Avigliana (TO) A Baroque Journey
Matteo Cotti

Regie Sinfonie lungo la Via Francigena in Val di Susa - quarto concerto

Domenica 27 giugno alle 17 Regie Sinfonie lungo la Via Francigena in Valle di Susa farà tappa nella suggestiva Chiesa di Santa Maria Maggiore di Avigliana (Via Santa Maria), dove si terrà il concerto dell’Accademia degli Umoristi, un giovane ma già affermato ensemble di strumenti originali piemontese, che accompagnerà il pubblico in un avvincente viaggio nel repertorio barocco meno conosciuto, eseguendo una gradevole silloge di opere di autori come Andrea Falconieri, Biagio Marini, Girolamo Frescobaldi, Bernardo Storace, Alessandro Stradella, Giovanni Gabrieli, Marco Uccellini e Dario Castello.

 

Da notare che questo ensemble presenta un organico quanto meno insolito, composto da due flauti dolci e traverse rinascimentali, un trombone barocco e il basso continuo realizzato dal violoncello e dal clavicembalo.

Per rendere assolutamente sicura la fruizione del concerto, lo staff della rassegna seguirà alla lettera tutte le prescrizioni imposte dal Governo e dall’Amministrazione regionale, misurando la temperatura di tutti i presenti tramite un termoscanner, fornendo le mascherine a chi ne fosse sprovvisto, collocando all’ingresso i dispenser per l’igienizzazione delle mani, garantendo scrupolosamente il distanziamento interpersonale e provvedendo a igienizzare tutte le sedi prima e dopo il concerto, per un doveroso riguardo nei confronti di quanti seguono la rassegna.

 

Parallelamente al concerto, i narratori volontari del FAI proporranno un itinerario di visita alla zona medievale di Avigliana, che avrà inizio da Largo Beato Umberto, proseguendo poi lungo Via XX Settembre, dove si potranno osservare la Casa Forte dei Savoia e Casa Berta costruita intorno al 1233. Si giungerà infine alla Piazzetta Santa Maria, orlata da interessanti edifici medievali. Da Piazzetta Santa Maria una breve salita conduce alla Chiesa di Santa Maria Maggiore, che conserva un poderoso campanile del XIV secolo e una interessantissima raccolta di statue a grandezza naturale ispirate alla Passione di Gesù, opera dell’artista torinese Elsa Veglio Turino. Queste visite saranno condotte dai volontari dell'Associazione Culturale Vita e Pace.

 

Per queste visite, è obbligatorio prenotarsi sul sito www.faiprenotazionifondoambiente.it entro le ore 24 del giorno precedente la visita. Per avere ulteriori informazioni in merito, si può inviare una email all’indirizzo valledisusa@delegazionefai.fondoambiente.it.

Il concerto è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili, che devono essere prenotati in anticipo per il rispetto delle norme volte al contenimento della diffusione del Covid-19 inviando una email con i dati di ogni persona e un recapito telefonico entro le 12 del giorno precedente all’indirizzo soloclassica@gmail.com o telefonando dal lunedì al giovedì dalle 9 alle 12 al numero 011/0209882.

 

                                Domenica 27 giugno 2021 – ore 17

Chiesa di Santa Maria Maggiore

                                 Via Santa Maria – Avigliana

 

 

a baroque journey

 

 

Accademia degli Umoristi

Susanne Geist, flauto

Giulio De Felice, flauto

Stefano Cicerone, trombone

Daniele Bovo, violoncello

Matteo Cotti, organo

 

 

Andrea Falconieri (1585-1656)

Battaglia De Barbasso Yerno De Satanas

 

Biagio Marini (1594-1663)

La Foscarina

 

Girolamo Frescobaldi (1583-1643)

Canzon quinta a 3, F 8.34C

 

Bernardo Storace (ca 1637-dopo il 1664)

Follia

 

Alessandro Stradella (1643-1682)

Sonata a soprano e violoncello in re maggiore

 

