Intervista a Laura Pompeo, Assessore alla cultura e al turismo di Moncalieri

Moncalieri è la mia città

Dalle sedici pagine di curriculum di Laura Pompeo si evince una minima parte di ciò che in realtà la dottoressa è in presenza: una Grande Madre che ha tratto le sue radici di nascita da Moncalieri, una cittadina che sale dalle rive del Po e si allunga sulla collina, attorno a un cuore pulsante: il Castello.

Non sappiamo quando sia nata in lei la determinazione per la scoperta della verità, quella che ai più non appare; ma è certo che i suoi studi, prima al liceo classico, poi nella Facoltà di Lettere e Filosofia, poi con la specializzazione in Archeologia indicano il desiderio di conoscere le cause che ci hanno portato a essere oggi qui e ora.

Una conoscenza non limitata topograficamente, una cognizione del divenire in ampio spazio, storico ed evolutivo, con un occhio di riguardo per chi è nato in condizioni meno favorevoli.

Naturalmente ogni diploma, attestato e quant’altro conseguito a pieni voti.

Nata a Moncalieri da una storica famiglia di imprenditori, dopo aver abitato e lavorato a Venezia e a Genova, Laura Pompeo ha fatto ritorno “a casa” con il figlio Lorenzo, e il marito Lino Malara, direttore generale del Ministero Beni Culturali.

Laureata in Lettere Classiche, ha lavorato come archeologa per 15 anni in vari siti d’Italia, in diversi Paesi del Mediterraneo e Medio Oriente.

Specializzata in Museografia (Politecnico di Torino) e in Gestione e Comunicazione dei Beni Culturali (Scuola Normale Superiore di Pisa), ha maturato esperienze specifiche nei settori della valorizzazione dei beni e delle attività culturali attraverso molte collaborazioni, dall’arte antica a quella contemporanea.

Oggi Laura Pompeo è Assessore (al secondo mandato) della Città di Moncalieri – Torino con deleghe a Cultura, Turismo, Pari Opportunità e Relazioni Internazionali.
Ricordiamo, tra i numerosi progetti da lei seguiti con determinazione e passione, la riapertura del Castello Reale (UNESCO), colpito da incendio nel 2008 e l’acquisizione del Parco Storico del Castello da parte della Città.

 

GLI ULTIMI TRE ANNI NON SONO STATI FACILI…

La Cultura non si è fermata. L’Assessorato è sempre stato operativo, lavorando con le associazioni del territorio. Non ci siamo arresi. Appena iniziato il lockdown, in particolare per quanto riguarda la biblioteca civica, abbiamo cominciato a trasferire on line tutti i contenuti delle nostre attività: ogni giorno conferenze e laboratori, anche per i bambini.

Siamo riusciti a mantenere invariato il nostro palinsesto: lunedì è dedicato alle pari opportunità/salute; il martedì è dedicato ai bambini; il mercoledì alla storia locale, ambiente e al territorio/paesaggio; il giovedì la letteratura contemporanea (ho sempre trovato poco logico che alle superiori si insegnino autori solo dei primi del 900: ci sono approfondimenti storici importanti che si riverberano sulla letteratura e nel programma dovrebbero essere ben presenti); venerdì agli autori più o meno noti: si presentano due o tre romanzi nello stesso giorno, con letture curate dall’attore moncalierese Ettore Scarpa o da Miresi Fissore. Il sabato dedicato ai bambini e alle pari opportunità.

 

COME È NATO QUESTO PROGETTO?

Dal 2015, data della mia nomina, mi sono confrontata principalmente con bibliotecari e pubblico per arrivare a questo sistema che oggi funziona ed è molto seguito e apprezzato.

Presiedo da anni lo SBAM-metropolitana torinese, costituito da ottanta biblioteche della provincia: anche questo ruolo ha contribuito molto ad uno sguardo più ampio.

Inoltre, avevamo lo storico Gianni Oliva come presidente del consiglio di biblioteca: Mper cui la decisione è stata unanime per approfondire la storia di oggi, con i nostri mezzi; quindi il palinsesto messo on line è stato un riferimento importante.

Faccio gli auguri alla neo nominata Elena Cristina, che da pochi giorni ha assunto quel ruolo.

Quando abbiamo riaperto dopo la pandemia le norme imponevano che la sala conferenze della biblioteca fosse accessibile solo a pochissime persone e quindi abbiamo continuato con l’on line per realizzare e presentare i progetti, organizzando al meglio la tecnologia.

Adesso abbiamo mantenuto il tutto per dare un servizio - ho ben chiaro che noi dobbiamo dare un servizio - sia in presenza sia da casa: l’importante è che le proposte siano seguite con interesse.

Anche il direttore del Museo Egizio concorda sul fatto che la tecnologia gli ha permesso di ampliare il pubblico di utenza; le biblioteche sono più svantaggiate, in Italia siamo al 7% dopo la pandemia.

 

CHI SI È RIPRESO MEGLIO, SECONDO LEI?

Il teatro ha resistito, probabilmente perché le persone hanno avvertito la necessità di partecipare a spettacoli dal vivo: il contatto che passa tra il pubblico e l’artista è molto diverso rispetto alle conferenze, le quali sono però avvantaggiate dalla possibilità di assistervi da casa e anche in seguito.

 

PROGETTI SUL CASTELLO DI MONCALIERI

Il castello è bene UNESCO dal 1997; per il novanta per cento del Ministero della Difesa. Tre appartamenti reali, Vittorio Emanuele II, Principessa Maria Clotilde, principessa Maria Letizia sono aperti al pubblico dal 2017, dopo l’incendio del 2008, e visitabili il venerdì, sabato e domenica: dipendono dal Ministero della Cultura.

