LE ORIGINI DELL’ARCOBALENO. Convegno condotto da Michele Crudelini. Relatori: Enrica Perrucchietti, Aldo Rocco Vitale, Silvia Guerini, Sergio Audasso, Elisa Boscarol.

Intervista a Gianpiero Alaimo

L’arcobaleno è il simbolo della speranza, della pace e della serenità, non a caso sigillo del patto fra la divinità e l’umano: dalla biblica conclusione dell’intervento divino punitivo (il diluvio universale), alla dea Iris messaggera degli dei in Grecia, al drago con due teste cinese che mette in comunicazione cielo e terra, “arc en ciel” francese assume sempre il significato di iniziazione, passaggio di stato.

E se “rainbow” in inglese significa anche miraggio, chimera, illusione, noi oggi vogliamo sfatare questa accezione e dimostrare che il passaggio da uno stato all’altro, adottando le giuste misure, è possibile. 

Ne parliamo con Gianpiero Alaimo, un antesignano dell’informazione mirata al risveglio di chi ha iniziato a non accogliere pedissequamente ciò che giornali e televisione ha martellato con determinazione in questi ultimi anni.

 

LA BATTAGLIA PER LA LIBERTÀ È INIZIATA PRESTO NELLA SUA VITA…

Ho avuto sempre ben chiaro che avrei dovuto non avere zone d’ombra in cui accontentarmi della superficiale visione della realtà. Davanti a uno spartito, seduto al pianoforte ci sono molti modi di interpretare un susseguirsi di note: sta all’esecutore ascoltarsi ed esprimersi lasciando correre sulla tastiera le mani.

Così di fronte all’ondata di terrore che ci ha invasi nel marzo 2020 ho provato a cercare di capire quel che stava succedendo e ho trovato nel movimento “No paura day” di Sensini un giusto habitat di approfondimento.

 

OGGI PROMOTORE DI “LE ORIGINI DELL’ARCOBALENO”

Un evento che vuole in qualche modo arginare una deriva che a mio avviso sta crescendo in modo esponenziale tra le persone che si avvicinano superficialmente a teorie promosse oggi e che si riferiscono a un evento bisognoso di seri approfondimenti. Vogliamo mettere in luce quanto le scelte sessuali e personali, delle quali abbiamo un enorme rispetto, non debbano essere condizionate da ingerenze da parte del mondo medico e di quello psicanalitico nei confronti soprattutto della fascia infantile.

 

SECONDO LEI ESISTE UN’ESAGERAZIONE INOPPORTUNA?

Siamo convinti che il bambino abbia il diritto di incamminarsi in un excursus infantile non stornato da agenti esterni e al momento opportuno possa fare quelle scelte, visto che ha acquisito le giuste informazioni che gli permetteranno una scelta oculata.

 

DOVE INTRAVVEDE IL PERCHÉ DI QUESTA INGERENZA?

Alle spalle di questi interventi, come per incanto, appaiono interessi finanziari di notevole entità come d’altra parte per l’argomento della maternità surrogata.

 

LA MATERNITÀ È DA SEMPRE IL MONDO FEMMINILE PER ECCELLENZA…

Il problema è proprio in questi termini: il significato profondo della gestazione, l’interazione tra madri e figli, i mesi di evoluzione tanto per il feto quanto per la donna vengono spersonalizzati e portati fuori dall’ambito uterino; in un primo momento con l’affitto di una terza persona - che normalmente accetta questa pratica per bisogno di denaro - e, se questo bambino ai genitori non piace, la madre che lo ha procreato se lo deve tenere.

 

ALLA BASE DI QUESTA SITUAZIONE C’È PERÒ UNA RICHIESTA… 

Viene sottoscritto un contratto vero e proprio: perché il bambino diventa praticamente un oggetto…

 

CHI HA PARTORITO PER DENARO, CERCHERÀ DI DISFARSENE…

Argomento scabroso: ne siamo coscienti ma non vogliamo entrare in ambito di giudizio. La gestione di questi bambini non è proprio limpida… si parla di sparizione di giovani, di bambini di cui non si sa più nulla. Qualcuno dovrebbe indagare sulle conseguenze di certe scelte e le vie che prendono questi esseri che spariscono.

