Il senatore PD Crisanti attacca il Ministro Schillaci

Parole dure contro il ministro della salute: "Lei di sanità pubblica non capisce nulla".

Il Governo Meloni, per bocca del suo ministro della salute Orazio Schillaci, come abbiamo già scritto, ha eliminato le sospensioni per i medici che erano stati sospesi in quanto non vaccinati. Il mondo dei “vaccinisti” convinti non si è fatto attendere ed ha attaccato frontalmente il Consiglio dei Ministri.

Pierino Di Silverio, segretario nazionale dell’Anaao Assomed, sindacato dei medici ospedalieri, ha esordito dicendo che non bisogna “assegnare i medici e sanitari non vaccinati contro il Covid-19, e reintegrati negli ospedali, ai reparti con pazienti fragili maggiormente a rischio”. Parole dure e sinceramente discutibili. Secondo Di Silverio, infatti, il decreto del Consiglio dei Ministri “è stato fatto senza il coinvolgimento delle parti sociali e non risolve assolutamente il problema della carenza di medici negli ospedali”.

Questo pensiero ci riporta ad una discussione che si protrae da anni. Il sindacato vuole mettere mano alle decisioni politiche non ricordando che non tutti i cittadini sono iscritti al sindacato e, pertanto, quest’ultimo non può e non deve essere vincolante nelle contrattazioni.

Il Ministro Schillaci ha detto chiaramente che non è più necessario tenere oltre 4.000 professionisti lontani dalle strutture sanitarie vista anche la forte carenza di organico ma l’Anaao Assomed non ci sta e dice che “il minimo è che questi medici e sanitari non vaccinati reintegrati non vengano assegnati a reparti ad alto rischio. Anche perché se l’obiettivo è colmare le carenze di personale, non è così che si può risolvere questo problema: l’azione è sbagliata, dato anche il numero ridotto di questi medici, e ci vogliono piuttosto degli interventi strutturali finora mancati”.

Per ribadire il disprezzo per l’operato del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Pierino Di Silverio rincara la dose e dice: “Francamente vorremmo capire quali sono i veri motivi alla base di tale decisione. Attendiamo di essere ricevuti al più presto dal ministro perché senza un confronto con le parti sociali è difficile avviare un percorso di ricostruzione post-pandemia del Servizio Sanitario Nazionale”.

Parole dure e sinceramente poco consone in un momento come quello che il Paese sta affrontando, ma sicuramente più educate di quelle del neo-eletto Andrea Crisanti che a “Il fatto quotidiano” ha dichiarato: “Io penso che le persone si devono giudicare per quello che dicono e fanno. Se le prime mosse sono quelle di levare le mascherine dagli ospedali, mi permetto di dire: caro ministro, lei di sanità pubblica non capisce nulla”.

Il senatore del “Partito Democratico” Crisanti dimostra, ancora una volta, di non rispettare chi non la pensa come lui. Il PD ci ha tristemente abituati a questo modo di gestire la dialettica politica ma - dinanzi ad un ministro con il curriculum medico di Schillaci – c’è da aver vergogna a pronunciare certe parole.

Se questi sono i metodi che il PD intende mettere in atto per fare legittima opposizione a Giorgia Meloni ed al suo Esecutivo ne vedremo delle belle.

Noi staremo a vedere e vi renderemo partecipi dei prossimi sviluppi.

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Articolo pubblicato il 03/11/2022