La Città ha in concessione, da quasi vent’anni, il Giardino delle rose del castello, che apriamo per eventi. Nella bella stagione e a Natale realizziamo tutti i week end concerti, teatri, la cena in rosa, mostre e soprattutto Fiorile e il Premio della Rosa. 

 

IL “PREMIO della ROSA” È PIUTTOSTO FAMOSO…

Sì, inventato da Maria Letizia Bonaparte, una principessa ultra moderna, dalla carica vitale inesauribile, che ha vissuto la sua vita appieno: aveva sposato Amedeo duca d’Aosta e, rimasta vedova a ventiquattro anni, aveva viaggiato moltissimo entrando in un’ottica di interessi culturali e creatività unici. Noi l’abbiamo recuperato. 

È un premio che riconosce alla rosa più bella la supremazia tra le “colleghe” di vivai provenienti da ogni dove. 

Organizzato da Kores, in collaborazione con i più importanti esperti e ibridatori, viene curato da Alba Zanini, già presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Il professore Marco Devecchi presiede la giuria di esperti, tra cui uno di Baden Baden, città gemellata di Moncalieri che vanta il premio della rosa più longevo e importante al mondo. Presidente onorario è Paolo Pejrone e madrina Anna Peyron. Altro personaggio dalla competenza unica come ibridatore (con rose dedicate alle varie principesse) è Fabrizio Galliati che ha ereditato il roseto dei Giacomasso a Verrua Savoia.

Valorizzare il tema del verde e del paesaggio è il nostro credo: a Moncalieri c’è la più alta concentrazione in Piemonte di aziende ortoflorovivaistiche: il grande progetto “Moncalieri città nel verde” vuole mettere in mostra anche questa parte.

 

Il castello ha riaperto nel 2017 dopo due anni di chiusura: nel frattempo sono stati organizzati eventi adeguati alla cornice nel giardino delle rose, da cui il castello ha tratto giovamento essendo stato inserito in ogni circuito possibile.

Così Giardino Forbito prosegue l’attività al Castello di Moncalieri

l’1 e il 2 aprile con Fiorile / Orti & Fiori in Mostra - Primavera 2023: una manifestazione culturale e vivaistica sempre di grande successo, dedicata al verde e a tutte le sue declinazioni in termini di bellezza, storia e sostenibilità. 

 

Altro progetto facente parte di “Moncalieri città nel verde” avviato nel 2015, con grandi risultati, è il convegno internazionale su parchi giardini storici “Dialoghi sul paesaggio” ora all’ottava edizione: arrivano esperti da tutta Europa, a seconda del tema trattato che varia ogni anno: in questa prossima edizione rivolgeremo la nostra attenzione ai parchi e ai giardini storici vincitori del PNRR.

Sono eventi tutti organizzati scientificamente con un comitato che lavora alacremente, riunendosi una volta al mese, presieduto dalla professoressa Costanza Roggero e di cui fanno parte personaggi come Marco Devecchi, Mara Carla Visconti, Lino Malara, Gennaro Miccio, Paolo Castelnovi, Luca dal Pozzolo, Andrea Merlotti, Riccardo Vitale (e anch’io).

 

L’acquisizione del parco del castello è l’altro fiore all’occhiello.

Al ministero della difesa abbiamo chiesto di trasferirci il parco storico del Castello. Nel novembre 2016 firma del protocollo ministra Pinotti e Franceschini, si è avviato il percorso di riunioni mensili con Soprintendenza e Carabinieri e Demanio per il piano di valorizzazione.

 

Grazie a seicentomila euro a bilancio vincolati proprio per il piano della valorizzazione delle residenze sabaude abbiamo potuto iniziare dei lavori subito e varato una convenzione con la facoltà di Agraria per catalogare inventariare e studiare le varie specie arboree: lo abbiamo aperto per la green week dell’Unione Europea a giugno 2021, unico evento in Piemonte di cui si è parlato a Bruxelles.

 

Abbiamo vinto un bando da ottantamila euro sul bando Next Generation We della Compagnia San Paolo, prodromico sulla stesura del progetto del pnrr. Ora è il Parco è della città e ce ne prendiamo cura, compresi gli edifici come la “Casa del Vignolante” testimonianza dell’antica e diffusa presenza dei vigneti del re; la “Torre del Roccolo” usata per la caccia; il laghetto artificiale, il Ninfeo settecentesco.

 

Abbiamo partecipato al Pnrr e su 1200 progettati siamo risultati diciannovesimi: un bel risultato! Con i 2 ml vinti renderemo accessibile questo straordinario patrimonio di biodiversità per il benessere di tutti i moncalieresi e dei turisti: una riserva verde nel cuore della città!

 

A questo proposito tengo a ricordare che Moncalieri dal 2016 è anche riconosciuta riserva di biosfera MaB UNESCO (insieme ad altri 85 comuni lungo il Po): ho l’onore di essere vicepresidente di questo straordinario parco.

 

Indomita e determinata non solo a parole. Non c’è quindi da stupirsi quando come assessore alla Cultura del Comune di Moncalieri abbia portato vitalità ovunque si sia impegnata nel dare ai cittadini la possibilità di crescere, di imparare, di trovare spazi comuni per una dinamica interpersonale che crei aperture e conoscenza.

 

 

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Articolo pubblicato il 12/03/2023