempo lo percepiamo con il movimento delle lancette degli orologi o delle cose, siamo certi che vada dal passato verso il futuro... senza possibilità d'invertire la rotta.

Talmente confusi nel definire questa Entità astratta, non siamo stati neppure capaci di trovare (nella lingua italiana) un termine diverso per distinguerla dal tempo meteorologico, quindi dal clima. 

Eppure il Tempo rimane un affascinante mistero che fa perdere le notti a filosofi e ad altre categorie di liberi pensatori.

Ricordo di un evento molto significativo che mi ha coinvolto direttamente, non per sentito dire: mia madre mi raccontò che quando aveva 25 anni fece un sogno davvero incredibile, uno di quei sogni dai quali ti svegli con la consapevolezza che non fosse solo una banale accozzaglia di pensieri insensati, frutto di qualche cena troppo impegnativa.

Mi disse che aveva sognato nei dettagli una giornata durante la quale era andata a prendere un caffè da Baratti, nel centro di Torino, e aveva incontrato un conoscente che le aveva regalato una scatola di cioccolatini. Quindi uscita dal locale, si diresse verso lo studio del suo dentista per una visita di controllo. La cosa che la incuriosì di più fu che il medico non si decideva mai a farla passare per la visita e che dava sempre la precedenza agli altri pazienti, anche a quelli che erano giunti dopo di lei.

Quando finalmente entrò nel suo studio comprese il motivo di quello strano comportamento. Il suo dentista le chiese se avrebbe voluto essere sua moglie perché avrebbe avuto piacere di concepire un figlio con lei…

Il giorno seguente mia madre uscita di casa si recò proprio da Baratti, vi incontrò quella persona che conosceva, ricevendo in regalo una scatola di cioccolatini…

Gli eventi si erano presentati con la medesima sequenza del sogno, fu solo in quel momento che si rese conto che nel pomeriggio avrebbe dovuto andare dal suo dentista…

Vi lascio immaginare il resto della storia, dove ogni più preciso dettaglio rispettò la sequenza di quel sogno che potremmo certamente definire premonitore.

Per concludere quel dentista divenne mio padre.

Stando così le cose mi interessai molto al fenomeno “Tempo”, visto che il fatto riguardava un’esperienza diretta che mi coinvolse personalmente.

Affermare che il Tempo non esista e che tutto si svolge nell’eterno presente non è affermazione da poco. Affermare che il passato sia solo nella nostra memoria ed il futuro nella nostra immaginazione non ci spiega la successione degli eventi ed il Secondo Principio della Termodinamica che conduce sempre verso una maggior Entropia o Quantità di Disordine.

Tuttavia fenomeni “inspiegabili” come la preveggenza, sembrano agire come piccoli granelli di sabbia che disturbano o bloccano il noto insieme di ingranaggi che rappresenta la visione illuministica del mondo.

Mi domandai se non fosse possibile immaginare un Tempo con la capacità di percorrere entrambe le direzioni vettoriali, dal passato al futuro e dal futuro verso il passato…

Ipotizzai anche che la nostra mente potrebbe essere stata programmata per concepire unicamente lo spostamento temporale verso il futuro, ignara del movimento inverso.

Mia madre potrebbe quindi aver vissuto la realtà di quello strano evento ed essersi trovata nuovamente indietro di 24 ore per rivivere le stesse situazioni, senza accorgersi della regressione temporale.

Ipotizzare un vettore Tempo che oscilli come un pendolo non è né semplice ne facilmente dimostrabile, tuttavia se ipotizzassimo che tutta la Realtà, tutti i nostri vissuti sono raccolti nella nostra coscienza… potremmo anche comprendere le esperienze di Regressione Ipnotica, che ho sperimentato personalmente per alcuni anni, e rivedere radicalmente la nostra “Visione del Mondo”.

I misteri restano tali quasi per sempre, altrimenti saremmo costretti a perderci una buona fetta di seducente realtà che rende molto più affascinante il “senso della Vita”.

Lasciamo che la nostra immaginazione partorisca scritti, poesie e romanzi su questi affascinanti argomenti, il contributo di ognuno di noi, le nostre più strane esperienze, i nostri sogni più nascosti, spesso celati dal velo del pudore, potranno, se espressi, rivelarci dettagli che potrebbero aiutarci a compiere quel “Salto Quantico di Coscienza”, di cui tutti parlano e di cui nessuno conosce assolutamente nulla… o quasi!

 

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Articolo pubblicato il 13/12/2023