Il PD del Lazio regala pillole anticoncezionali

Il popolo fatica ad arrivare alla fine del mese, siamo un Paese a crescita zero ma il PD stanzia 10 milioni di euro per le pillole anticoncezionali.

Le elezioni regionali del Lazio si avvicinano, mancano appena due settimane, e, Alessio D’Amato, paladino dei Dem, fa l’ultimo colpo di coda da Assessore Regionale alla Sanità.

In questi giorni, il braccio destro dell’ex-Governatore Nicola Zingaretti, ha reso nota una decisione che, a suo dire, sarebbe stata presa già diversi mesi fa: pillola contraccettiva gratuita per tutte nei Consultori della Regione Lazio.

Marco Vincenzi, Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, su Facebook scrive baldanzoso: “Nei consultori del Lazio la pillola contraccettiva sarà gratuita, con uno stanziamento di dieci milioni di euro da parte della Regione Lazio. Una decisione già annunciata negli scorsi mesi dall’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato che diventerà operativa da febbraio, quando sarà firmata la delibera. Un passo importante per la nostra Regione che mette al primo posto i diritti dei nostri cittadini”.

In un momento in cui le persone faticano ad arrivare alla fine del mese la Giunta Regionale del Lazio, a trazione “Partito Democratico”, decide di stanziare 10 milioni di euro per avversare la vita, contrastare la famiglia e sostenere il trend di denatalità che ammorba il nostro Paese da ormai diversi decenni.

Se questo tipo di provvedimento fosse stato assunto dai Radicali non ci saremmo stupiti. Sappiamo tutti benissimo cosa frulla nella mente dei seguaci dell’abortista Emma Bonino. Che ad adottare una simile delibera sia una Giunta che si dice democratica e moderata, invece, ci stupisce non poco.

Su questa prodezza politica ha sicuramente influito l’assist fornito dalla Pontificia Accademia della Vita che nel mese di giugno 2022 se ne uscì con un’affermazione che ha sconcertato e scandalizzato non pochi fedeli cattolici.

Nel libro “Etica e teologia della vita. Scrittura, tradizione, sfide pratiche” la Santa Sede ha riconosciuto che vi sono “condizioni e circostanze pratiche che renderebbero irresponsabile la scelta di generare”. Secondo i presuli progressisti e bergogliani, infatti, una coppia di sposi può decidere di ricorrere, “con una scelta saggia” a tecniche contraccettive, “escludendo ovviamente quelle abortive”.

Non ci stupisce una tale posizione visto che la Pontificia Accademia della Vita è retta e diretta da Mons. Vincenzo Paglia, uno dei pupilli favoriti da Jorge Mario Bergoglio.

Agli organi di stampa che lo hanno intervistato il monsignore ha detto: “Il volume che ora esce raccoglie gli Atti [del nostro] lavoro. Papa Francesco è stato informato di ogni passaggio e ha incoraggiato il progetto”.

Che Bergoglio incoraggi la contraccezione smentendo il Magistero di Papa Paolo VI non ci stupisce. Ciò che ci lascia perplessi è l’assoluto silenzio e l’assoluta sottomissione di Vescovi e Cardinali che a Roma hanno avuto l’onore di servire la Chiesa Cattolica con Pontefici saggi e sapienti come Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

Ci si chiede come si sia potuta dimenticare e superare l’Enciclica “Humanae Vitae” di Paolo VI per dar vita ad un pamphlet folle e sconsiderato come quello scritto da Mons. Paglia ed edito nientemeno che dalla Libreria Editrice Vaticana.

Alle elezioni regionali del Lazio come si comporteranno gli elettori di Fede Cattolica? Sosterranno il contraccettivista ed abortista D’Amato o rimarranno fedeli alla Sana Dottrina della Chiesa Cattolica?

Certamente torneremo sul tema e vi daremo conto della questione.

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Articolo pubblicato il 27/01/2023