Elezioni Politiche 2022. I Vescovi italiani dicono la loro

Il Cardinal Zuppi, in vista delle prossime elezioni politiche, ha lanciato una stoccata ai partiti. Servirà?

Il 25 settembre si avvicina, la raccolta firme delle liste che intendono presentarsi alle elezioni politiche prosegue con ritmi concitati, i partiti discutono e dibattono e anche la Santa Sede non sta con le mani in mano.

Il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, in qualità di Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, in vista delle prossime elezioni politiche italiane ha sentito il bisogno di dire: “guardiamo con grande preoccupazione alla situazione politica che si sta determinando e che rischia di sovrapporsi ad una fase di crisi più generale che sta già incidendo in modo pesante sulla vita delle persone e delle famiglie. La guerra in Ucraina e le sue temibili conseguenze; l’inflazione a livelli eccezionali che richiede continuità e tempestività di interventi urgenti; le pandemie che non smettono di colpire; il lavoro mortificato dalla precarietà e dalla generale incertezza sono elementi che impongono chiarezza di decisioni e una forte concertazione con le parti sociali e con l’Europa”.

Oltre Tevere hanno capito che la situazione politica italiana è in fase di stallo. Il Governo degli ultimi quattro anni non ha fatto altro che creare precariato e incertezza nell’economia domestica di tante, troppe, famiglie che non riescono più ad arrivare alla fine del mese.

La guerra fra la Federazione Russa e l’Ucraina, poi, ha portato i prezzi dei beni di prima necessità alle stelle: le famiglie italiane rischiano di vivere una situazione di carestia!

La Santa Sede è assolutamente favorevole alla fine della guerra e, soprattutto, è conscia della penuria economica a cui sono sottoposti bambini ed anziani che, come sempre, sono i primi a far le spese delle pessime politiche estere dell’Italia.

La Caritas Italiana, per mezzo delle Caritas diocesane e parrocchiali, sta toccando con mano lo stato di crescente povertà che sta dilagando nel Paese. La Chiesa aiuta tutti quelli che può e tutti quelli che si rivolgono alle sue parrocchie ma i fondi non sono né infiniti né illimitati.

Il Cardinal Zuppi, per questo, in vista delle prossime elezioni politiche, ha lanciato una stoccata ai partiti dicendo loro che “in un momento come questo conviene avvenga nel massimo della convergenza e della stabilità per terminare l’avvio di interventi decisivi sui quali da mesi si sta discutendo e che condizioneranno i prossimi anni. Per questo ci auguriamo che vi sia uno scatto di responsabilità in nome dell’interesse generale del Paese che deve prevalere sulle pur legittime posizioni di parte per identificare quello che è necessario e possibile per il bene di tutti”.

Speriamo che i parlamentari attualmente in carica ascoltino questo appello e che gli elettori prendano atto della situazione socio-economica emergenziale in cui il Paese si sta trovando.

Il 25 settembre sarà il giorno della verità. Gli elettori, matita alla mano, nel segreto dell’urna, potranno riconfermare la fiducia all’attuale maggioranza parlamentare o optare – come tutti i maggiori sondaggi confermano – per un governo di Centro-Destra che si occuperà di sicurezza, legalità, welfare, lavoro e stabilità economica.

Noi continueremo senz’altro a monitorare l’andamento della campagna elettorale e a condividere con voi quanto appreso.

Stampa solo il testo dell'articolo Stampa l'articolo con le immagini

Articolo pubblicato il 10/08/2022