I Cattolici e il Terzo Settore contro la politica

Lettera aperta di don Vinicio Albanesi, presidente della "Comunità Capodarco"

In queste settimane molti nostri lettori si sono chiesti: quale posizione assumerà la Chiesa Cattolica il 25 settembre? Chi intercetterà il voto dei Cattolici?

Il presidente della Comunità di Capodarco don Vinicio Albanesi, da anni impegnato nel Terzo Settore, ha mandato una lettera aperta ai politici italiani togliendosi i sassolini dalla scarpa e dicendo quel che molti pensano e pochi dicono.

Scrive don Vinicio: “Carissimi e carissime leader, avevamo programmato un incontro a Roma, per il 7 settembre, con chi avesse voluto discutere con noi sul tema “Welfare umano – Consigli gratuiti per il prossimo governo”. Abbiamo contattato le vostre segreterie in tempo e più volte; per la verità, sono state gentili e premurose: purtroppo la risposta è stata “l’abbiamo messo in agenda”. Siamo rimasti in agenda, da qui la conclusione di non avere l’adesione.

Ci siamo chiesti il perché del vostro silenzio. Leggendo i programmi delle coalizioni abbiamo capito che i temi della sanità e dell’assistenza non avevano meritato, in alcuni casi, nemmeno una riga di capoverso. Avete scelto di sentire tutti gli altri, eccetto quelle persone (una decina di milioni) che non contano nulla: anziani non autosufficienti, carcerati, immigrati, tossicodipendenti, malati psichiatrici, famiglie disgregate, minori in difficoltà. Eppure sono persone e come tali avrebbero bisogno almeno di essere ascoltate.

Avete continuato a inseguire il sogno del benessere; per questo avete inventato slogan e promesse che sapete bene essere piccole e grandi bugie. Avrete voti e consensi, ma avrete anche il peso di quanti sono considerati un nulla, spesso giudicati con disprezzo. Le previsioni dicono che una grande quantità di persone non verranno a votare, ma voi conterete i voti, anche se maggioranza/minoranza non corrispondono alla realtà.

Noi continuiamo nel nostro impegno, sappiamo bene come funziona il mondo, peccato che le prospettive future non sono proprio rosee: invecchiamento della popolazione, denatalità, problemi ambientali, aziende piccole, mancanza di materie prime. Nelle difficoltà chi è penultimo diventa ultimo, chi è ultimo è un “non capiente”! Di questo volevamo parlare con voi: con rispetto e con ascolto. Speriamo un’altra volta. Buon lavoro”.

Il fatto che la politica abbia ignorato un confronto con le categorie più povere e svantaggiate lascia davvero l’amaro in bocca.

Come può un politico legiferare in modo serio e sano se non conosce da vicino i problemi di chi è nell’indigenza? Come può un parlamentare trattare temi sociali se non parla con gli operatori sociali che vivono con poveri, diseredati ed indigenti?

Mancano otto giorni al 25 settembre. I Cattolici, gli anziani non autosufficienti, i carcerati, i tossicodipendenti in via di recupero, i malati psichiatrici, le famiglie disgregate, e tutti gli inascoltati avranno in mano la matita e la scheda elettorale esattamente come l’avranno gli industriali, i commercianti, gli artigiani, … A chi affideranno il loro voto?

Seguiremo con grande attenzione gli sviluppi della campagna elettorale e vi terremo aggiornati.

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Articolo pubblicato il 17/09/2022