Conversando col pittore Maurizio Scelfo
Maurizio Scelfo

In mostra a Torino, presso Ossimoro Art Gallery in via Carlo Ignazio Giulio 6/B

Propongo ai Lettori di Civico 20 News l’intervista a Maurizio Scelfo, pittore torinese che partecipa alla mostra collettiva di arte contemporanea dal titolo “II naturale colore dell’anima” che si tiene a Torino, presso Ossimoro Art Gallery di via Carlo Ignazio Giulio 6/B, centro espositivo permanente dell’Associazione Culturale Ossimoro (m.j.).

 

Maurizio Scelfo quale è stato il suo percorso formativo?

Fin da bambino sono sempre stato affascinato dall'arte, da tutto ciò che era storico e artistico e i miei mi avevano sempre assecondato in questa mia passione. Ho quindi poi frequentato il Primo Liceo Artistico Statale, studiando e praticando molto il disegno dal vero, oltre alla storia dell'arte.

Una volta terminato il liceo era mia intenzione specializzarmi nel restauro dei beni culturali, perché, oltre al disegno e alla pittura, mi affascinava tutto ciò che era antico e testimonianza del passato, così feci domanda per l'esame di ammissione al corso di restauro dell'Accademia Albertina, lo passai e frequentai quindi con profitto i corsi curricolari alternando alla pratica di laboratorio e in cantiere di restauro; oltre al restauro studiai anche le pratiche pittoriche antiche, in particolare del Rinascimento e del periodo Barocco, facendo tesoro di queste conoscenze e cercando anche di applicarle a certi miei lavori d'arte.

Dopo il diploma d'accademia feci ancora il biennio specialistico incentrato sulla conservazione dell'arte contemporanea e tra i vari corsi feci anche i corsi di pittura col professor Gianfranco Rizzi il quale ci invitava a studiare e a copiare i classici dalla raccolta d'arte della Pinacoteca Albertina.

Oltre allo studio e alla pratica accademica ho sempre studiato e praticato anche individualmente la pratica pittorica, prendendo come esempio di studio i grandi maestri del Rinascimento, in particolare.

Mi considero sempre in divenire, sempre interessato a documentarmi e ad evolvermi nella pratica pittorica, avendo sempre come base la pratica del disegno.

Quale soggetto propone in questa mostra “Il naturale colore dell'anima”?

Ho proposto un dipinto eseguito sul tema dal titolo “Verso l'infinito”; si tratta di un dipinto figurativo di tipo simbolista. Su una spiaggia ho raffigurato una casa scoperchiata e fatiscente, in prospettiva centrale un po' dall'alto, al cui centro su un piedistallo marmoreo sta per spiccare il volo una colomba bianca, per terra a sinistra ho raffigurato una sfera di vetro, simbolo della trasparenza d'animo, la colomba prende poi il volo sul mare aperto (simbolo di libertà); la colomba rappresenta l'anima o l'Io più profondo, il volo che fa rappresenta un salto evolutivo più elevato rispetto alla condizione di prima. Penso che le immagini che rappresento debbano far riflettere l'osservatore, non fini a sé stesse.

Qual è la sua concezione dell'arte?

Penso che l'arte, propriamente detta, non debba compiacersi di sé stessa ma dovrebbe invece essere un mezzo per evadere un attimo dalla realtà quotidiana e trasportare così l'osservatore verso orizzonti e mondi lontani, estraniandolo, per un momento, dalla realtà tangibile ma, al contempo, facendolo pensare e riflettere sul tema esposto dall'opera, traendone così un piccolo insegnamento o un suggerimento.

Quali soggetti preferisce raffigurare?

Non sono fisso sui soggetti che raffiguro, comunque dipende dal momento che sto vivendo in quel dato momento. Posso raffigurare una natura morta o un paesaggio in una data stagione ma sempre con l'intento di rendere una certa atmosfera, oppure un ritratto cercando di rendere la personalità del personaggio.

Il soggetto è solo un pretesto per poi raccontare altro interpretando “tra le righe” del soggetto stesso.

In quali artisti trova ispirazione?

Traggo ispirazione da diversi artisti, a cominciare, come detto, dai grandi maestri del Rinascimento come Leonardo e Raffaello ma anche da Piero della Francesca; da cui cerco di trarre ispirazione per l'armonia e la simmetria della composizione ma anche il significato dietro quelle opere immortali.

Mi affascina anche la grande varietà e potenza coloristica di Tiziano e del Tintoretto e la loro teatralità, come anche della stagione successiva con la forte comunicazione teatrale del Caravaggio in Italia o di Rembrandt nel nord Europa.

In tempi più vicini a noi mi affascina la pittura metafisica di De Chirico, di Carrà, ma anche il surrealismo di Dalì mi colpisce molto, ma anche la pittura di ispirazione classica di Pietro Annigoni.

Tra gli artisti contemporanei del nostro tempo che ammiro molto e che mi sovvengono posso citare Ciro Palumbo, Antonio Nunziante e Lucian Freud, da poco scomparso.

 

Le opere di Maurizio Scelfo possono essere visionate nella mostra collettiva di arte contemporanea dal titolo “II naturale colore dell’anima”, curata da Cinzia Sauli, presso Ossimoro Art Gallery di via Carlo Ignazio Giulio 6/B, a Torino, centro espositivo permanente dell’Associazione Culturale Ossimoro.

L’orario della Mostra, che resterà aperta fino al giorno 29 luglio 2022, sarà da lunedì a venerdì, dalle 15:00 alle 19:00.

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Articolo pubblicato il 25/07/2022