Ingredienti per un tampone fai-da-te ricavato dalla tradizione gastronomica

Tra il serio e il faceto, molte volte si annida più d'una verità

Siamo nel cuore della stagione autunnale, il vento freddo sta calando da nord e quel minuscolo, rossastro CoViD-19, ben di più della classica influenza stagionale, minaccia la nostra salute, non solo fisica ma anche mentale; virus crudele, monitorato dagli allarmi che ormai da quasi un anno si susseguono alla Tv.

I tamponi in fila al Drive in non sono una bella prospettiva, però, tra un'ipotesi e un benevolo sorriso, forse vi sono antichi rimedi che, applicati da secoli a bronchiti e raffreddori, possono contribuire in altro modo ad aiutarci nel testare la nostra positività allo sciagurato virus, senza ricorrere al fastidioso tampone che viene infilato dentro al naso.

 

È tempo di caldarroste e vin brulè, ma perché questi prodotti possono prendere il posto dell’invasivo tampone?

La risposta sta nell’inconfondibile sapore e profumo di entrambi. Pare infatti che perdere i sensi dell’olfatto e del gusto, siano due segnali d’allarme che annunciano una positività CoViD, anche asintomatica.

Dunque, poiché a volte la verità si manifesta sorridendo, ecco un rimedio dal responso immediato: caldarroste e vino caldo speziato da gustare con attenzione. Se l’olfatto e le papille gustative saranno deliziati, sarà anche segno di buona salute, se rimanesse qualche dubbio, niente impedisce di ripetere il... "tampone".

Se dopo numerosi assaggi, né gustoné profumo saranno stimolati, a rigor di logica, la possibilità di essere positivi al Covid sarà da prendere in  seria considerazione. Comunque sia, dopo un certo numero di bicchieri, la probabile positività sarà accolta almeno con... spirito allegro.

Quindi, la tradizione popolare, in questo caso può venire in aiuto con delle linee guida semplici ed efficaci. Caldarroste e vin brulé sono di sicuro due soggetti che garantiscono una buona risposta, ma la stagione è ricca di "tamponi da tavola" capaci di mettere alla prova la risposta dei sensi olfattivi e del sapore.

Per esempio, un ottimo risultato si ottiene anche sperimentando le acciughe al verde, altra ricetta di stagione, così come accoppiare questi e altri piatti con un buon barbera DOC può garantire un’ottima risposta immediata, affidabile al 97,8%.

Una voce a parte è dedicata alla bagna cauda, infallibile esperimento sia per il gusto che per l’olfatto. Riferendosi a quest’ultimo, il tipico piatto stagionale ha come effetto collaterale l'alito, che porta ad uno spontaneo distanziamento sociale e all’uso della mascherina.

Questo per quanto riguarda i tipici piatti piemontesi, ma il tampone olfattivo e gastrico sicuramente lo si può applicare a molti altri vini e gustosi piatti autunnali tipici di ogni regione italiana.

Il tampone da tavola funziona meglio se viene ripetuto con regolarità e onesto senso critico, senza barare, sperando di continuare a distinguere gusti e profumi, se non altro per il piacere che trasferiscono al corpo e alla mente.

Gli alimenti menzionati infine, e non solo quelli, oltre a stimolare la sfera del buonumore, sembra che contengano alcune proprietà medicamentose che favoriscono lo sviluppo delle difese immunitarie naturali.

Gli ingredienti adatti per "tamponare" sapore e gusto, sono buoni e sono tanti. 

Infine, chiunque voglia tentare questo metodo empirico, di sicuro, in un modo o nell’altro ne trarrà qualche beneficio niente affatto secondario, che in questi tempi di confusione sociale e politica, diffusi timori e brutte notizie dall’Italia e dal Mondo, lo potrà almeno in parte riappacificare col pesante momento storico e con la concreta minaccia del virus.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 20/11/2020