Da Giuseppe Unia a Leone Sinigaglia: Un itinerario alla scoperta della grande musica piemontese nel mondo

Il Festival Rosario Scalero prosegue con tre appuntamenti, il 24 settembre e l’1 e 2 ottobre, tra musica, teatro, turismo ed enogastronomia.

Riceviamo e pubblichiamo volentieri questo testo di Chiara Marola, sul Festival Rosario Scalero.

 

“L’immagine più tipica dell’artista è quella del solitario che, con la luce ancora accesa nel cuore della notte, attende il sacro fuoco dell’ispirazione. Eppure l’arte, più di frequente, scaturisce dalla condivisione, dalla socialità, dalla contaminazione reciproca, dal dialogo con il proprio tempo e con il passato. Questo è ciò che raccontano i prossimi appuntamenti del Festival Musicale Rosario Scalero, la rassegna itinerante dedicata al grande maestro piemontese che si propone di attraversare il territorio eporediese e non solo alla (ri)scoperta dei talenti di ieri e di oggi.

 

Sabato 24 settembre alle ore 21 a Carema e sabato 1° ottobre alle 21 a Montestrutto due concerti porteranno in scena la storia di una bella amicizia, quella tra il giovane Rosario Scalero e un altro grande compositore piemontese, Leone Sinigaglia.

Dopo essersi incrociati durante i primi studi musicali nella Torino fin de siècle, i due promettenti trentenni scelsero di formarsi in una delle più scintillanti città europee di inizio Novecento: Vienna. Qui divennero entrambi allievi dell’importante maestro Eusebius Mandycewski, ma condividevano anche idee, mondanità (Leone, più gaudente, definiva l’amico “troppo serio”) e passioni comuni, come quella verso le canzoni per voce e pianoforte.

 

Proprio agli esperimenti compositivi dei due talentuosi amici su questo genere musicale è dedicato il concerto di Leonardo Nicassio (pianoforte) ed Elisa Barbero (mezzosoprano) il 24 settembre, nella Chiesa Parrocchiale di San Martino di Carema alle ore 21 in occasione della Festa dell’Uva.

 

A rendere particolarmente suggestivo l’appuntamento è il fatto che le composizioni di Scalero, ritrovate nell’archivio oggi conservato a Saluzzo dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte, saranno eseguite in pubblico per la prima volta in assoluto.

 

Si rivela così una passione per la canzone che, pur restando in secondo piano nella produzione del maestro, attraversa tutta la sua carriera: dalle Sei melodie per una voce solo, scritte nel 1906 a Vienna su testo di Giovanni Pascoli, fino alle opere più complesse e mature, composte negli anni Quaranta nella residenza del Castello di Montestrutto, ancora su testi poetici (le parole della canzone Maggiolata sono di Giosué Carducci).

 

 Più portato alla musica popolare fu invece Leone Sinigaglia, che su ispirazione del suo mentore Antonin Dvo?ák si dedicò a raccogliere e trascrivere le canzoni contadine della collina torinese, ottenendo un successo mondiale. Durante il concerto ne sarà proposta una selezione, anche in lingua piemontese, con la collaborazione del Coretto di Carema e degli studenti della scuola secondaria di primo grado di Settimo Vittone, che si diletteranno anche in interventi letterari su tema del vino.

 

Altro appuntamento con musica, parole e scoperta del territorio sabato 1° ottobre a Montestrutto.

 

 Il concerto dal titolo Leone Sinigaglia e Rosario Scalero, due amici piemontesi a Vienna, in programma alle ore 21 presso il Salone Pluriuso – allestito per l’occasione con un magnifico pianoforte a coda – sarà dedicato alla produzione per violino e pianoforte dei due compositori, nell’interpretazione del pianista-virtuoso Massimiliano Génot e della giovane violinista Jessica Siciliano. Il racconto dell’amicizia tra Sinigaglia e Scalero prenderà corpo grazie alla lettura – curata dall’attrice e autrice Viridiana Casali – dell’intensa corrispondenza che i due intrattennero da 1899 al 1913, edita dal Centro Studi Piemontesi.

 

Saranno Chiara Marola e Massimiliano Génot nell’introduzione al concerto, a tratteggiare attraverso le testimonianze d’archivio la storia di questo affascinante sodalizio artistico e umano, che si sciolse solo quando l’avvento dei conflitti mondiali e le rispettive carriere allontanarono i due amici. 

 

L’evento sarà preceduto da una passeggiata naturalistico-culturale da Ivrea a Montestrutto  e da una degustazione di vini e prodotti locali alla cantina “La Turna” di Montestrutto. Per partecipare alla passeggiata, che prevede tappe anche alla Chiesa di San Rocco a Montalto Dora, ai Balmetti di Borgofranco e al Museo della Civiltà Contadina di Montestrutto, occorre contattare l’Associazione via Francigena di Sigerico entro il 30 settembre scrivendo a info@francigenasigerico.it  o via SMS al numero 328.0045913. Per prenotare la degustazione, invece, si può contattare il numero 347.6445014 entro giovedì 29 settembre.

 

Sempre al Salone Pluriuso di Montestrutto, il giorno successivo, domenica 2 ottobre alle ore 17, è in programma il prestigioso concerto Glorioso Piemonte: Giuseppe Unia, il Pianista del Re.

Al pianoforte, il duo Massimiliano Génot e Andrea Vigna-Taglianti accompagnerà il pubblico in un’immersione nelle raffinate atmosfere musicali della corte sabauda, attraverso le note del compositore ufficiale del Re di Sardegna Giuseppe Unia.

 Originario del Piemonte e di formazione internazionale, proprio come Scalero e Sinigaglia, Unia rappresenta una generazione artistica non lontana cronologicamente (morì un anno dopo la nascita di Scalero) eppure diversa per sensibilità, gusto e ruolo sociale. I brani dai Diari di un’ambasciatrice americana a Torino (Allemandi editore) e Pride and Prejudice di Jane Austen, letti dagli studenti del Liceo Carlo Botta di Ivrea e introdotti dallo storico Fabrizio Dassano, contribuiranno a ricreare il clima di un tempo perduto.

 

Non mancheranno, però, incursioni nella musica contemporanea come la Suite dal film Pride and Prejudice del toscano Dario Marianelli (che ha studiato composizione a Firenze con David Kimball, uno degli ultimi allievi di Scalero a Montestrutto) e le Miniature Notturne del pugliese Domenico Turi, a testimonianza di un filo rosso che corre dal passato fino ad oggi.

 

Prima del concerto, grazie alla collaborazione dell’Associazione Octava, sarà possibile visitare il complesso paleocristiano della Pieve di San Lorenzo e del Battistero di San Giovanni Battista di Settimo Vittone, mentre il pomeriggio musicale si concluderà con una degustazione nella cantina “La Turna”, su prenotazione con le stesse modalità del giorno precedente. Si ringrazia per il supporto tecnico e logistico il Comitato di frazione di Montestrutto.

 

I tre concerti del 24 settembre e del 1° e 2 ottobre sono a ingresso libero.

La speranza degli organizzatori è quella di raccogliere la stessa entusiastica partecipazione di pubblico che ha caratterizzato gli eventi di apertura del Festival Rosario Scalero. Un festival che nasce dal territorio e ne sollecita l’orgoglio, contaminando la tradizione artistica ed enogastronomica locale con la cultura “alta”, la musica con le altre forme espressive, gli interpreti più affermati con le giovani promesse, per promuovere i talenti piemontesi che il mondo intero ci riconosce”.

 

Chiara Marola

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Articolo pubblicato il 20/09/2022