Giovanni Gabrieli (1557-1612)

La spiritata

 

Marco Uccellini (1603-1680)

Aria sopra La Bergamasca

 

Dario Castello (1602-1631)

Sonata duodecima a due soprani e trombone

         Nota di Sala

Parallelamente al rapido sviluppo del repertorio vocale, che trovava espressione sia in ambito sacro sia nella sfera profana, negli ultimi anni del XVI secolo un numero sempre maggiore di compositori iniziò a dedicarsi ai generi strumentali, dando di fatto inizio a un cammino che nel giro di un secolo sarebbe approdato alle sei raccolte a stampa di Arcangelo Corelli, che grazie alla loro perfezione formale divennero un ineludibile modello di stile per i generi della sonata solistica, della triosonata e del concerto grosso, che negli anni successivi sarebbe stato adottato da moltissimi musicisti di tutta Europa.

Questo risultato va però attribuito in parte agli innumerevoli compositori – oggi in gran parte caduti nell’oblio – che iniziarono a porre le basi su cui sarebbero sorte opere destinate a passare alla storia.

Tra i primi strumenti a poter contare su una letteratura strutturata vi fu l’organo, con i diversi brani che venivano inseriti nelle liturgie eucaristiche, nei quali si misero in evidenza il ferrarese Girolamo Frescobaldi, il veneziano Giovanni Gabrieli e il siciliano Bernardo Storace.

Si tratta di tre autori della massima importanza, in quanto Frescobaldi diede alle stampe una vasta messe di opere che vennero studiate avidamente da moltissimi compositori dell’epoca – primi tra tutti Johann Jakob Froberger e Johann Sebastian Bach – Gabrieli contribuì a formare almeno una generazione di musicisti (tra cui Heinrich Schütz e Alessandro Grandi) e Storace elaborò una scrittura estremamente personale, che può essere considerato l’ideale anello di congiunzione tra lo stile di Frescobaldi e quello assai più innovativo di Bernardo Pasquini.

Tra i primi autori a dedicarsi con profitto alle opere per ensemble strumentale vi fu Dario Castello, compositore veneziano morto di peste nel 1631 a soli 28 anni, che ci ha lasciato due splendide raccolte di Sonate concertate in stil moderno, opere di grande interesse e di piacevolissimo ascolto, ancora concepite per una molteplicità di strumenti secondo l’uso rinascimentale compendiato dalla frase “per ogne sorte d’instrumenti”. Nei primi decenni del XVII secolo si affermarono anche i primi virtuosi di violino, il bresciano Biagio Marini e il romagnolo Marco Uccellini, che inserirono nelle loro opere elementi di notevole virtuosismo, che prevedevano passaggi polifonici e l’uso della scordatura, che in seguito sarebbero stati adottati dal grande virtuoso austriaco Heinrich Ignaz Franz Biber. Al violino dedicò parecchie opere anche il napoletano Andrea Falconieri, che nei suoi lavori fece coesistere brillantemente elementi degli stili italiano e spagnolo.

Un discorso a parte merita Alessandro Stradella, tra i massimi protagonisti del panorama musicale della seconda metà del XVII secolo grazie a un’ispirazione basata su forti contrasti espressivi, che hanno spinto molti critici a paragonarne lo stile a quello di Caravaggio. Sebbene le sua produzione comprenda soprattutto lavori vocali, tra cui opere, oratori e cantate, Stradella seppe distinguersi anche nell’ambito strumentale, grazie a una scrittura brillante e molto espressiva, che guarda decisamente al futuro.

                            Accademia degli Umoristi

L’ensemble “Accademia degli Umoristi”, formato dai flautisti Susanne Geist e Giulio De Felice, dai trombonisti Stefano Cicerone e Alessandro Lione, dal tiorbista Francesco Olivero e dall’organista Matteo Cotti, prende il nome dall’Accademia secentesca romana, di cui fecero parte letterati del calibro di Guarini, Tassoni e Marino.

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Articolo pubblicato il 23/06/2021