Aumentano gli sbarchi di migranti. Meloni cala nei consensi, Salvini cresce

Gli italiani ricordano con nostalgia il tempo in cui Matteo Salvini sedeva sulla poltrona del Viminale.

In queste settimane abbiamo visto un aumento spropositato degli sbarchi sulle coste del nostro Paese.

Dal 01 gennaio al 14 luglio 2023 sono arrivate in Italia 75.065 persone. Nello stesso periodo del 2022 ne arrivarono circa la metà.

Secondo dati diramati dal Ministero dell’Internosono 5.217 i migranti irregolari che sono sbarcati sulle coste italiane nel corso dell’ultima settimana”.

Solo cinque giorni fa Luca Robaldo, Presidente della Provincia di Cuneo e Sindaco di Mondovì, scriveva: “il nostro Paese è nuovamente oggetto di un’intensa ondata migratoria. Voglio informare i cittadini rispetto a quanto è stato disposto dalla Prefettura di Cuneo. Sono attesi nel nostro territorio provinciale circa 700 migranti (che si uniscono a quelli già ospitati): questo flusso è gestito e regolato dalla Prefettura stessa che ha emesso bandi utili ad individuare aziende che si occuperanno della gestione di queste persone”.

Analisi molto superficiale che lascia intendere come ciò che decide la Prefettura sia incontestabile. Il cittadino – nonostante abbia votato in maggioranza il Governo di Centrodestra – si trova a dover far i conti con migliaia di migranti che – manco a dirlo – verranno mantenuti dai contribuenti italiani.

Nessuno di noi ha dimenticato quando Giorgia Meloni (nella foto a sinistra), poche settimane prima del voto, il 29 agosto 2022, ai microfoni del TG1, intervistata da Francesco Maesano, diceva: “Secondo me [quella del blocco navale] è l’unica proposta seria che si può fare. Una missione europea, in accordo con le autorità libiche, per aprire in Africa gli hotspot, valutare solo chi ha il diritto ad essere rifugiato, distribuire solo i rifugiati, rimandare indietro gli altri”.

Parole che hanno permesso a “Fratelli d’Italia” di prendere il 30% ed andare alla guida del Centrodestra e al governo della Nazione. Gli italiani volevano – e lo vorrebbero ancora – il blocco navale! Inspiegabilmente, però, Giorgia Meloni sembra essersi disinteressata del tema.

Prendiamo atto dell’appena siglato accordo tra Roma e Tunisi volto a “limitare l’immigrazione clandestina e a combattere il traffico di esseri umani”. Resta il fatto che rischia di essere un “pannicello caldo” visto che l’accordo “dovrà essere approvato da tutti gli Stati Membri dell’UE” e che Polonia e Ungheria hanno già detto che non lo ratificheranno.

Perché Giorgia Meloni non prova ad utilizzare la “ricetta Salvini” che – con i Decreti Sicurezza nel 2018/2019 - riuscì a diminuire le partenze, le morti in mare e gli sbarchi sulle italiche coste?

Come ha giustamente ben detto l’ex ministro della giustizia, Roberto Castelli: “Quando arriva Matteo Salvini gli sbarchi crollano e di conseguenza anche i morti in mare raggiungono il minimo. Salvini è il ministro che ha fatto fare meno morti in mare della storia della Repubblica degli ultimi 10 anni”.

L’argomento è complesso e non ci sono facili soluzioni. Monitoreremo l’evolversi della situazione tenendo conto che molti nostri lettori lamentano un polso molle del Presidente del Consiglio ricordando, invece, con grande ottimismo il periodo in cui al Viminale sedeva il leader della “Lega” Matteo Salvini.

 

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Articolo pubblicato il 20/07/2023