 

CI SONO CASI IN CUI IL GENITORE VIENE ESAUTORATO DALLO STATO: AL BAMBINO VIENE TOLTA LA MAGGIOR FONTE D’AMORE…

Nella maggior parte dei casi il rapporto con l’ambiente familiare è quello che maggiormente crea nel bambino una crescita equilibrata non solo fisicamente. Sostituendo questo rapporto con ingerenze esterne, che tendono a forgiare la psiche a uso e consumo di qualcosa di diverso, possono emergere situazioni manipolatrici.

Il bambino diventa così un oggetto, una merce di scambio, un qualcosa che si allontana sempre di più dall’ambito umano.

 

CHI PROTEGGERÀ I DIRITTI DI QUESTO BAMBINO?

Ci sono conseguenze drammatiche per chi cade in un vortice di questo tipo: in questo convegno vogliamo sottolineare alcuni aspetti preoccupanti se non viene usata la debita attenzione, la dovuta cura sulle scelte, anche da parte dello stato, perché ne va dell’impianto umano. Avere una pletora di giovani sbandati è molto facile in conseguenza a certe proposte o imposizioni. 

 

COME ARGINARE IL FENOMENO?

Vogliamo sollevare l’attenzione, anche da parte dei genitori, di quello che potrebbe essere l’atteggiamento scolastico: già in Spagna e in Inghilterra circolano pubblicazioni in cui l’interesse sessuale dei bambini viene stimolato fin nei primi anni dove la gioia del gioco viene forzato verso la curiosità sessuale. Queste pubblicazioni si stanno introducendo anche da noi, ma siamo in grado di fornire ai genitori un’autocertificazione da poter presentare al direttore della scuola con dei punti fermi per poter essere informati di ciò che avviene nell’istituto.

 

OGNUNO HA UNA SUA MATURITÀ SPECIE IN QUELLO SESSUALE…

L’obbiettivo a mio avviso è di portare a 360° questo tipo di informazione a tutto l’organico delle classi, indifferentemente che siano più o meno preparate all’argomento. È chiaramente una forzatura, perché diverso è affrontare un bambino sapendo che lui è evoluto culturalmente ed emotivamente sulla materia, altra cosa è inculcare in modo trasversale altre idee senza un solo contraltare che possa giudicarne la maturità.

 

IL GENITORE CHE NON GRADISCE TALI INTERFERENZE COSA PUÒ FARE?

Chiaramente toglierlo da quella scuola. Oggi però esiste la realtà della scuola parentale che sta avendo un notevole risultato in quanto crea un rapporto tra insegnante e allievo molto più umano di quello che potrebbe avere l’ambito scolastico classico (a parte le dovute eccezioni). Nel convegno proporremo una sorta di modulo che il genitore potrà compilare e portare al direttore didattico, il quale sarà avvertito che in caso derive da parte ministeriale, ma anche fossero avallate dal Ministero, il genitore può - come detentore di tutela del minore - procedere per vie legali o ritirare il bambino dall’ambito scolastico.

 

ABBIAMO ASSISTITO ALLA ESCLUSIONE DELLA PATRIA POTESTÀ CON IL VACCINO, NONOSTANTE AGLI ADDETTI AI LAVORI I DATI DELL’AIFA PARLASSERO CHIARO: COSA PUÒ SUCCEDERE CON LA PROBLEMATICA DEL TRASGENDER?

Potrebbe portare a una notevole confusione: gli si tolgono dei riferimenti che possiamo definire “classici” ma che hanno portato avanti l’educazione del bambino in modo equilibrato. Mi sembra che per ora, visto che non si sono suicidati tutti, qualcosa ha funzionato. Oggi mettere i figli contro i genitori mi sembra una forzatura che non accresca nessuno: bisognerebbe fare in modo che l’argomento possa essere considerato, se non proprio in perfetta armonia, almeno con una certa consapevolezza da entrambe le parti, forse anche assistiti da un professionista. La scelta non deve portare a un trauma: si è osservato che le scelte affrettate hanno messo questo giovani in situazioni irreversibili, al limite del suicidio.

 

RELATORI DEL CONVEGNO SONO PERSONAGGI DI GRANDE RILIEVO IN AMBITO NON SOLO CULTURALE… 

Sì, abbiamo voluto offrire un punto di vista da varie angolature: un giurista, un criminologo, esperti del settore gender e del transumanesimo, che hanno un excursus di percorso tale per cui possono offrirci la loro visione senza voler convincere a tutti i costi cosa sia bene e cosa male, ma sicuramente sapranno mettere in evidenza gli aspetti positivi e negativi di tali scelte.

 

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Articolo pubblicato il 03/06/2023