Il mese di agosto si sta rivelando caldo dal punto di vista meteorologico ma anche, e soprattutto, da quello politico.

In questi giorni Matteo Salvini ha compiuto un altro colpo d’ala “ai danni” di Giorgia Meloni portando a casa altri iscritti illustri nella sua “Lega”.

E’ notizia di queste ore che Salvatore Geraci, sindaco di Cerda e deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, ha aderito al gruppo politico della “Lega” mollando il progetto politico di Cateno De Luca.

Il giornalista palermitano Daniele Ditta, su “Palermo Today”, ha scritto: “Il via libera al passaggio di Geraci al Carroccio è arrivato dopo un vertice romano con Matteo Salvini, che si è concluso con tanto di foto di gruppo postata sui social. Presenti fra gli altri, oltre al leader della Lega, il vicepresidente della Regione, Luca Sammartino, l’assessore all’Istruzione Mimmo Turano, i deputati dell’Ars Marianna Caronia e Vincenzo Figuccia, il senatore messinese Nino Germanà”.

In Sicilia, profondo sud d’Italia, cresce la stima e l’apprezzamento per il partito “nordista” fondato ormai quarant’anni fa in quel di Varese. Il Centrodestra resta forte e compatto ma all’interno della coalizione vi sono movimenti ed assestamenti che sono inevitabili quando si entra nell’analisi dei temi e delle politiche legate al territorio.

Al di fuori del Centrodestra di Governo, invece, va segnalato il progetto politico messo in piedi da Gianni Alemanno (nella foto a destra), ex esponente missino, ex Sindaco di Roma, e genero del compianto Pino Rauti, fondatore del “Movimento Sociale Fiamma Tricolore”.

Alemanno, nelle scorse settimane, ha convocato ad Orvieto una convention di tutti quegli uomini e donne di Destra, precisamente della Destra Sociale, che vogliono sconfiggere la Sinistra e le sue elucubrazioni eco-arcobaleno pur, tuttavia, non riconoscendosi affatto nelle politiche poste in essere da Giorgia Meloni.

Alemanno ha un obiettivo chiaro e per nulla celato: “contrastare il rinnovamento in senso moderato e conservatore del post-fascismo italiano, che la premier sta portando avanti nel tentativo di “purgarlo” e ancorarlo a una sorta di neo-gollismo sovranista in salsa europea” come scrive in modo lucido Domenico Coviello di “velvetmag.it”.

Alla kermesse politica di Orvieto anche nomi del calibro di Simone Pillon (nella foto a sinistra), ex Senatore della “Lega”, noto per aver organizzato il “Family Day” e per essere il più acerrimo oppositore della Lobby LGBT.

L’elettorato Cristiano, da noi sentito a più riprese, non si sente più rappresentato da chi si prona all’Europa e agli Stati Uniti d’America. Vuole una presa di posizione forte e determinata su temi quali aborto, eutanasia, unioni gay e tutela dei minori rispetto alle vergognose teorie del gender.

Alemanno ad Orvieto ha chiarito che su questi temi non ci saranno tentennamenti e che non si faranno sconti a nessuno. La Famiglia Tradizionale, la vita umana e il diritto minorile non sono in vendita e non si mercanteggiano con nessun finanziamento promesso da UE e USA.

Matteo Salvini, fine tessitore di trame politiche, ha fiutato che il progetto di Alemanno potrebbe arrivare a sfiorare il 10% delle preferenze alle prossime Elezioni Europee 2024.

Per questo motivo, ci dicono attendibili indiscrezioni, il leader del Carroccio sta studiando strategie efficaci per strappare voti a “Fratelli d’Italia”, convogliare su di sé i voti della sgretolata “Forza Italia”, e creare un tandem credibile con Alemanno e i suoi sodali. La presenza di Pillon ad Orvieto lascia intendere che le trattative siano iniziate.

Da Via Bellerio fanno trapelare che Matteo Salvini avrebbe proposto un seggio “sicuro” a Gianni Alemanno per le prossime Elezioni Europee. Le trattative sono tutte in divenire e i fermenti all’interno della Destra italiana sono palpabili.

Noi, come sempre facciamo, sentiremo il polso della situazione e vi aggiorneremo quando vi saranno ghiotti risvolti.

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