La Viola nel Novecento
Dimitri Mattu

Due concerti del violista Dimitri Mattu e della pianista Angela Oliviero in programma ad Asti e a Mondovì consentono di scoprire l’affascinante repertorio della viola fiorito nel XX secolo.

Sabato 29 aprile e domenica 30 aprile sempre alle 17 la Sala Ghislieri di Mondovì e il Salone dei concerti dell’Istituto di Musica “Giuseppe Verdi” di Asti ospiteranno il violista Dimitri Mattu e la pianista Angela Oliviero, che proporranno un programma interamente dedicato alla letteratura per viola fiorita nel corso del XX secolo, un ambito tanto raffinato quanto poco noto, che sta lentamente conquistando l’attenzione che merita.

 

Infatti, penalizzata dalla spietata concorrenza che le muovevano da un lato il violino e dall’altro il violoncello, due tra gli strumenti favoriti dei compositori degli ultimi tre secoli, la viola raggiunse molto tardi una dignità solistica che valorizzasse pienamente il suo timbro caldo e avvolgente. Quest’opera di emancipazione fu condotta soprattutto da virtuosi dello strumento come Paul Hindemith e da autori dotati di una particolare sensibilità come Benjamin Britten.

Composta nei primi mesi del 1919, all’indomani della fine della prima guerra mondiale, la Sonata op. 11 n. 4 rivela la padronanza che il non ancora ventiquattrenne Hindemith aveva acquisito degli stili dei principali autori contemporanei, da Brahms a Strauss e da Reger a Schönberg, dai quali seppe forgiare un idioma estremamente personale.

 

Questa originalità appare evidente già nella innovativa struttura di questa sonata, che si compone di tre movimenti uniti tra loro senza soluzione di continuità, una lirica Fantasia che funge da introduzione, seguita da un tema da sapore schiettamente popolaresco con sette variazioni (tre parte del secondo movimento e le altre quattro del terzo) dal carattere molto diverso tra loro, che rendono questo lavoro una delle opere più ricche di personalità della produzione giovanile di Hindemith.

 

Secondo il modello del tema con variazioni è strutturato anche Lachrimae di Benjamin Britten, lavoro scritto nel 1950 per il leggendario violista William Primrose e nel 1976 rielaborato dallo stesso autore per viola e orchestra.

 

Con questo brano dall’atmosfera intensamente languorosa, Britten volle rendere omaggio all’omonimo brano di John Dowland, tra gli autori più emblematici dell’Inghilterra elisabettiana, dalla quale dovette fuggire a causa della sua fede cattolica.

 

Più che un vero e proprio ciclo di variazioni su un tema, Lachrimae è una raccolta di dodici riflessioni sulla celebre melodia di Dowland (che peraltro non viene mai citata per intero), brevi istantanee dell’animo del compositore, dalle quali emerge una sensibilità che abbraccia coerentemente tre secoli di storia della musica, al di là del mutamento degli stili e delle mode.

 

Per finire, una citazione speciale spetta a Rebecca Clarke, violista e compositrice inglese che – a dispetto del suo adamantino talento – dovette scontrarsi con i pregiudizi di genere provenienti dalla ottusa critica contemporanea e dalla sua stessa cerchia familiare – il padre giunse al punto da non pagarle gli studi musicali, perché la musica “era affare da uomini”.

 

Un fatto vergognoso e che non costituisce nemmeno un unicum, visto che i Berliner Philharmoniker hanno ammesso per la prima volta tra le loro fila una donna solo nel 1984 – la giovane clarinettista Sabine Meyer – per la ferma volontà del loro leggendario direttore Herbert von Karajan.

 

Di fronte a questo clima di ostilità, Clarke soffrì molto, cadendo anche in una profonda depressione, dalla quale venne salvata da quella che era diventata la sua unica ragione di vita, ossia la musica, oltre che dall’affettuoso supporto di suo marito.

L’esecuzione della sua bella Sonata per viola e pianoforte – opera ancora oggi di rarissimo ascolto composta nel 1919 – offre così la possibilità di rievocare la dura lotta di una donna tenace, che divenne un modello da imitare per molte donne che come lei ebbero il coraggio di entrare in un mondo monopolizzato dagli uomini e che solo da qualche tempo ha trovato nuova vita grazie alla crescente presenza femminile.

 

 

Sabato 29 aprile 2023 – ore 17

Sala Ghislieri

Via Francesco Gallo – Mondovì

 

Domenica 30 aprile 2023 – ore 17

Salone dei concerti del Civico Istituto di Musica “Giuseppe Verdi”

Via Natta 22 – Asti

 

LA VIOLA NEL NOVECENTO

 

 

Rebecca Clarke (1886-1979)

Sonata per viola e pianoforte (1919)

Impetuoso – Vivace – Adagio

 

Benjamin Britten (1913-1976)

Lachrymae op. 48 (1950)

 

Paul Hindemith (1895-1963)

Sonata in fa maggiore per viola e pianoforte op. 11 n. 4 (1919)

Fantasia – Tema con variazioni – Finale con variazioni

 

 

Dimitri Mattu, viola

Angela Oliviero, pianoforte

 

 

BIGLIETTI

Biglietto intero Mondovì: € 10,00 ridotto: € 7,00

Biglietto unico Asti: € 5,00

 

 

Duo Mattu-Oliviero

Il Duo Mattu-Oliviero nasce nel 2007 dall’incontro di due interessanti musicisti con una lunga esperienza alle spalle. Entrambi si sono formati presso le più prestigiose scuole italiane: Dimitri Mattu proviene dalla scuola violistica di Piero Farulli.

 Già prima viola di diverse orchestre, Dimitri Mattu si dedica con passione all’insegnamento e alla musica da camera nelle più varie formazioni.

 

Angela Oliviero ha studiato a Napoli con il maestro Aldo Tramma, della celebre scuola Napoletana di Vincenzo Vitale, perfezionandosi poi con il pianista Aldo Ciccolini.

 Il repertorio di questo dinamico duo comprende tutte le opere più importanti per viola e pianoforte e abbraccia un’ampia selezione di musica contemporanea, incluse musiche di compositori che hanno scritto per loro e che hanno registrato in prima assoluta.

 

 Molti sono i concerti che li vedono protagonisti. Oltre che nelle principali città italiane tra cui Roma, Bari, Venezia, Cagliari, Cosenza, Cremona, Oristano, Udine, Perugia, Firenze, Sassari, Ragusa, vengono regolarmente invitati a tenere masterclass e recital nelle più importanti città dell'Ungheria, Scozia, Inghilterra, Romania e Cina.

 

Nel 2011 hanno effettuato una lunga tournée in Cina che li ha visti protagonisti in città quali Shanghai, Handan, Tianjin, Dalian.

 

Hanno registrato un CD distribuito da Stradivarius con un repertorio interamente dedicato al Romanticismo Tedesco per la casa discografica Inviolata, che è stato presentato e trasmesso da RAI Radio 3 nel programma Primo Movimento.

Oltre la regolare attività didattica che svolgono come docenti al Conservatorio di Cagliari, tengono ogni anno diversi corsi di perfezionamento sia di strumento sia di Musica da Camera all’interno dei quali suonano spesso insieme ai loro studenti.

 

Vengono regolarmente invitati sia singolarmente sia come duo, in giurie di concorso nazionali e internazionali.

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Articolo pubblicato il 25/04/2023