Torino. Il primo Barocco Italiano

La "Stefano Tempia" In villeggiatura a Palazzo - terzo concerto

Giovedì 22 luglio alle 21 l’Accademia Corale “Stefano Tempia” presenterà il suo terzo e ultimo concerto nella rassegna estiva” In villeggiatura a Palazzo”, organizzata dall’Opera Barolo nel cortile di Palazzo Barolo, uno degli edifici più affascinanti e ricchi di storia di Torino (in caso di maltempo, il concerto si terrà nel Salone d’Onore del Palazzo).

Assoluta protagonista della serata sarà l’Accademia degli Umoristi, un giovane ma già affermato ensemble di strumenti originali piemontese, che accompagnerà il pubblico in un avvincente viaggio alla scoperta del repertorio barocco meno conosciuto, eseguendo una gradevole silloge di opere di autori come Andrea Falconieri, Biagio Marini, Giovanni Gabrieli, Marco Uccellini e – soprattutto – Dario Castello.

Da notare che questo ensemble presenta un organico quanto meno insolito, composto da due flauti dolci, due tromboni barocchi e il basso continuo realizzato dell’organo positivo, in grado di offrire un impasto sonoro di sorprendente bellezza, che evoca in maniera molto vivida la grandezza dell’Italia del primo Barocco.

Per rendere assolutamente sicura la fruizione del concerto, lo staff della rassegna seguirà alla lettera tutte le prescrizioni imposte dal Governo e dall’Amministrazione regionale, misurando la temperatura di tutti i presenti tramite un termoscanner, fornendo le mascherine a chi ne fosse sprovvisto, collocando all’ingresso i dispenser per l’igienizzazione delle mani, garantendo scrupolosamente il distanziamento interpersonale e provvedendo a igienizzare tutte le sedi prima e dopo il concerto, per un doveroso riguardo nei confronti di quanti seguono la rassegna.

I biglietti (5 euro) possono essere acquistati tramite il sito di Piemonte Ticket o prima del concerto; per avere ulteriori informazioni in merito, è possibile rivolgersi alla segreteria dell’Accademia Corale “Stefano Tempia” (telefonando dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 al numero 0110209882 o inviando un’email all’indirizzo segreteria@stefanotempia.it) ed è necessario prenotarsi sul sito www.palazzobarolo.it.

 

Programma della serata

 

 

 

Giovedì 22 luglio 2021 – ore 21

 

Cortile di Palazzo Barolo

Via Delle Orfane 7 – Torino

 Accademia degli Umoristi

 

Susanne Geist, flauto

Giulio De Felice, flauto

Stefano Cicerone, trombone

Alessandro Lione, trombone

Matteo Cotti, organo

 

 

Andrea Falconieri (1586-1656)

Battaglia De Barbasso Yerno De Satanas

 

Dario Castello (1602-1631)

Sonata decimaquarta a due soprani e due tromboni

 

Biagio Marini (1594-1663)

La Foscarina

 

Dario Castello

Sonata seconda a soprano e basso

 

Andrea Falconieri

Passacaglia per due tromboni

 

Giovanni Gabrieli (1557-1612)

A Spiritata

 

Marco Uccellini (1603-1680)

Aria sopra La Bergamasca

 

Dario Castello

Sonata decimaterza a due soprani e due tromboni

 

Parallelamente al rapido sviluppo del repertorio vocale, che trovava espressione sia in ambito sacro sia nella sfera profana, negli ultimi anni del XVI secolo un numero sempre maggiore di compositori iniziò a dedicarsi ai generi strumentali, dando di fatto inizio a un cammino che nel giro di un secolo sarebbe approdato alle sei raccolte a stampa di Arcangelo Corelli, che grazie alla loro perfezione formale divennero un ineludibile modello di stile per i generi della sonata solistica, della triosonata e del concerto grosso, che negli anni successivi sarebbe stato adottato da moltissimi musicisti di tutta Europa.

 

Questo risultato va però attribuito anche agli innumerevoli compositori – oggi in gran parte caduti nell’oblio – che iniziarono a porre le basi su cui sarebbero sorte opere destinate a passare alla storia.

 

Tra i primi autori a dedicarsi alle opere per ensemble strumentale vi fu Dario Castello, compositore veneziano morto di peste nel 1631 a soli 28 anni emerso del tutto dalle nebbie della storia solo in anni recenti, che ci ha lasciato due splendide raccolte di Sonate concertate in stil moderno, opere di grande interesse e di piacevolissimo ascolto, dallo stile quanto mai innovativo, ma ancora concepite per strumenti dalle caratteristiche molto diverse secondo l’uso rinascimentale compendiato dalla frase “per ogne sorte d’instrumenti”.

Nei primi decenni del XVII secolo si affermarono anche i primi virtuosi di violino, tra cui il bresciano Biagio Marini e il romagnolo Marco Uccellini, che inserirono nelle loro opere elementi di notevole virtuosismo, che prevedevano frequenti passaggi polifonici e la tecnica della scordatura, che in seguito sarebbero stati adottati dal grande virtuoso austriaco Heinrich Ignaz Franz Biber, autore delle celebri Sonate del Rosario, uno dei massimi capolavori del repertorio strumentale della seconda metà del XVII secolo.

Al repertorio strumentale si dedicò con profitto anche il napoletano Andrea Falconieri, che nei suoi lavori fece coesistere brillantemente elementi degli stili italiano e spagnolo, un abbinamento che trovò piena espressione nel suo brano più famoso, le variazioni sul tema della Follia.

 

 Accademia degli Umoristi

L’ensemble “Accademia degli Umoristi”, formato dai flautisti Susanne Geist e Giulio De Felice, dai trombonisti Stefano Cicerone e Alessandro Lione e dall’organista Matteo Cotti, prende il nome dall’omonima Accademia fiorita a Roma nel corso del XVII secolo, di cui fecero parte letterati del calibro di Guarini, Tassoni e Marino.

 

Tutti i suoi componenti sono giovani musicisti attivi da anni nella riscoperta del repertorio barocco, che eseguono adottando un approccio storicamente informato, con l’uso di fedeli copie di strumenti originali e il rigoroso rispetto dei dettami della prassi esecutiva in auge tra il XVII e il XVIII secolo.

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Articolo pubblicato il 16/07/2021