Les èlements di Jean-Ferry Rebel

Il canale YouTube SoloClassica Channel presenta una rarità del Barocco francese nell’interpretazione dei Musici di Santa Pelagia diretti da Ruben Jais.

Martedì 13 aprile alle 18.30 il canale YouTube SoloClassica Channel consentirà agli appassionati di rarità barocche (e non solo) di scoprire un tesoro virtualmente sconosciuto del repertorio barocco francese, la suite Les Élémens di Jean-Fery Rebel, un’opera straordinariamente innovativa che – in occasione della sua prima esecuzione – causò fin dall’inizio un vero e proprio shock tra l’uditorio dell’epoca, abituato a morbide eufonie prive di dissonanze.

 

Questo lavoro ci viene proposto nella lettura dell’orchestra barocca dei Musici di Santa Pelagia, per l’occasione diretta da Ruben Jais, uno dei maestri riconosciuti della letteratura barocca internazionale.

 

Non è facile immaginare un inizio di carriera più favorevole di quello che ebbe Jean-Fery Rebel, che all’età di appena otto anni venne notato da Jean-Baptiste Lully – il compositore più apprezzato di tutta la Francia – che si spinse a definirlo “ragazzo prodigio”, spianandogli di fatto la strada del successo.

 

A questo bisogna ancora aggiungere il fatto che sua sorella maggiore – cantante di notevole talento – sposò il compositore Michel-Richard Delalande, che prese subito a benvolere il ragazzo.

 

In seguito, il bruciante insuccesso riportato dall’opera Ulysse lo spinse a dedicarsi prevalentemente al genere strumentale, che poté coltivare grazie alla nomina al posto di “batteur de mesure” (in pratica direttore d’orchestra) dei Vingt-Quatre Violons du Roy, l’ensemble favorito di Luigi XIV, il celebre Re Sole.

 

Con questa formazione iniziò a sviluppare un genere del tutto nuovo, la symphonie de danse, ossia una suite di danze strumentali, che si contrapponeva all’allora fortunatissimo divertissement, che alternava alle danze strumentali arie vocali.

 

Grazie a questo genere brillante e raffinato, Rebel seppe conquistarsi il favore dell’esigente pubblico parigino, un fatto che gli permise di fare incetta di incarichi di grande prestigio, tra cui quelli prestigiosissimi di compositore per la Chambre du Roy e di maestro dell’Académie Française.

 

Una carriera tranquilla e ricca di successi, alla quale però Rebel, giunto all’età di 72 anni, decise di dare una scossa per vedere la reazione del suo pubblico, dai gusti decisamente conformisti.

 

Nel 1737 venne così eseguita Les élémens, opera che si apre con uno sconvolgente accordo dissonante che rappresenta il caos che precedette la creazione del mondo, con i quattro elementi che secondo la tradizione classica concorsero a formare ogni cosa rappresentati in maniera estremamente vivida, la solidità della terra dal basso continuo con lunghe note tenute, legate ed eseguite senza il benché minimo vibrato, il quieto scorrere dell’acqua dal mormorare dei flauti traversieri, l’aria da lunghe note tenute seguite da brillanti cadenze dei flauti dolci e il fuoco dalle virtuosistiche movenze dei violini.

 

Dopo il Caos iniziale, Rebel evocò la creazione di un ordine divino, in linea con l’estetica di suprema eleganza che imperava alla corte del Re Sole, inserendo nell’opera dopo il canto degli usignoli la citazione di alcuni dei piaceri prediletti del monarca, tra cui la caccia (Loure e i due Tambourin), l’amore (Rondeau) e l’incessante ricerca della Bellezza ideale (Caprice). 

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Articolo pubblicato il 12/04/2021