Gravi minacce ai membri del Governo

L’escalation di violenza e atti intimidatori nei confronti di esponenti di Governo e delle Istituzioni non deve essere sottovalutata.

Da quando si è insediato il Governo Meloni l’escalation di violenza all’interno degli ambienti della Sinistra è aumentata in modo considerevole.

Sono tantissimi gli atti di minaccia, intimidazione e violenza rivolti dagli oppositori del Governo a Giorgia Meloni e alla sua squadra.

Solo questa settimana il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha dovuto intervenire due volte sulla questione nella speranza che gli autori di tali comportamenti riprendano il lume della ragione e smettano di porre in essere comportamenti tutt’altro che democratici.

Il 20 febbraio scorso, dopo un vergognoso teatrino posto in essere a Parma ai danni di Giorgia Meloni, il Presidente La Russa ha scritto: “Da molti mesi assistiamo a ripetute e gravissime minacce al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni così come ad un “salto di qualità” nella demonizzazione dell’avversario politico. Un clima sempre più pesante e che ci fa tornare indietro di molti anni. Il manichino appeso a Bologna, le minacce social a lei e alla figlia, i suoi libri che continuano ad essere esposti a testa in giù nelle librerie e ora addirittura locandine con inviti a partecipare alla messa in scena del suo omicidio”.

Due giorni prima, il 18 febbraio, il Presidente del Senato ha dovuto intervenire su pericolose minacce rivolte al Ministro della Giustizia Carlo Nordio. In un telegrafico post su Facebook, La Russa ha scritto: “Piena solidarietà al Ministro della Giustizia Carlo Nordio per le nuove minacce ricevute. L’escalation di violenza e atti intimidatori nei confronti di esponenti di Governo e delle Istituzioni non deve essere sottovalutata. Rinnovo l’invito ad abbassare i toni dello scontro politico e mi auguro che la Magistratura e le Forze dell’Ordine facciano presto chiarezza sulle responsabilità”.

Preoccupa molto il clima che si è venuto a creare nel Paese e lascia costernati il fatto che nell’emiciclo sinistro del Parlamento non si condannino e stigmatizzino con forza questi atti gravi ed ingiustificabili.

Il nostro Paese ha già conosciuto gli anni della tensione politica, del terrorismo di matrice comunista e del conflitto ideologico sfociato nella più barbara violenza. Non si capisce per quale motivo l’intero arco parlamentare non si adoperi per metter fine ad un atteggiamento che – se trascurato – potrà portare a nuove stragi, agguati e violenze gratuite.

La preoccupazione del Presidente del Senato è quella di milioni di cittadini per bene. Avere un pensiero difforme da quello del Governo è sacrosanto ed è anche il sale della democrazia. Porre in essere comportamenti lesivi dell’altrui libertà di espressione e di governo è un crimine che va represso con tutta la coercizione di cui lo Stato è capace.

Con Ignazio La Russa diciamo anche noi che “si possono discutere le idee di una persona, si possono contestare le sue azioni politiche ma quello che stiamo vedendo è inaccettabile e non ha alcuna giustificazione”.

Auspichiamo che rientri presto tutto nella normalità delle azioni e che si possa tornare a discutere di politica in modo appassionato e accalorato, ma pur sempre nel rispetto delle leggi.

Monitoreremo, come sempre, la situazione e vi terremo opportunamente informati.

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Articolo pubblicato il 23/02/2023