La carezza di Luciana

Intervista a Luciana Lanzarotti di Alessandra Gasparini

Uno dei motivi per cui sono grata alla “pandemia” è l’essere entrata in contatto con un gruppo di poeti tutt’altro che svagati, distratti, con la testa fra le nuvole: sono combattenti che hanno voluto - non solo a parole - essere testimoni di un tempo davvero particolare, con splendori e miserie quotidiani; messi a dura prova ogni giorno, hanno trovato il modo di comunicare in totale libertà e con quella determinazione propria di chi sa guardare in faccia la realtà e non esserne travolto. Alessandra Gasparini intervista questa artista a tutto campo e ci offre un ritratto davvero interessante. Buona lettura sotto l’egida delle Muse. Chicca Morone    

Genova. Sabato pomeriggio, 28 gennaio 2023. Siamo al Circolo Ricreativo CAP, zona portuale, per dare vita all’evento “La parola al futuro”, indetto dal gruppo poetico Fissando in volto il gelo-Poeti conto il green pass assieme a Coordinamento Resistenza Genova per la Liguria. Abbiamo riunito qui amici poeti e artisti, che contribuiranno a definire assieme a noi il futuro che vorremmo, di fronte a un presente poco sensibile al valore dei diritti umani e della libertà di scelta e di espressione degli individui. Contributi che saranno ricchi e vari, improntati a un profondo senso di solidarietà artistica e umana. Ognuno di noi affida a parole e azioni le proprie speranze, le incertezze, le attese.

Luciana ha scelto un gesto, dolcissimo, intenso, caduto in disuso, profondamente comunicativo: la carezza. Si siede a un tavolino e invita chi lo desidera a condividere con lei l’esperienza di dare e ricevere una carezza vera, di quelle che ti confortano, che ti rassicurano, che ti commuovono, perché senti che non è artefatta ma sincera, non cerca prima l’esperienza artistica ma il contatto umano.

Anche io la ricevo, e sto per piangere, lo ammetto. Mi alzo appena in tempo. Sono così incerta sul futuro dell’uomo e del mondo, aspettavo senza dirlo né saperlo di essere coccolata, rassicurata, da un altro essere umano che prima non conoscevo.

Luciana Lanzarotti ha un passato e un presente ricchissimo di esperienze artistiche. Genovese di origine, è ‘rimpatriata’ da vari anni, dopo averne trascorso venticinque a Roma. È stata ideatrice, autrice e conduttrice di tanti programmi per Radio 1, 2 e 3 e per la RAI TV. Autrice di “Domenica In”, ha scritto per Monica Vitti e condotto con lei programmi.

Artista originalissima, ha vinto numerosi premi, grazie alla particolarità e all’umorismo che hanno contraddistinto i suoi interventi in radio e in televisione. Attrice, sin da giovanissima, del Teatro Stabile di Genova, poi ritrattista e pittrice ricca d’inventiva, emoziona con le sue raffigurazioni dell’universo femminile, personali e profonde. Ha scritto anche un romanzo, “Il piccolo Lutring”, edito da Neri Pozza, ambientato a Genova. Potrei continuare a lungo, difficile riassumere i suoi numerosissimi contributi artistici. Mi fermo qui.

Mi accoglie nella sua casa in via Casaregis, in un bel palazzo d’epoca. I suoi disegni arricchiscono le pareti, anche gli abiti che decora fanno da arredo. Ogni stanza è una scenografia teatrale creata da lei, dove ogni elemento scenico ha una storia e cattura l’attenzione.

Luciana, se ti chiedessi un ricordo importante della tua vita passata?

Tutto. (Ci pensa). Tutto! Se proprio ne vuoi uno: quando a quattro anni nell’officina di papà ho disegnato una seggiola perfettamente in prospettiva. Chi la vide rimase stupito. Mi chiesero: “Perché l’hai disegnata così?” e io “Altrimenti dove si siedono?” risposi. Mi sono stupita che si stupissero. Oggi dico che inconsciamente ho sentito che un bambino dentro di sé è già un adulto. Io, bambina, mi rappresentavo la realtà in modo logico. E comunque per me la vita è importante in ogni suo istante: non saprei scegliere un evento più importante di altri. Ogni cinque minuti, da sempre, penso che potrebbero essere gli ultimi. È facile pensarlo a 60 anni, non a 14. Cambia tutta la vita e la rende tripla. Moltiplica il tempo. Quello che faccio non deve essere dispersivo, né banale, né volgare, né inutile, né falso. Non so per te.

Com’è il tuo presente?

Il tempo per me è insieme, non distinguo tra presente, passato e futuro. Tutto è dentro. Voglio che questo tutt’uno sia intenso per quello che io sono e sono stata, per la mia interiorità. Cosa dà intensità? Tutto quello che hai vissuto e che hai dentro. Se hai vissuto intensamente ogni minuto possiedi un nucleo intenso di vita, di pensiero, che dà la tua forma eterna. Senza le divisioni delle ambizioni relative alla separazione del tempo lineare.

Come sei venuta in contatto con il gruppo “Fissando in volto il gelo”?

I contatti non sono mai casuali. Un’amica che stimo ne era entrata a far parte e mi ha spinto ad interessarmene e a decidere di entrare a mia volta in questo gruppo di poeti. (Luciana è anche una eccellente autrice di poesie, come l’amica di cui parla, Annamaria Scopa). Non credo alla casualità. C’è invece una possibilità di coniugare le indicazioni universali a quelle temporali, in base alla vita che fai. C’è una coerenza che vuoi, una coerenza che ti si propone, una coerenza che sai individuare.

Sabato 28 gennaio hai avuto l’occasione di entrare in contatto diretto, di vedere dal vivo, altre persone del gruppo. Quali impressioni hai ricevuto?

Non ho avvertito nessuna traccia di superficialità. Per come è stato organizzato non vi è stata possibilità di esibizione narcisistica. Non poteva esprimersi questa caratteristica, che pure è presente in ciascuno di noi umani, non solo negli artisti. Quindi è stato piacevole, poiché si è riusciti ad esprimere una coscienza collettiva.

Hai un progetto artistico in questo momento?

(Sorride) Guarda la mia casa. Non ha cassetti.

Prima che io esca ci abbracciamo e Luciana mi regala una cartolina tratta dai suoi meravigliosi “Neonauti “, di cui parlerò un’altra volta; le sue bellissime sette favole in busta, “Le belleinbusta”, destinate ai bimbi delle scuole elementari; infine una carezza sincera e profonda.

Grazie, mi sono sentita molto coccolata. Rassicurata.

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Articolo pubblicato il 18/02/2023