Gianluigi Paragone sul caro bollette di luce e gas

Il leader di "ItalExit" rivendica il ripristino della sovranità popolare.

Mentre la Sinistra perde tempo a fare proposte demagogiche vicine alle Lobby LGBT ci sono politici che entrano nel merito delle questioni e non hanno paura di identificare i colpevoli di tale situazione.

Uno di questi è il fondatore ed ideologo di “ItalExit”, il giornalista e senatore Gianluigi Paragone che, intervistato dal quotidiano indipendente “Il Tempo”, ha detto: “il Governo doveva fare subito uno scostamento di bilancio, bisogna aggredire gli speculatori e poi lo Stato deve fare lo Stato, magari facendo un passo indietro da questa guerra, che viene finanziata attraverso armi, comprate magari dagli americani”.

In Italia l’emergenza gas inizia a farsi sentire e le bollette dell’energia elettrica non sono per nulla consolanti. Tutti i partiti politici attualmente presenti nell’emiciclo parlamentare conoscono la situazione e sapevano benissimo che intervenire al fianco dell’Ucraina avrebbe esposto il Paese ad un’ecatombe economica. Hanno tirato diritto e hanno esposto il Popolo Italiano alla speculazione economica dei “soliti noti”.

Paragone non ci sta e, in perfetto “francese”, dice che questa situazione è una “colossale presa per i fondelli da parte di tutte le forze politiche” ed entra nel merito facendo notare che questi parlamentari “sul gas non hanno il coraggio di dire la verità e cioè che dipendiamo dal gas russo. Fanno pagare il prezzo alle piccole e medie imprese e alle famiglie, intanto i grandi speculatori stanno facendo affari d’oro e nessuno li controlla”.

Davanti a personaggi quali Enrico Letta, “Partito Democratico”, ed Emma Bonino, “+ Europa”, che continuano a voler osteggiare Vladimir Putin e la Federazione Russa, “ItalExit” non indietreggia e dice ciò che tutti pensano ma nessuno dice.

Paragone, in quel di Napoli, urla che bisogna avere il coraggio di “ammettere una volta per tutte che il gas russo ci serve. Lo dico al centrodestra e al centrosinistra, che hanno avuto entrambi legami con Putin, io non voglio fare a meno del gas russo, perché ci serve per l’inverno e per mandare avanti le imprese”.

Ai giornalisti che gli domandano cosa pensi delle sanzioni alla Federazione Russa, Gianluigi Paragone risponde che “vanno tolte, non servono a niente. Non sembra che la Russia stia soffrendo, addirittura ci fa vedere che brucia il gas, mentre noi abbiamo freddo e le industrie sono in sofferenza. Voglio vedere se a dicembre gli italiani accetteranno ancora le favole, la retorica, il buonismo di maniera su Volodymyr Zelensky, che è andato anche a Cernobbio, dove si riuniscono a porte chiuse e pensano di decidere le sorti del mondo. Io cerco e rivendico il ripristino della sovranità popolare”.

Il 25 settembre prossimo, fra 17 giorni, gli italiani saranno chiamati a recarsi alle urne per scegliere la composizione del prossimo Parlamento e del prossimo Governo. Sceglieranno i partiti che hanno sostenuto l’esecutivo guidato da Mario Draghi o sceglieranno di mandare a Palazzo Chigi chi vuole ripristinare la sovranità popolare e far scendere gli importi delle bollette di luce e gas?

Noi non sappiamo cosa accadrà nel segreto dell’urna ma, statene certi, monitoreremo la situazione e vi terremo debitamente informati.

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Articolo pubblicato il 08/09/2022